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Il superamento dei limiti di biossido di azoto nell'aria di alcune città del nostro paese, unitamente alla scarsità delle piogge, è causa di danni all'ambiente.
L'inquinamento ambientale purtroppo si traduce in un danno alla salute.
Morti premature, malattie cardiovascolari e respiratorie sono le conseguenze peggiori della cattiva qualità dell'aria che respiriamo. Le emissioni sono principalmente dovute alla circolazione dei veicoli e ai riscaldamenti.
Spesso infatti abbiamo a che fare con caldaie vecchie e molto inquinanti.
È pertanto opportuno sostituire i vecchi impianti con apparecchi più moderni e meno dannosi perché dotati di tecnologie più efficienti. Purtroppo, però, le spese per la sostituzione sono ingenti e non tutti sono in grado di accollarsi i costi necessari.
Mediante il riconoscimento di sgravi fiscali lo Stato si propone di incentivare l'acquisto di impianti meno inquinanti, con risparmio per le famiglie sui consumi e maggior salvaguardia dell'ambiente.
Tra le diverse detrazioni fiscali previste figura il bonus fiscale caldaia (Bonus caldaie) una detrazione fiscale fino al 65%, a favore di chi provveda a sostituire e installare una nuova caldaia con determinate caratteristiche.
La percentuale di detrazione riconosciuta viene determinata in funzione dell'efficienza energetica della caldaia scelta e installata.
L'intervento di sostituzione caldaia è riconducibile nell'ambito di quella misura definita Ecobonus. Più in generale, si tratta delle agevolazioni fiscali previste in caso di interventi di efficientamento energetico sulla propria abitazione.
Con la proroga dell'Ecobonus con la Legge di Bilancio 2021 anche per quest'anno è confermato il rinnovo del Bonus Caldaia.
L'operazione deve consentire un risparmio energetico effettivo rispetto alla situazione precedente.
Si precisa che condizione per usufruire delle detrazioni fiscali è che il lavoro di rinnovamento venga eseguito su un'unità immobiliare esistente e non in un edificio di nuova costruzione.
Vediamo di seguito in quali casi la rottamazione della vecchia caldaia potrà rientrare pienamente nei criteri previsti per poter fruire dell'Ecobonus.
Ecco gli incentivi sostituzione caldaia.
Torna anche quest'anno la detrazione fiscale fino al 65% per le spese relative all'installazione di caldaie ad alta efficienza energetica e sostenute fino al 31/12/2021. La percentuale di detrazione varia in funzione della tipologia di acquisto.
Che cos'è il bonus caldaie?
Si tratta della detrazione fiscale prevista nell'ambito dell'Ecobonus riconosciuta ai contribuenti che nell'anno precedente alla presentazione del modello 730 o Unico, hanno sostenuto spese per la sostituzione della caldaia.
L'intervento di installazione della caldaia deve definirsi come una sostituzione totale o parziale del precedente generatore termico e non come una nuova installazione.
Vediamo più nel dettaglio in cosa consiste il Bonus Caldaie, chi può fruire dell'agevolazione fiscale e con quali modalità. Specifichiamo inoltre i limiti di spesa, le percentuali di detrazione e i documenti che si dovranno fornire per ottenere il beneficio fiscale.
La detrazione fiscale Irpef che consentirà di recuperare parte delle spese sostenute per sostituire la vecchia caldaia, sarà pari al 50% o al 65%, purché si tratti di caldaie di classe A.
Appuriamo quando si avrà diritto a detrarre il 50% e in presenza di quali requisiti si potrà arrivare alla detrazione del 65%.
Il Bonus caldaie consentirà una detrazione fiscale pari al 65% della spesa sostenuta per i contribuenti che:
Il Bonus caldaie consentirà una detrazione fiscale pari al 50% della spesa sostenuta per i contribuenti che installano una caldaia a condensazione di classe A. Non è prevista alcuna detrazione se si installa una caldaia con efficienza energetica inferiore alla classe A.
Il bonus caldaie per il rinnovamento degli impianti di climatizzazione invernale con impianti a condensazione viene dunque differenziato in base agli obiettivi di risparmio energetico conseguiti.
Il limite di spesa previsto per questo tipo di interventi sarà pari a 30.000 euro.
A prescindere dalla percentuale di detrazione, la somma versata per effettuare la sostituzione della caldaia andrà ripartita in 10 quote annuali di identico ammontare, che dovranno essere indicate nella dichiarazione dei redditi dell'anno successivo a quello in cui è stata sostenuta la spesa.
Quali sono i documenti necessari per fruire delle agevolazioni fiscali?
Per poter accedere all'Ecobonus per il rinnovamento della propria caldaia è necessario seguire delle procedure specifiche.
In particolare, è necessaria:
L'acquirente contribuente dovrà inoltre conservare la documentazione fiscale relativa all'atto di acquisto, ad esempio ricevuta del bonifico e fattura delle spese sostenute con indicazione delle caratteristiche, quantità e qualità del bene acquistato. Infine è necessario conservare la ricevuta che attesti l'invio di tutta la documentazione all'Enea.
La sostituzione di una caldaia con una nuova, di tipo tradizionale, a condensazione, a biomassa o pompa di calore rientra tra le tipologie di intervento di recupero del patrimonio edilizio che, secondo l'Agenzia delle Entrate, determina dei benefici fiscali.
Si tratta della detrazione di importo pari al 50% della spesa sostenuta per la sostituzione della caldaia a seguito di lavori di ristrutturazione su singole unità immobiliari o su parti comuni del condominio.
La sostituzione della caldaia diretta a modificare un apparecchio essenziale al riscaldamento è configurabile come intervento di manutenzione straordinaria eseguito su una unità immobiliare. Il limite di spesa, anche per quest'anno, sarà pari a 96.000 euro.
Si potrà sostituire il vecchio impianto, beneficiando di una detrazione Irpef del 50%, da ripartire in 10 rate annuali.
Ci chiediamo a questo punto se a fronte dell'introduzione con il Decreto Rilancio del Superbonus nella forma dell'Ecobonus 110% anche gli interventi di sostituzione e installazione di una caldai possano fruire della maxi detrazione.
Requisito essenziale è che l'intervento venga eseguito congiuntamente ad uno degli interventi principali ammessi al Superbonus 110%, rispettando i necessari requisiti tecnici.
La detrazione fiscale in tal caso comporterà il rimborso di quote di pari importo per la durata di 5 anni.
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