Bonifico parlante per Superbonus 110 e altre detrazioni

Bonifico parlante cos'è e come compilarlo correttamente per essere in regola con le detrazioni fiscali, come il Superbonus 110, bonus 50%, Sismabonus, Bonus mobili
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Il bonifico parlante per il Superbonus 110 e altre detrazioni fiscali


Negli ultimi anni, complice l'introduzione di diverse norme agevolative per il settore casa, come il Superbonus 110, si assiste spesso a richieste di utilizzo del bonifico parlante.

Cosa è il bonifico parlante e in che cosa si differenzia rispetto al più noto e diffuso bonifico ordinario?

Le prime e più generali informazioni sul bonifico parlante sono note ai più.

Bonifico parlante detrazioni fiscali
Ciò nondimeno, ci sono aspetti specifici che è bene conoscere con la dovuta attenzione, al fine di vedersi costretti a fornire spiegazioni all'Amministrazione finanziaria in sede di controllo o, in casi estremi, vedersi mettere in discussione l'incentivo fiscale.

Il pagamento mediante bonifico parlante, infatti, non è solo uno strumento di versamento ma è anche una condizione per usufruire dei vantaggi riservati dalla normativa fiscale. Dunque interessa tutti coloro che vogliono usufruire del Superbonus 110, dell'Ecobonus, Sismabonus e in generale tutti i bonus fiscali relativi alla casa.


Bonifico bancario parlante quando utilizzarlo?


Il bonifico parlante è la tipologia di pagamento per le spese sostenute per le detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione su immobile (a esempio ordinaria e straordinaria manutenzione) di proprietà o interventi di miglioramento energetico (ecobonus) e messa in sicurezza da un punto di vista sismico (sismabonus) o il superbonus 110 che li comprende.
Ma è anche previsto per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici (bonus mobili).


Bonifico parlante e bonifico ordinario


È importante chiarire che, a seguito dell'introduzione di sistemi di monitoraggio fiscale, il bonifico parlante rappresenta la modalità di pagamento prevista ex lege per la totalità delle detrazioni fiscali.

Per definire cosa si intende per bonifico parlante è utile distinguerlo rispetto al bonifico ordinario.

Ciò che differenzia le citate modalità di pagamento è essenzialmente la tipologia e il numero di informazioni che sono ivi indicate: più dettagliate nel caso del bonifico parlante rispetto al bonifico ordinario.

Bonifico parlante e bonifico ordinario
Il bonifico parlante è a tutti gli effetti un bonifico bancario o postale che, fornisce ulteriori informazioni, atte a dimostrare la sussistenza delle condizioni e dei presupposti per accedere ai benefici fiscali previsti dalle norme agevolative.

A decorrere dall'1 luglio 2010 alla disposizione di pagamento effettuata con bonifico si applica la ritenuta di acconto di cui all'art. 25, D.L. n. 78/2010, attualmente fissata all'8%.


Come fare un bonifico parlante?


Il bonifico parlante deve contenere specifiche e tassative informazioni alcune delle quali sono analoghe al bonifico ordinario e, in particolare:

  • nome, cognome e indirizzo della persona a favore della quale si esegue il pagamento (in linea generale, l'impresa che esegue i lavori);

  • codice iban del soggetto nei cui confronti si versa l'importo;

  • causale, che riporta la motivazione dell'importo bonificato.


Oltre a tali informazioni, come rilevato, comuni rispetto al bonifico ordinario, il bonifico parlante deve altresì riportare:


  • il numero e la data della fattura (così come previsto dal DM 6.8.2020);

  • la causale del versamento. In particolare occorre riportare il riferimento normativo che disciplina l'agevolazione di cui si intende usufruire (a esempio nel caso di bonifico parlante per ristrutturazione;

  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione;

  • il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.

È importante precisare che nelle ipotesi in cui vi siano più beneficiari della detrazione che abbiano sostenuto le relative spese per gli interventi, il bonifico deve recare l'indicazione del codice fiscale di tutti i soggetti che intendono fruire delle agevolazioni.

Con riferimento a interventi eseguiti su parti comuni di edifici condominiali, il bonifico deve recare il codice fiscale del condominio o, nel caso dei condomini minimi per i quali a norma dell'art. 1129 c.c. non è prevista come obbligatoria la nomina di un amministratore, occorre indicare il codice fiscale del condòmino che provvede al pagamento (Agenzia delle Entrate, circolare 2 marzo 2016 n. 3).


Causale bonifico parlante


La parte forse più complessa da compilare è rappresentata dall'indicazione della causale bonifico parlante.

In tale sezione, come rilevato, occorre indicare anche il riferimento normativo dell'agevolazione di cui si intende usufruire.

Di seguito, per facilitare la compilazione, si indicano le causali dei principali bonus attualmente previsti:

  • causale bonifico ristrutturazione e/o Sismabonus 50 70 75 80 85%, deve recare l'indicazione art 16 bis dpr 917 86 causale bonifico;

  • causale bonus facciate 90%: art. 1, commi 219-224, della legge 27 dicembre 2019, n. 160;

  • causale bonifico ecobonus 50 e 65%: art. 1, commi 344-347. legge 296 / 2006;

  • causale bonus verde 36%: Legge Bilancio 2018, art. 1, commi 12,15;

  • causale bonifico bonus mobili 50%: art. 16, comma 2, DL 63/2013, convertito nella legge 90/2013;

  • causale bonifico Superbonus 110%: art. 119, decreto legge 19 maggio 2020, n. 34.

Nota: in riferimento alle detrazioni, si precisa che le percentuali sono variabili in base alla specifica tipologia di intervento in concreto eseguita.


Errore causale bonifico parlante


Sovente accade che per inesperienza o per effettiva difficoltà nell'interpretare le numerose norme agevolative a oggi vigente che spesso prevedono anche analoghi interventi si incorra in una errata indicazione della causale di versamento.

In questi casi si perde il beneficio fiscale?

La risposta è, in linea di massima, no.

Errore bonifico parlante
Superato un primo approccio eccessivamente formalistico e rigoroso sostenuto dall'Amministrazione finanziaria, l'errore occorso nella indicazione della causale di versamento non comporta la perdita del vantaggio fiscale.

In tale senso si è espressa l'Agenzia delle Entrate, la quale ha chiarito che se nel bonifico parlante sono riportati, per mero errore materiale, i riferimenti normativi errati l'agevolazione può comunque essere riconosciuta senza necessità di ulteriori adempimenti (Circolare n. 11/E del 2014).

Sarà l'Amministrazione finanziaria, in sede di controllo, verificherà se il comportamento risulta posto in essere per eludere il rispetto della normativa sull'applicazione della ritenuta.


Come compilare il bonifico per ristrutturazione edilizia


Chiarite le principali informazioni che il bonifico parlante deve necessariamente contenere, proviamo a capire come compilare il bonifico per ristrutturazione edilizia.

Preliminarmente occorre precisare che i diversi istituti di crediti offrono soluzioni semplificate ad hoc, mettendo a disposizione del correntista un apposito modello bonifico per agevolazioni fiscali.


Qualora, in casi a oggi non frequenti, l'istituto di credito non abbia predisposto la disposizione per procedere con bonifico parlante, in tale caso, è possibile utilizzare il bonifico ordinario avendo cura di rispettare, in ogni caso le indicazioni previste per il bonifico parlante e tutte le informazioni previste


Fac simile bonifico parlante


Supponiamo di aver eseguito interventi di ristrutturazione edilizia e di dover procedere al versamento degli importi pattuiti con la ditta che ha eseguito l'intervento.

In tale caso, di seguito le voci e le informazioni da indicare:

  • Nome del titolare del conto corrente, che dispone il bonifico;

  • Nome del beneficiario del pagamento;

  • IBAN del beneficiario;

  • Paese: ossia “Italia”;

  • Importo del bonifico;

  • causale bonifico parlante: Bonifico per inteventi edilizi che danno diritto alla detrazione di cui all'art.16-bis D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917. Pagamento fattura n. XX del gg/mm/aa a favore di (nome beneficiario del pagamento) partita Iva XX. Beneficiario della detrazione (nome beneficiario della detrazione) codice fiscale XX.

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  • Tommaso
    Tommaso
    Venerdì 22 Luglio 2022, alle ore 17:34
    Perchè un bonifico parlante per ristrutturazione edilizia, compilato bene, mi torna indietro?
    La mia banca me lo riaccredita e mi avvisa tramite mail con la seguente dicitura: " È stato restituito dalla banca beneficiaria con la seguente motivazione: NUMERO DI CONTO CORRENTE ERRATO ".
    Da precisare che il numero di conto corrente e un conto corrente della Ditta, aperto su Postepay.
    rispondi al commento
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