Eventi catastrofici di dimensioni bibliche, come l'uragano Katrina o il sisma giapponese di quest'anno, mettono gli architetti di fronte alla responsabilita' di rispondere con soluzioni rapide, sicure e magari in grado di prevenire tali eventi.
Si parlerà proprio di questi argomenti, e cioè delle soluzioni che l'architettura può offrire per dare riparo alle migliaia di vittime di eventi come alluvioni, terremoti, guerre, e per avviare al più presto la ricostruzione, in una conferenza che si terrà presso la Galleria dell'Architettura di Cersaie 2011, il 23 settembre alle ore 14,00.
Protagonista dell'appuntamento, moderato da Franco la Cecla, sarà un vero e proprio punto di riferimento in questo ambito, il giovane architetto inglese Cameron Sinclair, co-fondatore dell'associazione Architecture for Humanity.
Si tratta di un'organizzazione umanitaria senza scopo di lucro, nata nel 1999 con l'obiettivo di offrire servizi di architettura e design in situazioni di crisi ed emergenza. L'organizzazione è cresciuta nel corso degli anni, fino a contare l'adesione di oltre 40.000 professionisti, divisi in 72 sezioni distribuite in 14 paesi.
Tra le principali emergenze affrontate da Architecture for Humanity ci sono stati la ricostruzione dopo lo tsunami in Asia meridionale, nel 2004, l'uragano Katrina e il terremoto del 2010 ad Haiti e in Cile.
Cameron Sinclair è nato a Londra nel 1973, dove, negli anni Novanta ha studiato architettura presso l'Università di Westminster e la Bartlett School of Architecture, University College.
Già dagli anni degli studi dimostra grande interesse per le tematiche umanitarie e sociali, tanto che vi incentra la propria tesi, riguardante la costruzione di alloggi di transizione per i senzatetto di New York.
Dopo la laurea, nel 1997, si trasferisce proprio a New York dove lavora come designer per Steve Blatz Architetti, Christidis Lauster Radu Architetti e Gensler.
La sua associazione viene fondata nel 1999 insieme con Kate Stohr, con la quale scrive anche un compendio sull'architettura umanitaria, dal titolo Design Like You Give A Damn: risposte architettoniche alle crisi umanitarie (Metropolis Libri), di cui stanno redigendo un secondo volume, che dovrebbe uscire entro la fine dell'anno.
Sinclair è stato inserito nel 2004 dalla rivista Fortune tra gli Aspen Seven, le sette persone in grado di cambiare in meglio il mondo. Viene nominato nel 2005 RISD/Target Emerging Designer of the Year e, nel 2006, ha ricevuto il TED Prize. Nel 2008 è stato selezionato dal World Economic Forum come Young Global Leader.
Insieme a Kate Stohr è stato insignito del Wired Magazine Award 2006 Rave di Architettura per il lavoro svolto al fine di rispondere alle esigenze abitative seguite all'uragano Katrina.
Sinclair è stato anche visiting professor in diverse Università ed ha partecipato ad importanti conferenze mondiali sullo sviluppo sostenibile e la ricostruzione post disastro, come il World Economic Forum del 2010.
I due fondatori di Architecture for Humanity sono stati promotori anche di Open Architecture Network, la prima comunità mondiale open source nata per promuovere il miglioramento delle condizioni di vita attraverso il design sostenibile.
architectureforhumanity.org
openarchitecturenetwork.org