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Accade talvolta che alcuni studenti, giunti a un certo punto del loro percorso di studi, non sopportino più la scrivania della cameretta e siano irresistibilmente attratti dal soggiorno di casa.
Le ragioni di questa migrazione non sono mai state analizzate attentamente, ma è possibile azzardare qualche ipotesi: con l'aumento del carico di studio si passa più tempo alla scrivania, ed è normale sentire la necessità di staccare visivamente dalla la stanza in cui si passa anche la notte.
Inoltre, il passaggio ad argomenti più impegnativi genera in qualcuno l'esigenza di cambiare l'ambiente in cui avviene l'apprendimento in modo da creare un superamento anche visivo dalla prima fase in cui si è cominciato a stare sui libri.
Il risultato è spesso una piccola occupazione del tavolo del soggiorno, tradizionalmente non pensato per le esigenze di adulti e ragazzi insieme.
Per chi sta vivendo questa fase, magari nel passaggio dalla scuola all'università, ecco qualche consiglio per inserire nel soggiorno di casa un angolo studio.
Arredare il salotto comprendendo un angolo studio non è difficile, e può rivelarsi molto utile per tutti. Un piccolo studio in casa diventerà comodissimo per lo smart working, ma anche per le ricerche al computer, le videochiamate, gli hobby che richiedono la scrittura o l'uso di un pc.
Il primo consiglio è di separare concettualmente la zona relax dalla zona studio introducendo una scrivania in soggiorno. In questo modo il tavolo resterà libero e la zona-lavoro sarà immediatamente delimitata.
Parete attrezzata con scrivania da Ikea
La collocazione della scrivania definirà poi gli spazi e la tipologia di attività da svolgere. Che si tratti di una scrivania o di un mini-scrittoio, infatti, questo mobile vede due tipi di posizionamenti principali: contro la parete e senza una parete davanti.
La scelta non è ininfluente, visto che la collocazione davanti a una parete, scelta spesso preferita per questioni di spazio, risulta poi più angusta quando si studia, e comporterà la necessità di fare più pause per distogliere lo sguardo dalla parete incombente.
Se gli spazi del salotto sono ridotti e il tempo di permanenza previsto nell'angolo studio è contenuto, la scelta ideale è inserire la scrivania in una parete attrezzata, che fungerà da cornice per delimitare la zona.
Al contempo essa offrirà anche una base di appoggio per libri, articoli di cancelleria e per tutto ciò che occorre, creando però continuità con il resto della stanza.
In questo caso, si decide quindi di dedicare una parete, o parte di essa, alla zona studio, magari sfruttando anche gli angoli con una parete attrezzata con scrivania ad angolo.
Angolo studio nel disimpegno
Ma se la scrivania è destinata a restare contro la parete, perché non prendere in considerazione anche l'ingresso, se in continuità con la zona living, o un disimpegno?
Le zone di passaggio, se delimitate in modo chiaro da una parete, sono zone poco sfruttate ma perfette per creare uno spazio riservato.
Mini angolo studio in soggiorno
In questo caso, ad arredare saranno la scrivania e l'illuminazione, che dovrà probabilmente rischiarare angoli trascurati dalla luce naturale.
Se si opterà per una scrivania indipendente e lontana dalla parete, dovremo considerare uno spazio maggiore del soggiorno da dedicare alla zona studio.
Il sacrificio in termini di spazio sarà ricambiato dalla maggiore comodità dell'ambiente nei momenti in cui lo sfrutteremo. Le principali opzioni in questo caso sono due: lasciare continuità con la zona living o creare una separazione dalla stessa.
Angolo studio in soggiorno: la scrivania lontano dalla parete
Nel primo caso, la scrivania dovrà risultare coerente col resto dell'arredamento, quindi se l'arredamento è contemporaneo sceglieremo un angolo studio moderno e così via.
Poiché la scrivania sarà sempre visibile, è importante che diventi un pezzo forte dell'arredamento. Se invece preferiamo isolare la zona studio, un'ottima idea è una libreria bifacciale, capace di creare separazione e di contenere e ordinare al contempo.
L'altezza della libreria varierà a seconda di quanta privacy vorremmo assicurare alla zona studio.
Per creare un angolo di studio, o di lavoro, indispensabile è la scrivania.
Per chi ama il classico non c'è nulla di più bello di una scrivania d'antiquariato, perfetta per ogni stile e gusto. Se invece preferiamo il moderno, ecco qualche suggerimento per una scrivania che illumini il salotto di casa.
La prima proposta è Portable Atelier di Driade: incredibilmente versatile grazie alle sue dimensioni ridotte, Portable Atelier è stata progettata da Philippe Nigro per arredare lo studio, la zona living, ma anche per un angolo studio nella camera da letto.
Il piano in multistrato di betulla con finitura in rovere apribile a ribalta si appoggia su una struttura in lamiera di acciaio verniciato nero opaco con dettagli in rovere.
La scrivania è inoltre personalizzabile grazie ai numerosi accessori a disposizione.
Portable Atelier di Driade
Ad accendere di colore la zona studio in soggiorno ci pensa invece Loop di Cappellini. Le sue forme morbide, pensate da Barber & Osgerby si sposano con una gamma di colori brillanti e con dimensioni anche qui minime, capaci di adattarsi a qualunque ambiente.
La soluzione permette di abbinare al piano di lavoro uno spazio sottostante e funzionale alla raccolta di carte, documenti e riviste. Lo scrittoio è in multistrato di betulla con una base in acciaio inox.
Scrittoio Loop di Cappellini
Per separare la zona studio dal resto con un elemento mobile una buona idea è scegliere una libreria bifacciale che funga da divisorio.
Porre una libreria a mo' di parete permette in primo luogo infiniti ripensamenti e riposizionamenti senza dover fare lavori in casa; poi, una libreria bifacciale ha la stessa funzione di una parete attrezzata ma è il doppio più capiente, e permette il passaggio dell'aria e della luce in tutte le aree della stanza.
Ecco di seguito alcune proposte di librerie.
Nautilus di Cattelan Italia è una libreria modulare disegnata da Brogliato Traverso.
I suoi moduli sono sovrapponibili o affiancabili, quindi può estendersi verso l'alto o in larghezza in base alle esigenze.
Pensata per essere usata anche come libreria divisoria bifacciale, ha una struttura in metallo che permette il passaggio della luce attraverso i suoi elementi verticali.
Libreria Nautilus di Cattelan
E ancora di Cattelan Italia è Tokyo, disegnata da Andrea Lucatello.
Da fissare al soffitto, con le sue forme a zig-zag in acciaio verniciato goffrato a titanio che poggiano su una struttura in legno, Tokyo è il modo più scenografico e di effetto per separare la zona living dallo studio e per dare risalto agli oggetti posizionati su di essa da qualsiasi angolazione.
Libreria Tokyo di Cattelan
Infine, il marchio svedese più famoso al mondo dispone di una gamma vastissima di proposte per creare con poco piccoli angoli studio.
Tra i primi siti consultati da chiunque voglia arredare uno spazio ridotto in modo funzionale, mostriamo qui tre pezzi intramontabili, sempre partendo dai nostri consigli di arredo.
La serie Kallax di IKEA è un'icona tra le librerie bifacciali. Perfetta per separare un ambiente in modo netto, con la versione quadrata 182X182 cm, ma anche per creare uno stacco leggero grazie allo scaffale rettangolare con quattro ripiani per due.
I materiali di Kallax sono Truciolare, Fibra di legno, Lacca acrilica, Cartone a nido d'ape 100% riciclato, e il suo bordo è in plastica.
Libreria Kallax by Ikea per l'angolo studio in soggiorno
Comoda, leggera ed elegante è la scrivania Lillåsen di IKEA, con ripiano in bambù, base in acciaio e tre cassetti piccoli ma capienti. Grande 102X49 cm, è una scrivania estremamente versatile: si può collocare infatti anche al centro della stanza, poiché il pannello di fondo è rifinito.
Scrittoio Lillåsen di Ikea
Inoltre, se poi decideremo di trasferire l'angolo studio in camera da letto, Lillåsen si adatterà alla nuova stanza diventando all'occorrenza anche una comoda toeletta.
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