Complementi d'arredo ispirati al corpo umano

Il fascino del corpo umano

Il corpo umano è una macchina perfetta. Ciò ci incuriosisce, lo rende affascinante nonché fonte di ispirazione anche da parte degli esponenti del mondo artistico e creativo che spesso si ispirano proprio alla sinuosità della figura umana oppure ad alcuni dettagli del corpo o del volto per dare vita a creazioni di design pensate per l'arredamento di casa.


Come già nell'antichità, ancora oggi, spesso elementi d'arredo o complementi attingono alla figura umana e al corpo. In passato accadeva per esempio per la realizzazione di colonne, che spesso erano antropomorfe, perché riprendevano fedelmente l'armonia del fisico umano.Ma il corpo non è soltanto uno dei soggetti più indagati, studiati e riprodotti dagli artisti, pittori, scultori e designers, ma anche una curiosa ispirazione ancora oggi molto in auge.

Divani e sedute antropomorfe

Spesso sono gli oggetti che abbiamo in casa, e che usiamo quotidianamente, a richiamare l'elemento umano e le sue forme. Alcuni esempi sono diventate icone del design nonché oggetti di culto.


Ciò è accaduto al fortunatissimo divano Bocca, del 1970, ancora attualissimo e utilizzato negli allestimenti più glamour, come i set di moda.

A dimostrare il suo successo è anche il fatto che, oltre alla versione classica che rappresenta una bocca femminile con le due grandi e carnose labbra che servono come seduta e come schienale, sono poi state realizzate alcune variazioni sul tema come il divano Pink Lady, di colore fucsia, e il modello Dark Lady, in total black e con un grande piercing metallico removibile, dalla spiccata inclinazione gotica, pensato per spiriti più trasgressivi.

Quest'oggetto dal fascino seduttivo ed intramontabile, nato originariamente per soddisfare la richiesta di una cliente privata, è divenuto ambito oggetto del desiderio dai salotti buoni di tutto il mondo, oltre che dalle riviste di arredo e design.

Gli architetti dello Studio65 per realizzarlo si sono ispirati al quadro Il Volto Di Mae West del surrealista Dalì (1935) e alle bocche rosso fuoco delle dive hollywoodiane.

Bocca, un'opera pop sensuale e provocatoria, è presto diventato uno dei modelli più imitati, ma l'originale è Gufram, in poliuretano espanso, con tessuto sfoderabile (85% poliammide e 15% elastan).


Sicuramente meno seduttiva, ma non inferiore per impatto visivo, è la sedia che riproduce la colonna vertebrale umana, la Chair Based di Anastasiya Gavrilova, pensata per aiutare le persone a trovare e mantenere la corretta postura da seduti.

Vincitrice di un concorso di design russo nel 2011, è un omaggio alla colonna vertebrale, che ha la principale funzione di proteggere i terminali del sistema nervoso contenuti tra le vertebre.

Lo schienale è regolabile in altezza e si adatta ad ogni persona. La parte superiore è concepita come un massaggiatore per il collo mentre una gamba ad angolo permette di posizionare i piedi in comodità.

La sedia, fatta di plastica, gomma e metallo, è stata pensata per studenti e persone che trascorrono molto tempo in posizione seduta per lavoro.


È invece creativa, ironica e originale, la collezione Tante Wera dell'azienda francese AK-LH.

Le linee scandinave delle poltrone, dal design caldo ed elegante che richiama le forme degli anni Cinquanta, sono impreziosite da rivestimenti che riproducono immagini del corpo umano: dagli organi, al flusso del sangue che scorre nelle arterie per concludere poi con le ossa e lo scheletro umano.


I due prototipi delle sedie, Flusso e Talk, sono stati presentati nel 2008 nella galleria di Parigi Artegalore (Stéphanie de Santis Garouste & Guillaume).

I rivestimenti delle sedute rappresentano con chiarezza le varie parti del corpo umano, qui umanizzate e quasi spogliate della pelle per mostrare il lavoro di ogni sistema contenuto nel corpo umano, e capace di dare vita al respiro, ai battiti del cuore e di far funzionare la macchina uomo.


La particolarità della sedia Vanity (2014), un pezzo unico, è che è stata dipinta interamente a mano.

AK-LH sta emergendo come uno dei marchi francesi più dinamici nel mondo del design d'interni. Tra graphic design, pittura e arte urbana, il suo stile fresco e non convenzionale punta sulle arti decorative per dare vita e originalità alla casa.

Anche i rivestimenti delle poltrone Tante Wera, in edizione limitata, oltre agli altri oggetti prodotti dall'azienda, sono stati stampati in digitale su tessuto 100% cotone.


Non si poteva trascurare, in questa sede, la seduta Nemo di Fabio Novembre, una creazione che esalta un volto umano, dai lineamenti classici, ma che rivela al suo interno un elemento di seduta. Qui la figura umana è capace di diventare astratta e universale.

Questa seduta a forma di grande volto umano sembra una maschera inespressiva che si riempie dell'umanità di chi la abita, sedendosi al suo interno.

Nella sua nuova versione la seduta Nemo è arricchita da una verniciatura a polvere metallica: ferro, bronzo e rame.

Fabio Novembre, il suo creatore, prende spesso ispirazione dalla figura umana, elemento che occupa e domina lo spazio. Le sue creazioni di design rendono le parti del corpo umano astratte o elementi capaci di inserirsi ed esaltare gli oggetti creati, riscaldati così dall'elemento umano, protagonista indiscusso, anche se spesso ne ammiriamo solo alcune sue parti.

Interessanti anche le creazioni più recenti, come In punta di piedi, tavolo che poggia su due gambe tradizionali e su due gambe di ballerina in azione, in una posa sulle punte.


Questo tavolo rappresenta l'evoluzione di un oggetto di uso quotidiano che ancora una volta vede la compresenza della parte umana.

Silohuette umana

Dal dettaglio alla figura intera. Molti gli oggetti di design, esteticamente gradevoli ma anche funzionali, che ricalcano il corpo umano a figura intera, che sia maschile o femminile.
Elegante e sinuosa è Penelope, installazione luminosa di Moredesign.


La silhouette femminile si ispira alle statue classiche, ornamento di ville e giardini, ma allo stesso tempo porta con sé la modernità, data dalle linee affusolate e stilizzate e dalla postura.
Giacomettiana ed etrusca, la lampada è alta più di due metri e presenta una slanciata figura femminile che si muove con fare calmo e lineare.

Questa lampada, pensata per interni ed esterni di impatto, si ispira al mondo classico, ma sfoggia design, tecnologie e caratteristiche funzionali decisamente all'avanguardia.

La nuova lampada Penelope offre ottime prestazioni: le sue proprietà funzionali la rendono uniformemente illuminata su tutta la superficie realizzata in Poleasy, materiale esclusivo Myyour, che assicura durata e manutenzione facile, perché lavabile.

È invece un po' infantile nei tratti, la nuova versione di servomuto da tenere in camera da letto e usare per appoggiare abiti e accessori.

Il servomuto Sheratonn, in vendita anche su Ebay, è un appendiabiti trasparente dalle sembianze di omino stilizzato, che si presta ad essere utilizzato appoggiandosi sulle sue piccole gambe.