Quando è possibile fruire del Bonus mobili? La detrazione viene riconosciuta anche in caso di lavori in edilizia libera senza Scia o Cila? Cosa dice il Fisco.
Bonus mobili senza Scia o Cila
In molti sono a chiedersi se i lavori in edilizia libera per i quali non sono richieste la Scia o la Cila consentono la detrazione fiscale prevista in caso di Bonus mobili.
In primo luogo ricordiamo che i lavori in edilizia libera sono elencati in un glossario pubblicato nella GU del 7 aprile 2018.
Si tratta di 58 tipologie di opere che possono essere eseguite dal contribuente in totale autonomia, all'interno o all'esterno dell'edificio, senza che sia obbligatoria alcuna comunicazione al Comune.
Per tali opere, anche se non sono richieste autorizzazioni e titoli abilitativi la detrazione al 50% è comunque possibile.
Il dubbio sorge poiché nel Glossario sono considerate di manutenzione ordinaria. Dunque è possibile beneficiare del Bonus ristrutturazioni e conseguentemente del Bonus mobili in tali casi?
Ricordiamo in proposito che il Bonus mobili, ovvero la detrazione concessa per le spese sostenute per arredi e grandi elettrodomestici, è ammesso nel caso in cui l'immobile da arredare sia oggetto di ristrutturazione.
Da tener presente che per fruire del Bonus mobili i lavori di ristrutturazione devono essere iniziati non prima del 1° gennaio dell'anno precedente quello di sostenimento della spesa per arredi e grandi elettrodomestici.
Come si stabilisce il momento in cui sono iniziati i lavori? Certamente se vi sono un'autorizzazione o un titolo abilitativo le cose sono più chiare ma la stessa Agenzia delle Entrate ha precisato che non serve la Cila ai fini della detrazione fiscale, se le opere sono agevolabili dall'Amministrazione finanziaria stessa, come illustrato nella circolare 7 del 2021.
Occorre tener presente che qualora non sia previsto, in base alla normativa edilizia, alcun titolo abilitativo, per porre in essere gli interventi di recupero del patrimonio edilizio è indispensabile, da parte del contribuente, la presentazione di un'autocertificazione.
In tale dichiarazione occorrerà riportare:
- data di inizio lavori;
- attestazione che l'intervento eseguito rientra tra quelli ammessi alle agevolazioni fiscali;
- fattura dettagliata dei lavori realizzati.
Tali lavori, pur essendo di manutenzione ordinaria sono considerati detraibili al 50% dall'Agenzia delle Entrate e in quanto tali possono trainare il bonus mobili.
Dunque per usufruire del Bonus mobili è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà al fine di certificare l'inizio dei lavori nel caso manchino autorizzazioni.
Come chiarito dall'Agenzia delle Entrate, la data di inizio lavori per accedere alla detrazione fiscale, può essere dimostrata anche dalla comunicazione preventiva all'Asl nel caso in cui sia obbligatoria. Essa dovrà essere mostrata a richiesta dal Fisco in caso di controlli.