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Con il provvedimento n°151739 emesso in data 22 marzo 2024, l'Agenzia delle Entrate ha dichiarato che la percentuale di credito di imposta relativa al bonus acqua potabile, di cui possono usufruire gli aventi diritto, è del 6,45%.
Bicchiere d'acqua potabile - Fonte Foto: Engin Akyurt, Unsplash
Ciò, presumibilmente, è avvenuto a causa delle numerose richieste inoltrate e alla scarsa disponibilità di risorse economiche erogate.
Scopriamo insieme tutti i dettagli di questa agevolazione e del relativo aggiornamento.
Come si evince dal sito dell'Agenzia delle Entrate, il bonus acqua potabile è una misura volta a razionalizzare l'uso dell'acqua e a ridurre il consumo di involucri in plastica.
Acqua in bottiglia - Fonte foto: Steve Johnson, Unsplash
Lo scopo del bonus, in sostanza, è proprio quello di favorire una maggiore pulizia dell'acqua proveniente dagli impianti pubblici, per evitare l'acquisto di bottigliette e altri contenitori realizzati in materie plastiche.
Si tratta di un'agevolazione del 50% delle spese sostenute per l'acquisto e il montaggio dei sistemi di filtraggio, di mineralizzazione, di raffreddamento e/o aggiunta di anidride carbonica alimentare E290, i quali siano installati per migliorare la qualità dell'acqua erogata dagli acquedotti e destinata al consumo umano.
Tra le tipologie di impianti che rientrano in questo bonus, vi sono: sistemi di depurazione, filtrazione e microfiltrazione, impianti ad osmosi inversa e impianti per la produzione di acqua gassata.
Il bonus acqua potabile non è stato prorogato per l'anno 2024, tuttavia, è possibile usufruire di tale agevolazione fiscale per le spese affrontate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.
Impianto di filtrazione dell'acqua domestica - Fonte Foto: Bluewater Sweden, Unsplash
L'importo massimo su cui calcolare il bonus idrico è di 1.000€ per unità immobiliare (per le persone fisiche) e di 5.000€ per ogni immobile commerciale e istituzionale (per imprenditori, artisti, professionisti e enti non commerciali).
La domanda per ricevere il bonus è scaduta il 28 febbraio 2024 e consisteva nella comunicazione all'Agenzia delle Entrate dell'importo agevolabile, tramite la sezione online dedicata (area riservata del sito).
Dopo aver effettuato correttamente la procedura, è possibile trovare il credito all'interno del Cassetto Fiscale online del soggetto richiedente, e utilizzarlo in compensazione per mezzo del modello F24, oppure, beneficiarne in dichiarazione dei redditi.
Per quanto riguarda la seconda opzione, è necessario indicare il bonus nel Quadro G Crediti di imposta del Modello 730, specificatamente, nel rigo G15, con il codice 10.
È bene ricordare che, soltanto chi ha fatto domanda per il bonus, può effettivamente usufruirne.
In passato, i finanziamenti per il bonus idrico sono stati molto sostanziosi, e già all'epoca non è stato possibile garantire la copertura del 50% delle spese sostenute (per ogni richiedente, infatti, fu concessa un'agevolazione massima pari al 18%).
Bicchiere d'acqua filtrata - Fonte foto: Pixabay
Nel 2023, lo Stato ha erogato fondi per circa 1,5 milioni di euro (una cifra di gran lunga minore rispetto agli anni precedenti), pertanto, anche questa volta risulta improbabile arrivare alla suddetta soglia.
A fronte di più di 23 milioni di richieste (per le quali le risorse sono insufficienti), l'Agenzia delle Entrate ha calcolato la nuova percentuale del credito di imposta effettivamente fruibile dai richiedenti, ossia, il 6,45% dei costi sostenuti per l'acquisto e l'installazione di sistemi per la purificazione dell'acqua e similari.
Si tratta di un rimborso davvero esiguo, che ammonta a poco più del 3% dei costi sostenuti.
Se ad esempio, si richiede un bonus di 500€ (ossia, del 50% delle spese affrontate, a fronte di una spesa di 1.000€), il bonus idrico sarà di soli 32,25€.
La normativa di riferimento riguardante il bonus idrico è la Legge di Bilancio 2021 (Legge 30 dicembre 2020, n°178), comma 1087-1088-1089, che ha inserito tale agevolazione nell'Articolo 1, comma 713 della Legge 234/2021.
Naturalmente, occorre visionare anche il già citato protocollo 151739/2024 emesso dall'Agenzia delle Entrate, che chiarisce la percentuale spettante a ogni richiedente del bonus.
Questo documento specifica che l'ammontare massimo del credito di imposta che si può utilizzare è pari al credito di imposta indicato nella comunicazione presentata all'ente, moltiplicato per la percentuale resa nota (6,45%) con l'ultimo provvedimento emanato.
Infine, le norme relative al bonus idrico, includono anche i provvedimenti del Direttore dell'Agenzia delle Entrate n°153000 del 16 giugno 2021 e n°28334 del 28 gennaio 2022.
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