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Quando iniziamo a studiare il design di un arredo, dobbiamo innanzitutto analizzare il periodo storico, economico e sociale in cui è stato pensato e realizzato.
Gli anni 60-70 furono ricchi di contestazioni giovanili.
Il fenomeno fu mondiale, la cultura, la società e tutto il contesto urbano ne vennero fortemente influenzati.
Con la guerra in Vietnam, il desiderio di pace, la presidenza di J.F. Kennedy, la Cina di Mao Tze Thung, la politica russa di Leonid Il'ic Breznev, il premio Nobel per la pace a Martin Luther King, la British Invasion dei Beatles, la pop art di Andy Warhol, Mary Quant e la sua minigonna, i figli dei fiori, la ricerca di quella visione spirituale e mistica della vita che l'Occidente aveva malauguratamente perduto, si formarono gli anni 60 e la rivoluzione culturale.
A day in the life (Beatles 1967), All You Need is Love (Beatles 1967), Across the Universe (Beatles 1969) erano queste le melodie che molti giovani avevano nel cuore.
L'uomo si accingeva ad Attraversare l'universo, come cantavano i 4 di Liverpool, e ci arriverà davvero il 20 luglio del 1969 con l'Apollo 11, Neil Armstrong, Michael Collins ed Edwin (Buzz) Aldrin.
That's one small step for [a] man, one giant leap for mankind. Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l'umanità. Neil Armstrong
La situazione del mondo in quegli anni tumultuosi, in sintesi, si presentava così.La trasformazione in Italia avvenne soprattutto in campo industriale.
La modernizzazione e la tecnologia iniziarono a progredire e a perfezionarsi.
L'incremento dei trasporti e quindi delle materie prime portarono, non l'uomo sulla luna come in America, ma un miglioramento del tenore di vita dei cittadini.
La società industriale-consumistica cresceva. Il settore terziario si arricchì, nei primissimi anni 60, di un nuovo potentissimo mezzo di comunicazione: la Televisione.
La quale subito ebbe anche un ruolo fondamentale nel condizionare la vita ed i modelli comportamentali dell'uomo. I nuovi bisogni insostituibili divennero quelli superflui della società industrializzata.
In quegli anni però molti designer ed architetti ebbero fortuna, soprattutto coloro che rifiutarono i precetti razionalistici del Modern Movement.
In Italia si formarono diversi gruppi Anti-design che proponevano il design dell'evasione realizzando oggetti chiaramente provocatori e sovrastrutturati. Molte icone dell'arredamento contemporaneo, ancora oggi in produzione, furono realizzate proprio in quegli anni.
Piero Gatti, Cesare Paolini & Franco Teodoro, nel 1968, idearono per Zanotta la Poltrona Sacco. Realizzata senza forma e senza alcuna struttura rigida è interamente imbottita di palline di polistirolo.
Perfettamente anatomica, abbraccia nella sua forma il corpo umano lasciandolo libero, senza costrizioni e assecondandolo nei movimenti.
Un oggetto informe realizzato in finta pelle che vanta una nutrita schiera di imitazioni ancora oggi. Il suo design leggero e deformabile al Salone del mobile di Milano del 2008 ha compiuto i suoi primi 40 anni!
La Commedia del Sacco è stato il titolo della mostra che l'ha ospitata durante la Kermesse milanese presso gli spazi BaseB di via Lambruschini 36.
Oggi sono 26 i musei in tutto il mondo ad ospitare la seduta di Zanotta nelle collezioni permanenti di arte contemporanea, che entra così a pieno titolo nel migliore design italiano conosciuto a livello internazionale.
Il 1967 vede la produzione di un'altra icona del design. Protagonista è una poltrona gonfiabile in materiale plastico di PVC trasparente giallo o rosso, calandrato con una saldatura elettronica ottenuta a mezzo di alta frequenza.
Blow di Zanotta fu progettata da De Pas, Di Urbino, Lomazzi, proprio in questi anni di rottura e di rinnovamento nei confronti di una borghesia molto chiusa e tradizionalista.
La Blow è nata da queste considerazioni con caratteristiche di questo tipo perché era facilmente trasportabile, perché si sgonfia e la porti dove vuoi, la metti nel sacco e te la porti in giro. Paolo Lomazzi, 1988.
In quegli anni iniziarono in modo invasivo le prime produzioni con nuovi materiali innovativi come la schiuma poliuretanica. Il designer-artista Gaetano Pesce con la sua Poltrona UP prodotta da B&B nel 1967 realizza una seduta dalla forma antropomorfa ed avvolgente.
Nata, come assevera lo stesso artista per parlare della condizione della donna sofferente per la non libertà.
Spinto dunque dall'aspetto politico e sociale per manifestare contro la prigionia della donna vittima di pregiudizi e costretta a vivere in condizioni inaccettabili crea, nel colore rosso o nero, una seduta sinuosa ed un pouf a forma di palla posta anteriormente per l'appoggio dei piedi.
Essa richiama un grande grembo materno di forte ispirazione sono state le statue votive delle preistoriche dee della fertilità. La palla simboleggia la prigionia della donna essendo essa legata con una corda alla poltrona.
La Serie Up, ha rappresentato fin dal suo apparire una delle più clamorose espressioni del design ed è rimasta in commercio per alcuni anni diventando un pezzo storico del design, fu poi sospesa la produzione e ripresa negli ultimi anni.
La donna con la palla al piede è espressione dell'incontro tra arte e design e tecnologia.
Essa aprì anche l'era del confezionamento sottovuoto. Compressa ed imballata in buste di PVC riduce l'ingombro in magazzino ed il volume necessario per il trasporto fino al 90%.
Una volta tolto l'imballo la sedie paiono letteralmente prendere vita, modellandosi liberamente al contatto con l'aria.
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