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Adesso più che mai, stiamo sperimentando quanto sia importante vivere in una casa confortevole.
Spesso, per essere tale, pensiamo siano imprescindibili tanti metri quadrati, complementi d'arredo performanti, dispositivi di ultima generazione. In realtà, questo è un aspetto marginale del comfort abitativo.
Esistono, infatti, delle questioni più tecniche e profonde da considerare per rendere gli spazi domestici veramente sani e capaci di garantire a chi li vive tutti i giorni un benessere totale.
È questo uno dei principi del Vastu, il cosiddetto yoga dell'abitare. Di cosa si tratta?
Lo scopriamo insieme a Fiammetta Parola, architetto, interior designer ed esperta di architettura Vastu.
Il Vastu è l'antica scienza vedica indiana dell'abitare che ricerca armonia, bellezza ed equilibrio all'interno dell'individuo nel suo rapporto con lo spazio circostante.
I Veda sono una raccolta di testi antichi, valutati dall'Unesco patrimonio dell'umanità, che descrivono come l'uomo dovrebbe vivere e comportarsi nei vari ambiti della vita: spiritualità, interazione tra esseri umani, con il proprio corpo (Ayurveda), con la natura, l'arte e l'architettura (Vastu), appunto.
Vastu significa energia vitale di tutto ciò che è vivente sul pianeta e, al contempo, deriva dalla radice sanscrita Vas, lo spazio dove la vita avviene. La scienza vedica, dunque, si occupa di creare uno spazio dove chi vi abita possa trarne il massimo benessere e far fiorire le proprie potenzialità.
Nei testi antichi di Vastu, troviamo un minuzioso trattato sull'architettura con preziosi dettagli tecnici-matematici e uno studio dell'effetto che la terra, il sole, la luna, i pianeti e i cinque elementi hanno sugli uomini.
Possiamo considerare il Vastu come l'antenato del Feng Shui.
Entrambe queste antiche tradizioni si occupano dell'armonia dello spazio abitato utilizzando i cinque elementi di cui è composta la materia, ma con delle differenze.
Secondo il Feng Shui, gli elementi sono acqua, fuoco, legno, metallo e terra; nel Vastu, invece, sono terra, fuoco, aria, acqua ed etere.
L'obiettivo comune è di creare un ambiente carico di benessere, ma mentre il Feng Shui si concentra sugli aspetti riequilibranti della natura, con molti riferimenti agli animali, il Vastu punta a realizzare l'armonia dello spazio equilibrando aspetti materiali e immateriali.
Passiamo la maggior parte del tempo in casa; anche se lavoriamo e svolgiamo delle attività fuori dalle mura domestiche, la sera, però, vi facciamo ritorno, vivendoci per circa 12-14 ore al giorno.
Persino quando dormiamo abitiamo la nostra casa. Ogni momento vissuto in un luogo è importante che venga reso significativo e curato.
La casa, dunque, può sostenere o ostacolare il flusso della vita alterando salute, rapporti interpersonali, successo nel lavoro e molti altri aspetti della nostra esistenza ed evoluzione.
Valorizzare il potenziale del posto dove viviamo è il modo migliore per espandere il nostro benessere.
La casa ci rappresenta e noi rappresentiamo la nostra casa.
Lo spazio abitato è come un libro che rivela informazioni su di noi e il nostro nucleo famigliare da un punto di vista fisico, psichico ed emotivo; intervenendo su di esse, facciamo un grande lavoro di ristrutturazione della nostra vita.
Una consulenza Vastu prevede l'esame della situazione e le correzioni da attuare seguendo alcune regole generali.
Partiamo dal rapporto delle funzioni con le direzioni, gli assi cardinali e i movimenti del sole in relazione alle parti del corpo e ai cinque elementi. Un esempio? Se la camera da letto si trova nella zona fuoco anziché in quella acqua, potremmo avere difficoltà a dormire e probabili disturbi alle gambe.
Cercare il giusto equilibrio tra le qualità della materia, vale a dire satva-equilibrio, rajas-azione e tamas-inerzia. Se nella cameretta c'è troppo rajas, i bambini saranno super agitati; al contrario, se prevale il tamas, saranno apatici.
Valutare e correggere i fenomeni geobiologici presenti che danneggiano la salute, quali corsi d'acqua sotterranei o griglie magnetiche come le reti di Hartmann, Banker e Curry.
La regola base è che i colori caldi si addicono agli spazi deputati all'accoglienza quali il living e la camera da letto. I colori freddi, invece, sono adatti agli ambienti dove serve concentrazione e si svolgono funzioni tecniche, come la zona studio-lavoro e la cucina.
Un errore comune è quello di dipingere di azzurro le pareti della camera da letto, un colore freddo che dona una sensazione di apertura, ci colloca in mezzo al cielo, sospesi senza radici.
Per ottenere un sonno ristoratore, però, dobbiamo sentirci protetti, al sicuro e al caldo.
Ecco perché sono più appropriati i toni della terra e del sole al tramonto.
In questo periodo di isolamento forzato, usiamo la casa come strumento per ottenere preziosi benefici.
Nel Vastu, non è possibile applicare le stesse regole in ogni contesto abitativo.
È necessario fare prima alcune valutazioni sul posto per capire il tipo di energia vitale dello spazio. Diffidate, quindi, di ogni indicazione categorica sulla disposizione di quest'ultimo, specialmente sull'orientamento degli assi cardinali.
Fatta questa premessa, ecco alcuni consigli affinché la quarantena crei benessere duraturo nella nostra vita.
Per cominciare, utilizziamo una bussola per conoscere l'orientamento della casa; questo ci permetterà di collocarci nel mondo. Capiremo, ad esempio, se quando siamo seduti sul divano abbiamo il viso rivolto a est o a ovest, se cuciniamo in direzione nord o sud e dormiamo con la testa a nord-est o a sud-ovest.
Passiamo al decluttering. Osserviamo come spettatori la nostra abitazione, identificando ciò che non ci piace ed eliminando metodicamente il superfluo; quest'azione avrà un effetto benefico sulla nostra sfera fisica, mentale ed emotiva.
Impariamo a valorizzare il centro dell'abitazione.
Il centro geometrico della casa e di ogni stanza deve rimanere libero, con lo scopo di fare fluire l'energia creatrice della stessa. È in questo punto che si genera la novità e, affinché ciò si manifesti, dobbiamo fare il vuoto. Sedersi al centro dello spazio in meditazione o a leggere un libro ci ricarica di energia positiva.
Armonizziamoci con i ritmi della natura, osservando la luce.
Il consiglio è di seguire i cicli circadiani per equilibrarci e trovare il giusto ritmo con il sole, anche nell'isolamento. Svegliamoci prima dell'alba per osservare come nasce la luce, guardiamo il tramonto quando il buio ci invita al riposo, la mattina presto e la sera tardi non accendiamo luci forti, limitiamo l'uso dei dispositivi elettronici prima di andare a letto.
Ricarichiamoci nel sonno. La vitalità è essenziale e il corretto riposo è un elemento fondamentale per la nostra salute.
Dormire con la testa rivolta a est o a sud garantiscono una ricarica energetica durante il sonno. Via libera a fiori, essenze o candele profumate, se si fatica a riposare.
Il senso dell'olfatto è collegato all'elemento terra che ci ancora e ci dona protezione, aiutando il sistema psicofisico a rilassarsi.
Quando la famiglia coesiste 24 ore nello stesso spazio, è importante separare le funzioni in zone ben definite, per salvaguardare le priorità di ciascuno.
In particolare, quando si lavora da casa, è opportuno creare una zona di lavoro nelle stanze adibite ad uso sociale e non in camera da letto; le energie che si sprigionano quando si lavora, infatti, sono incompatibili con il sonno. Possiamo predisporre una postazione in salotto, in cucina o in corridoio, ma non usiamola per altre funzioni.
Infine, consideriamo la forza vitale in ogni stanza.
In ogni ambiente, devono esserci tre qualità: bellezza, gioia e pace.
Osserviamo gli oggetti in ogni camera e valutiamone il ruolo.
Quell'oggetto ricevuto in dono esprime il nostro gusto estetico? La foto di quel viaggio ci trasmette gioia? Il design del divano favorisce la pace interiore?
Interrogarci sulla giusta importanza da dare a noi stessi e agli spazi che abitiamo ci aiuterà ad essere in armonia con il nostro tempo, senza lasciarci prendere dall'ansia, ma diventando coautori del nostro futuro.
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