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La coltivazione della pianta di assenzio (Artemisia absinthium) rappresenta un'arte che richiede meticolosa attenzione e profonda conoscenza delle esigenze di questa pianta erbacea perennante.
Appartenente alla famiglia delle Asteraceae, l'assenzio è rinomato per le sue proprietà aromatiche e medicinali, nonché per il suo ruolo nella produzione di bevande alcoliche, come l'assenzio stesso.
Per avviare con successo la coltivazione della pianta di assenzio, è imprescindibile considerare una serie di aspetti e accorgimenti.
La scelta del suolo risulta critica: un terreno ben drenato, preferibilmente di natura calcarea, costituisce l'ambiente ideale per il suo sviluppo radicale.
La luce solare diretta rappresenta un fattore determinante, poiché l'assenzio necessita di esposizione solare prolungata per ottimizzare il processo fotosintetico e incrementare la produzione di oli essenziali.
Coltivare assenzio - Consultaplantas, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Dal punto di vista della propagazione, l'assenzio può essere moltiplicato sia attraverso il metodo dei semi che attraverso la divisione delle radici. Il periodo più adatto per la moltiplicazione è l'autunno, ma si può fare anche in primavera.
L'importante è dividere sempre in sezioni che abbiano perlomeno una radice e un occhio, con utensili disinfettati e spolverando la zona del taglio con dello zolfo.
La semina, preferibilmente in primavera, richiede la predisposizione di un letto di semina con substrato ben drenato e una copertura leggera di terra.
La germinazione richiede pazienza, poiché può essere irregolare e protrarsi per diverse settimane.
Per mantenere un adeguato vigore e garantire una raccolta abbondante, è essenziale un regime di potatura accurato.
Artemisia pianta - Unsplash
Questa operazione, da effettuare preferibilmente in primavera, consiste nel taglio delle parti secche e danneggiate, nonché nel raccorciamento delle infiorescenze per favorire la ramificazione.
L'irrigazione dell'assenzio deve essere attenta, evitando ristagni idrici che potrebbero compromettere il sistema radicale; è opportuno applicare acqua a livello del suolo, preferibilmente nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio, per minimizzare l'evaporazione e massimizzare l'assorbimento.
Come precedentemente accennato, la potatura costituisce un'operazione cruciale per favorire la ramificazione, eliminare parti danneggiate e stimolare la crescita vigorosa.
La potatura dell'assenzio dovrebbe essere eseguita preferibilmente in primavera, quando la pianta sta emergendo dal periodo di riposo invernale.
Si consiglia di iniziare rimuovendo le parti secche, morte o danneggiate, con l'obiettivo di migliorare l'aspetto generale della pianta e prevenire la diffusione di potenziali patologie.
Assenzio selvatico - Pexels
Un passo successivo fondamentale riguarda il raccorciamento delle infiorescenze e delle cime. Questa pratica, nota come pizzicatura, consiste nell'eliminare parte della crescita apicale, incoraggiando così la formazione di nuovi germogli laterali.
Questo intervento mira a creare una pianta più densa e compatta contribuendo anche a migliorare la qualità dell'aroma delle foglie e delle infiorescenze.
Nel caso in cui si desideri limitare la dimensione dell'assenzio per motivi di spazio o design, è possibile eseguire una potatura di contenimento.
Questo coinvolge la rimozione selettiva di rami e cime, mantenendo la pianta entro dimensioni gestibili senza compromettere il suo vigore.
Le foglie di assenzio costituiscono un tesoro aromatico e medicinale che offre numerose applicazioni pratiche, ecco quali sono.
Una delle modalità più comuni di utilizzo consiste nella preparazione di infusi o decotti visto che le foglie di assenzio hanno proprietà digestive e vermifughe.
L'alto contenuto di oli essenziali conferisce a tali preparazioni una profondità di sapore e un bouquet aromatico distintivo.
Usare assenzio in cucina: le foglie di assenzio possono altresì essere utilizzate in cucina: l'aggiunta di foglie essiccate o fresche a piatti a base di carne, insalate o salse può conferire un tocco di amarezza e profumi erbacei.
È bene, però, fare molta attenzione a usarne piccole quantità poiché l'aroma e il sapore intensi dell'assenzio possono facilmente dominare sugli altri ingredienti.
Un'applicazione artigianale dell'assenzio coinvolge la produzione di liquori e bevande alcoliche.
Liquore assenzio - Unsplash
L'assenzio è noto per il suo ruolo nella produzione dell'omonimo liquore, che richiede un processo di macerazione e distillazione delle foglie e delle infiorescenze.
L'attività di macerazione rilascia gli oli essenziali e i composti aromatici nell'alcol, conferendo alla bevanda il caratteristico colore verde e il profilo aromatico distintivo.
L'assenzio è noto per il suo profilo di gusto unico e distintivo e il suo sapore può essere descritto come amaro e aromatico, con sfumature erbacee e legnose che si combinano fra loro in una sinfonia complessa.
Il sapore amaro dell'assenzio è attribuito alla presenza di composti amari come l'assintina e l'absintina, che si trovano nelle foglie e nelle infiorescenze della pianta.
Questi composti, noti anche come terpenoidi, contribuiscono a conferire un carattere marcato e intenso all'aroma e al gusto dell'assenzio.
Assenzio artemisia - Matt Lavin ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)
Le note aromatiche dell'assenzio sono il risultato di una combinazione di oli essenziali, tra cui l'anetolo e il fenchone.
Questi composti volatili emettono profumi distinti che variano dall'aroma dolciastro e leggermente speziato dell'anetolo alle sfumature erbacee e fresche del fenchone.
Inoltre, l'assenzio può risultare leggermente astringente in bocca, percezione che deriva dalla presenza di tannini naturali nelle sue foglie.
Tale caratteristica contribuisce alla complessità del suo profilo di gusto.
Nel vasto panorama delle specie appartenenti al genere Artemisia, l'assenzio si distingue come una delle rappresentanti più iconiche.
Tuttavia, è essenziale comprendere che all'interno del genere stesso vi sono numerose altre specie che condividono alcune caratteristiche, ma che possono differire per alcuni aspetti distintivi.
Un esempio degno di menzione è l'artemisia pontica, nota anche come assenzio russo. Questa variante condivide alcune proprietà aromatiche e terapeutiche con l'assenzio comune ma può presentare profili aromatici e composizioni chimiche leggermente diversi.
La sua diffusione avviene soprattutto nelle regioni dell'Europa orientale.
Piante assenzio - MichielSt, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Un altro membro rilevante del genere è l'artemisia absinthium var. cultivar lambrook mist, una varietà coltivata per il suo fogliame argentato e i caratteristici riflessi bluastri.
Questa varietà offre un aspetto ornamentale apprezzabile per fini paesaggistici, sebbene le sue proprietà aromatiche possano variare rispetto alla forma classica.
Le differenze tra le varie specie di Artemisia possono essere sfumate e sottili, ma l'attenzione ai dettagli è fondamentale per apprezzare appieno le sfaccettature uniche di ciascuna.
È importante ricordare che la corretta identificazione botanica è cruciale per un uso appropriato, sia in campo culinario che medicinale.
Nel contesto delle piante aromatiche e del giardinaggio, emerge spesso la domanda sulla differenza tra artemisia e assenzio.
Come chiarito precedentemente, sia l'assenzio (absinthium artemisia) che l'artemisia fanno parte del genere Artemisia appartenente alla famiglia Asteraceae.
La distinzione tra le due risiede principalmente nelle specie e nelle varietà presenti all'interno del genere stesso.
Assenzio pianta - Pmau, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Se l'assenzio indica una specie in particolare (Artemisia absinthium), il termine Artemisia si riferisce a un genere più ampio che include numerose specie e varietà, ognuna con caratteristiche diverse.
Queste possono variare in termini di dimensioni, forma delle foglie, profumo e composizione chimica.
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