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Arredo urbano ed ecologia

Nastro Azzurro Design Awards 2008: la ecopanchina
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The Chat (oil on canvas) Musee de la Ville de Paris, Musee du Petit-Palais, FranceLa riaffermazione della ritualità collettiva e la riscoperta dello spazio urbano come luogo di relazione tra individui sono avvenuti lentamente nel tempo, tramite un rigoroso processo di riqualificazione degli spazi urbani degradati e con l'introduzione di elementi di arredo urbano capaci di restituire una giusta immagine alla città.

Concedendo ampio spazio all'inventiva, il vocabolo viene utilizzato erroneamenteall'interno delle singole trasformazioni che interessano la città con significati, di volta in volta, differenti: decoro ambientale, allestimento cittadino, abbellimento paesaggistico, maquillage urbano.

SebbeneThe Water Supply of Lozoya at the Fountain of the Calle de San Bernardo, 1858 (oil on canvas) il termine arredo urbano sia stato introdotto nell'idioma comune solo da cinquanta anni, nel corso del Convegno INU di Lucca del 1957, dove forse per primo e per la prima volta in Italia, Bruno Zevi utilizzò il termine, è pleonastico affermare che numerosa è stata la produzione di elementi ad esso associata, tra la fine del settecento e l'inizio ottocento in seguito alla rivoluzione industriale.

Le esperienze maturate in questo periodo, hanno contribuito all'invenzione di nuove tipologie di arredo quali: cassette delle lettere, fontane, vespasiani, chioschi, che, razionalizzati nelle forme, acquistano un significato diverso all'interno dello spazio pubblico.

Un possibile tentativo di definizione di “arredo urbano” oscilla fra due estremi: quello che lo riduce a semplici questioni di redesign degli oggetti d'uso pubblico sparsi nella città, e quello che lo estende alla complessa problematica della struttura ambientale, coinvolgendo in pieno l'architettura ed ancor più la microurbanistica (da arredo ad ambiente)”.
(G.A.Bernasconi, Arredo inurbano, in “Casabella”, Elemond, n°339-340, Milano, agosto-settembre 1969).

La riaffermazione della ritualità collettiva e la riscoperta dello spazio urbano come luogo di relazione tra individui sono avvenuti lentamente nel tempo, tramite un rigoroso processo di riqualificazione degli Ecopanchina vincitore del Nastro Azzurro Design Awards 2008 svoltosi a Giugno 2008spazi urbani degradati e con l'introduzione di elementi di arredo urbano capaci di restituire una giusta immagine alla città.

Tra idee concetti ed elementi realmente realizzati, quello che ha particolarmente catturato la mia attenzione di arredo funzionale e con caratteristiche di particolare attenzione alla salvaguardia dell'ambiente è stata quella del vincitore a Torino del Nastro Azzurro Design Awards 2008 svoltosi a Giugno 2008.

Pur non essendo un concorso rivolto all'arredo urbano, ma al riutilizzo della bottiglia di birra, il vincitore Rafael Vinader con la sua idea ed il concetto della ecopanchina ha offerto la possibilità di andare oltre il concetto di bottiglia.

La giuria che ha selezionato i progetti è stata formata da: Gianni Mercurio (critico d'arte), Silvana Annicchiarico (Triennale di Milano), Loris Cecchini (artista), Johnny De Leonardis (designer), Daniela Piscitelli (Facoltà di Architettura Seconda Università degli Studi di Napoli), Camila Raznovich (MTV Italia).
Il progetto vincitore è una panchina con vaso nel quale crescono spighe di malto.
Nastro Azzurro Design Awards 2008 svoltosi a Giugno 2008
Protagonista è la materia prima, insieme alla semplicità estetica e all'originale sistema per infilare le bottiglie.
Come far rinascere un nastro è il titolo dell'opera, si un nastro bianco lungo il quale si possono depositare le bottiglie utilizzate nelle piazze e lungo le strade.

Non più piazze sporche ma un vero arredo funzionale e duplice nella sua forma: seduta e raccoglitore di bottiglie utilizzate.

La mostra proporrà un percorso espositivo delle opere premiate attraverso la "messa in scena" dei 33 oggetti improbabili, la Unbeerlievable Collection 2008, che saranno ricontestualizzati attraverso un allestimento multimediale scenografico e coinvolgente.

L'esposizione inaugurata a Milano il 19 giugno presso il T35 e stata aperta al pubblico nei giorni successivi; si è spostata poi a Torino con una grande inaugurazione presso il Circolo Canottieri Esperia l'8 luglio.

www.nastroazzurrodesignaward.com

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