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Le strutture in calcestruzzo armato interrate possono manifestare nel tempo delle lesioni, che in presenza di acqua generano delle infiltrazioni contenenti materiale ferroso.
Questo fenomeno è indice di un processo di ossidazione delle armature in atto: si tratta di una manifestazione frequente in numerose costruzioni, sia vecchie che di recente realizzazione. Le cause della presenza di tali lesioni sono da addebitarsi a vari fattori: dai difetti di esecuzione delle opere (nidi di ghiaia, mancata sigillatura delle riprese di getto, ecc.) a problematiche relative a cedimenti delle pareti dovuti alla mancanza di giunti tecnici.
In presenza di queste manifestazioni fessurative, di solito si interviene con dei sigillanti o con malte che per la verità hanno il compito di impedire le infiltrazioni d'acqua come fatto fisico, ma non intervengono a monte sul flusso stesso, per impedire che esso arrivi alla parete.
Per realizzare in maniera efficace una barriera nelle strutture interrate già costruite, come garage, cantine, taverne, fosse degli ascensori e così via, è ora disponibile sul mercato una tecnologia all'avanguardia e brevettata, chiamata Water Barrier.
Ideata da Uretek, la ben nota azienda che ha inventato il metodo Deep Injections per il consolidamento dei terreni di fondazione con resine espandenti, Water Barrier è in grado di creare una spessa barriera contro le infiltrazioni fra la parete esterna della muratura interrata e il terreno stesso. In questo modo, qualsiasi infiltrazione che tenti di raggiungere la muratura viene bloccata e allontanata ancor prima di lambire la struttura.
Water Barrier non è un prodotto ma una soluzione applicata per impermeabilizzare i muri controterra e non solo.
Per comprendere se la tecnologia possa essere applicata a un caso specifico valutandone i possibili risultati, è necessario effettuare preventivamente un sopralluogo.
Questo viene compiuto gratuitamente da parte di un tecnico specializzato dell'azienda, il quale esegue un'accurata analisi del problema.
Integrando i dati forniti dagli strumenti con l'esperienza acquisita sul campo, il tecnico Water Barrier ottiene un quadro completo dell'entità delle infiltrazioni e delle cause che le hanno generate.
L'intervento con tecnologia Water Barrier sfrutta la doppia azione risolutiva di resina espandente + gel saturante per garantire l'omogeneo riempimento di ogni cavità nel terreno e fra terreno e struttura muraria.
Individuata la maglia di perforazione più corretta, si eseguono dei fori d'iniezione da 12 mm per tutto lo spessore della struttura controterra, fino a raggiungere il terreno retrostante la struttura stessa.
Nei fori precedentemente realizzati si inseriscono quindi degli iniettori nei quali si inietta la resina espandente che sigilla le cavità più grandi, compatta il terreno meno addensato, blocca le venute d'acqua più consistenti (anche in pressione) e confina apposite aree di terreno preparandole per la successiva fase d'iniezione.
Dopo aver eseguito questa fase si procede con il gel saturante che viene iniettato all'interno delle aree prima confinate dalla resina, con il preciso scopo di riempire i vuoti più piccoli, inserendosi là dove si infiltrerebbe l'acqua.
A questo punto si è creata una spessa barriera impermeabilizzante che arresta tutte le venute d'acqua, mantenendole lontano dalla struttura.
Riassumendo, ecco i principali vantaggi e le caratteristiche di utilizzo di questa innovativa tecnologia.
- È un sistema rapido: si possono trattare fino a 30 metri quadri al giorno.
- Le resine impiegate agiscono in pochi minuti e i risultati sono immediatamente verificabili.
- L'intervento WATER BARRIER non è invasivo e non richiede scavi ma prevede piccoli fori del diametro di 12 mm a interasse variabile tra 60 e 90 cm, omogeneamente distribuiti su tutta la superficie da trattare.
- La soluzione WATER BARRIER è più economica in quanto non sono previste spese di movimento terra o demolizione e rifacimento dell'esistente.
- Le resine URETEK hanno caratteristiche conformi alla compatibilità ambientale (ai sensi del D.M. 471/99 e successive modifiche).
Per creare delle barriere efficaci contro le infiltrazioni d'acqua nei muri di calcestruzzo, è possibile adoperare Water Barrier, una tecnologia brevettata da Uretek, applicata su tutto il territorio nazionale da squadre completamente attrezzate e autonome.
Uretek non utilizza personale in conto terzi o sub appaltatori: ogni intervento viene eseguito da personale specializzato, formato dall'azienda stessa, utilizzando camion-officina completamente attrezzati.
Non è necessario allestire un'area di cantiere, in quanto l'automezzo è completamente organizzato, autosufficiente e può sostare fino a 85 mt dal punto di iniezione.
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Dalla ricerca Uretek la soluzione innovativa che crea una barriera contro le infiltrazioni nelle strutture interrate.
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