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Bagagli pronti, tanta voglia di scappare… ma avete pensato anche alle vacanze delle piante del vostro balcone o giardino? Qualora non abbiate preso i necessari provvedimenti è molto probabile che al vostro ritorno esse siano diventate secche e prive di vita.
Naturalmente, molto dipende dal tipo di piante: si sa per esempio che le piante grasse, l'aloe e molte succulente non soffrono la mancanza d'acqua almeno per sette giorni, per cui prepararle in vista di un'assenza prolungata non sarà un problema.
Per le altre piante da esterni, che hanno bisogno di un apporto d'acqua costante, ecco qualche suggerimento per rendere loro meno pesante la vostra assenza.
Si tratta di sistemi che di solito rendono possibile la sopravvivenza della pianta per periodi che vanno dai sette ai dieci giorni. Uno dei sistemi più noti e facilmente reperibili anche presso i grossi centri commerciali sono le perle: si tratta di palline gelatinose in grado di immagazzinare l'acqua che viene immessa poi nel terreno. Usarle è molto semplice: esse vanno poste nel terriccio del vaso in quantità utile – di solito basta seguire le indicazioni sul retro della confezione – e successivamente annaffiate così da poter assorbire l'acqua necessaria. Il loro costo è alquanto contenuto: l'azienda Fito è produttrice di Irri-Go, perle in grado di assorbire grandi quantità di acqua rilasciandola lentamente nel terreno. Il loro aumento di volume inoltre garantisce una corretta aerazione a vantaggio di un altrettanto corretto sviluppo della microflora del terreno.
Un'altra soluzione è rappresentata da dischi realizzati in un materiale innovativo chiamato Terralenx: si tratta di una fibra sintetica legata meccanicamente capace di assorbire e rilasciare gradualmente l'acqua così da dimezzarne la quantità necessaria. Tali dischi sono anche ottimi stabilizzatori di umidità, riuscendo a limitare l'evaporazione dell'acqua dal terriccio: infine, essi rappresentano un ottimo rimedio contro il ristagno d'acqua nei sottovasi che, come è noto, favorisce tra le altre cose la proliferazione di zanzare.
È possibile trovarli in commercio in diversi diametri da 15 a 30 centimetri così da poterli adattare alle vostre piante: sono forniti di un foro al centro attraverso il quale bisogna far passare il fusto. Questa soluzione risulta particolarmente adatta a piante da fiore o verdi poste in singoli vasi: tali caratteristiche sono presenti nei dischi Verdemagic proposti da Verdemax, azienda leader nel settore dei prodotti per giardinaggio.
Se avete un giardino popolato da diverse piante la soluzione ideale potrebbe essere quella dell'irrigazione a goccia: si tratta di un sistema costituito sostanzialmente da un collettore che favorisce il trasporto dell'acqua ai vasi attraverso piccole tubazioni laterali, munite di appositi gocciolatoi, poste all'interno dei vasi. Un programmatore a batteria garantirà che l'annaffiatura avvenga ad orari prestabiliti.
Ecco un paio di rimedi semplicissimi da realizzare e che consentiranno alle vostre piante di non soffrire per la mancanza d'acqua per almeno sei giorni. Quello forse più noto prevede l'utilizzo di una bottiglia, anche di plastica, che, una volta riempita d'acqua, andrà rovesciata ed infilata nel terreno del vaso. Per tempi prolungati sarebbe opportuno prevedere anche un sostegno per la suddetta bottiglia per evitare che a lungo andare essa si inclini.
Un altro suggerimento potrebbe essere quello di porre una serie di recipienti – bottiglie, secchi e quant'altro – a circa dieci centimetri dall'altezza della pianta: occorrerà poi procurarsi una serie di strisce di tessuto assorbente – pezzi di stoffa in cotone o trecce di lana che abbiano la lunghezza necessaria – che congiungeranno tali contenitori con la pianta.
In questo modo le strisce di stoffa bagnate favoriranno il trasporto dell'acqua dai contenitori alle piante. Per giardini e balconi popolati da diverse essenze, si può adottare lo stesso sistema descritto in precedenza organizzato in maniera leggermente diversa: occorre formare piccoli gruppi costituiti da due o tre piante e riunirle attorno ad una bacinella piena d'acqua. In questo caso sarà una stuoia filtrante, immersa nella bacinella e con i lembi posti all'interno dei vasi, a permettere il passaggio dell'acqua al terreno.
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