Alcuni consigli per rendere migliore la qualità dell'aria che respiriamo in cucina.
La cucina è uno dei luoghi più a rischio di inquinamento in ambito domestico.
Basta però seguire una serie di semplici precauzioni per garantire una buona ventilazione e un corretto ricambio dell'aria.
Innanzitutto è consigliabile collocare la cucina il più lontano possibile dalla zona notte.
Sul muro della cucina che confina con l'esterno va posizionato un foro d'aerazione, così come previsto dalla legge 46/90.
Il foro deve essere di almeno 100 cmq se il piano cottura è dotato di termocoppia, un dispositivo di sicurezza contro lo spegnimento accidentale della fiamma.
Se tale dispositivo non è presente, il foro deve essere di 200 cmq.
Per facilitare il ricambio d'aria si può anche installare una griglia d'aerazione nella parte bassa della porta d'ingresso al locale.
Se esiste un foro d'esalazione diretto all'esterno o incanalato è consigliabile installare una cappa aspirante e non solo filtrante, in modo da espellere l'ossido di carbonio e richiamare ossigeno.
La potenza della cappa va scelta in base alla metratura della cucina, alla distanza del punto di aspirazione dallo scarico, al tipo di piano cottura e alla sua frequenza d'uso.
I bruciatori del piano cottura devono garantire una combustione corretta, ed avere le valvole di sicurezza che intervengono quando la fiamma si spegne.
Non bisogna lasciare per troppe ore in casa la pattumiera con i rifiuti umidi. Infatti, oltre a creare cattivi odori, quando incominciano a decomporsi, i rifiuti rilasciano sostanze insalubri.
In cucina bisogna evitare l'uso di tessuti come quelli acrilici, che trattengono gli odori, lo sporco e la polvere.
Bisogna poi evitare di fumare, soprattutto quando si preparano o si portano in tavola i cibi.
Esistono anche dei rilevatori di gas con sensori che ne segnalano acusticamente la presenza, che può essere utile collocare in cucina.
I rilevatori si distinguano a seconda del tipo di gas di cui riconoscono la presenza: il metano, che è più leggero dell'aria o il GPL, che è più pesante dell'aria.
Vanno installati sulla parete in cui è presente la sorgente di gas, a un minimo di un metro e ad un massimo di quattro metri. Il sensore per il gas metano va posizionato in alto a 30 cm dal soffitto, mentre quello per il GPL va posto in basso a 30 cm dal pavimento.