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Tetto massimo del patrimonio immobiliare per l'assegno di inclusione

Il tetto massimo del patrimonio immobiliare per l'assegno di inclusione è di 30 mila euro, prima casa esclusa, che deve invece valere massimo 150 mila euro.
Pubblicato il

Patrimonio immobiliare e assegno di inclusione: qual è il tetto massimo


L’assegno d'inclusione, noto come ADI, è una misura che ha sostituito la scorso 1° gennaio 2024 il Reddito di cittadinanza.

L'accesso all'ADI prevede alcuni requisiti tra cui un tetto massimo di valore di patrimonio immobiliare che ammonta a 30 mila euro.

Pensato per tutte famiglie che versano in condizioni economiche non proprio rosee, i requisiti di accesso all'assegno di inclusione sono molto rigidi.

Anche il requisito del patrimonio immobiliare deve avere delle particolari caratteristiche, oltre a rispettare il tetto massimo suindicato.


Assegno di inclusione e immobili: definizioni e codice civile


L'art. 812 del codice civile definisce il patrimonio immobiliare, come l'insieme di terreni, edifici e costruzioni stabilmente incorporati al suolo.

Patrimonio immobiliare Patrimonio immobiliare - Getty Images



Detto in termini poveri, convergono nel novero appartamenti, ville, case, appezzamenti di terreno (sia agricoli che edificabili) e qualunque altro immobile di proprietà di un soggetto o del suo nucleo familiare.

Affinché che faccia richiesta di ADI possa essere ritenuto idoneo, è importante che il valore del patrimonio immobiliare complessivo, calcolato con i parametri stabiliti per l’ISEE, non vada oltre determinati importi previsti dalla legge.

Si tratta di soglie che tengono conto di molti aspetti, come ad esempio essere in possesso della prima casa.


Importi massimi del patrimonio immobiliare e prima casa


Il requisito sul patrimonio immobiliare per l'assegno di inclusione è che non ecceda i 30 mila euro.

Tuttavia, per coloro che sono proprietari della prima casa, ovvero quella in cui abitano, la stessa viene esclusa da questo calcolo, purché il suo valore ai fini IMU non superi i 150 mila euro.

Ecco un esempio chiarificatore: immaginiamo che il soggetto X sia proprietario della casa in cui vive e che questa abbia un valore catastale ai fini IMU di 100 mila euro e un terreno agricolo del valore catastale di 20 mila euro.

In questo caso, avrà accesso all'ADI, in quanto il patrimonio immobiliare (casa esclusa) è inferiore a 30 mila ed il valore catastale della prima casa è più bassa di 150 mila.

Di contro, se la stesso soggetto possedesse un terreno da 30 mila euro, ed una casa con valore catastale di 155 mila, allora sarebbe escluso dall’ADI, anche se il patrimonio immobiliare rispetta i canoni.

Come calcolare l'IMU prima casa ai fini del patrimonio immobiliare


Per facilitarti la comprensione di quanto detto pocanzi , è importante che tu sappia calcolare il valore catastale ai fini IMU ( l’Imposta Municipale Unica).

Per ogni immobile, come prima cosa si moltiplica la rendita catastale (in virtù dei coefficienti previsti dalla normativa), con il valore della categoria catastale di appartenenza.

Calcolo valore catastale IMU per ADI - foto Getty ImagesCalcolo valore catastale IMU per ADI - Getty Images



Per spiegarci meglio facciamo un esempio: se hai un appartamento con una rendita catastale di 500 euro, rivalutata del 5%, il suo valore catastale sarà di 525 euro.

Questo importo andrà moltiplicato per il coefficiente della categoria catastale (160 per le abitazioni ordinarie), portando il valore finale dell’immobile a 84.000 euro.

Per i terreni agricoli o edificabili, invece, il calcolo tiene conto della redditività del terreno e del valore di mercato, secondo quanto previsto dalle tabelle comunali.


Sfratto per finita locazione, relazione con ADI e patrimonio immobiliare


In pochi sanno che a che lo sfratto per finita locazione è un istituto giuridico che si correla al riconoscumento ADI.

La disponibilità del proprio immobile ai fini di un venduta per rientrare nel riconoscimento ADI è requisito essenziale.

Per cui se il soggetto X volesse fare richiesta di assegno d'inclusione e volesse vendere il proprio immobile per rientrare nei parametri, allora sarà costretto per forza di cosa ad avviare questa procedura, il cui esito può influire sulla disponibilità del bene.


Patrimonio immobiliare e tetto massimo, cosa dice la legge


Come accennato, la legge parla chiaro: la norma sull'ADI ha tenuto conto delle esigenze della tipica famiglia medio-bassa italiana, per cui anche la scissione tra valore della prima casa e valore complessivo del patrimonio immobiliare restante non è di poco conto.

ADI e patrimonio immobiliare - foto Getty ImagesADI e patrimonio immobiliare - Getty Images



In vista di quanto, è importante che il cittadino interessato a presentare domanda verifichi attentamente la propria situazione, magari con l’aiuto di un professionista, per evitare errori nel calcolo del patrimonio e per assicurarsi di rispettare i requisiti di legge.

A tal proposito è possibile farsi rilasciare un certificato ISEE, così da capire se si hanno le carte in regola per accedere ad beneficio fondamentale per le famiglie in difficoltà economica.


riproduzione riservata
Assegno di inclusione e patrimonio immobiliare, tetto massimo
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Alert Commenti
  • Alessia D’anna
    Alessia D’anna
    Giovedì 30 Gennaio 2025, alle ore 17:51
    Gentilissima Jamira, precisiamo che il nostro articolo ha trattato esclusivamente di ADI e requisito legato la patrimonio immobiliare.
    Per tutti gli altri requisiti necessari al riconoscimento dell’assegno di inclusione, consigliamo di rivolgersi a caf, patronati e ad esperti del settore.
    rispondi al commento
  • Jamira
    Jamira
    Mercoledì 29 Gennaio 2025, alle ore 12:16
    Su ricerche sul web vedo requisiti diversi per poter usufruire dell'assegno di inclusione.
    - ISEE inferiore a 10.140 euro annui (nel 2024 erano 9.360);
    - valore del patrimonio immobiliare diverso dalla prima casa non superiore a 30.000 euro;
    - reddito familiare annuo non superiore a 6.500 euro, che sale a 8.190 euro per famiglie con membri over 67 o con disabilità gravi. Se la famiglia vive in affitto la soglia arriva a 10.140 euro, a condizione che l'affitto sia dichiarato nella DSU resa ai fini di ISEE;
    - patrimonio mobiliare (investimenti, conti correnti) che non superi i 6.000 euro per i single, gli 8.000 euro per nuclei di due persone e gli 10.000 euro per nuclei di tre o più persone. Queste soglie salgono di 5.000 euro per ogni componente con disabilità e di 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.
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