Apertura nuovi vani nella muratura portante

Aprire una porta o un vano può servire a ridistribuire gli ambienti e renderli più funzionali. Vediamo le regole da seguire se si interviene su muratura portante
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Aprire un vano nella muratura portante


Gli edifici esistenti in muratura, sono diffusissimi sul nostro territorio, soprattutto nei centri storici; l'Istat stima infatti che siano il 60% del totale costruito in Italia.

Rappresentano senza dubbio un immenso patrimonio di valore storico e architettonico, ma presentano notevoli criticità, una su tutte, quanto mai attuale negli ultimi anni, l'elevata vulnerabilità all'azione sismica.

Patrimonio edilizio esistente e apertura nuovi vani

Intervenire su questi edifici, per esigenze funzionali o di ridistribuzione, è un processo estremamente delicato, che richiede delle verifiche preliminari e il rispetto di una serie di norme, tra cui le Norme Tecniche per le Costruzioni, NTC2008.

La complessità e severità di queste verifiche è legata alla consapevolezza che si sta intervenendo su un sistema, la muratura, sostanzialmente artigianale, costituito da più elementi e differenti materiali, il cui assemblaggio può variare notevolmente e dare risposte diverse alla stessa sollecitazione anche se si tratta di due punti vicini tra loro.
Possiamo infatti definire la muratura, cioè il prodotto finale del lavoro del muratore che impiega malta e elementi lapidei, come una costruzione nella costruzione, caratterizzata da geometria di assemblaggio e modalità di posa in opera assolutamente incontrollabili.


La normativa degli interventi locali


La necessità di aprire una porta o un vano per collegare due ambienti è un'esigenza abbastanza comune nel caso in cui si decida di modificare la disposizione interna della propria abitazione, di creare un ambiente più luminoso o per esigenze funzionali.

Diversamente da quanto accadeva in passato, oggi la Normativa Tecnica per le Costruzioni impone l'obbligo di verificare che l'intervento proposto non crei danni alla costruzione e non comprometta la sua staticità.

L'apertura di un vano nella muratura rientra in quegli interventi definiti locali, cioè che non implicano significativi cambiamenti nel comportamento della struttura, a causa di una variazione non trascurabile di rigidezza o di peso, soprattutto ai fini della resistenza alle azioni sismiche.
Interventi locali di apertura nelle murature

Prima di iniziare, posta l'enorme varietà di casi, non sempre immediatamente codificabili, che possono presentarsi, è quindi indispensabile incaricare un tecnico specializzato.


Cosa deve verificare il tecnico prima di aprire nuovi vani?


Il tecnico a seguito di un primo rilievo, si occupa di ricercare e analizzare attraverso la documentazione storica, depositata al comune o al genio civile, la storia dell'edificio, capirne il funzionamento statico e definire il modo corretto di agire sulle strutture senza danneggiarle o lasciare conseguenze, che potrebbero emergere ad esempio contestualmente ad un evento sismico.

Verifiche preliminari del tecnico prima di aprire vani nelle murature

In base alla tipologia e alle caratteristiche della parete in muratura, se è portante o no, procederà ad elaborare una soluzioneprogettuale e a verificare il comportamento della struttura.

Per rimanere nell'ambito degli interventi locali, il tecnico dovrà tenere presente alcune indicazioni dimensionali e costruttive:

- evitare l'eliminazione totale di una parete portante;
- evitare l'apertura di porte o finestre nelle pareti che lascino una mazzetta muraria laterale residua inferiore a 50 cm, escluso lo spessore del muro ortogonale. Questo non vale invece nel caso in cui la parete oggetto di rinforzo prosegua oltre il muro ortogonale.

Il mancato rispetto delle suddette indicazioni comporta una verifica di livello superiore dell'intero sistema e non più localizzata.

Si considerano interventi locali anche:

- lo spostamento di porte o finestre nella stessa parete muraria, rispettando il più possibile l'allineamento verticale delle aperture anche nelle pareti interne all'edificio;

- la chiusura di nicchie, vani porta, canne fumarie o finestre, utilizzando materiali che ripristino la continuità strutturale; la qualità e la tipologia della muratura devono essere compatibili con quelle della parete esistente.


Come si riconosce un muro portante?


I muri portanti possono essere sia interni che esterni al fabbricato; servono a sostenere tutto l'edificio.

Di solito i muri con spessore minore o uguale a 10-15 cm non sono muri con una funzione portante, sono muri divisori.

Le pareti portanti, invece, sono caratterizzate da spessori più elevati di quelli dei muri divisori, dai 20-30 cm in su, realizzate da materiali più resistenti, come mattoni pieni o laterizi alveolati, ad esempio il poroton portante.


Verifica locale della muratura


La verifica consiste sostanzialmente nel confrontare il comportamento statico del muro prima e dopo l'intervento.

La nuova distribuzione delle aperture interne, deve essere tale da non alterare in modo sensibile la struttura resistente di piano ed il livello di regolarità della struttura.

Distribuzione aperture interne in un fabbricato

Quindi, sull'ipotesi di intervento proposta, si dovrà dimostrare che il comportamento globale della struttura non subisce modifiche sostanziali rispetto alla situazione precedente.


Come si procede?


L'intervento di apertura consiste sostanzialmente nel creare un portale di irrigidimento, studiato in funzione della resistenza del paramento murario, che possa permettere un'efficiente risposta alle sollecitazioni statiche.

La soluzione strutturale più diffusa e ritenuta più idonea, è la cerchiatura con putrelle di ferro.

Soluzione questa utilizzata anche in interventi di miglioramento sismico.

Dopo aver individuato l'apertura da realizzare, si procederà a puntellare il solaio, nell'area relativa all'intervento, al fine di scaricare la muratura di una parte delle sollecitazioni e rinforzare il muro circostante.

La tecnica più comune prevede l'asportazione di piccole porzioni di muratura esistente e la contemporanea realizzazione di spallette montanti, procedendo dal basso verso l'alto.

Predisposte le spallette del vano si procede al fissaggio della piattabanda per sorreggere il peso della muratura sovrastante.
La piattabanda è costituita da due profilati metallici gemelli, le putrelle, incassati nei loro alloggiamenti da entrambi i lati della muratura, irrigiditi tra di loro mediante il serraggio dei bulloni e sigillati con malta cementizia.


La funzione della piattabanda è quella di assorbire il carico della muratura e quindi sgravare la muratura sottostante di qualsiasi sollecitazione meccanica, permettendone la completa rimozione.

La fase successiva prevede la realizzazione delle due spalle, stipiti, e della base di appoggio, mediante coppie di putrelle saldate tra loro e connesse alla struttura con spinotti metallici.

Dopo che la malta cementizia ha fatto presa si può procede alla demolizione della muratura, dall'alto verso il basso, ottenendo così l'apertura del nuovo vano porta.

Solo dopo queste operazioni sarà possibile rimuovere i puntellamenti dal solaio.

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  • Simo6
    Simo6
    Sabato 30 Marzo 2024, alle ore 17:50
    Vorrei aprire una nicchia di 30cmx30 spessore 11 cm in muro portante in bimattone spesso 28cm.
    Devo fare la cila e chiamare uno strutturista o posso farlo fare a un muratore?
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Simo6
      Mercoledì 3 Aprile 2024, alle ore 10:34
      La nicchia è di dimensioni ridotte tali da non richiedere nessuna pratica edilizia, lavorando con diligenza, è un opera di un bravo muratore.
      Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Kiki
    Kiki
    Martedì 11 Gennaio 2022, alle ore 10:30
    Devo aprire una nicchia nel muro esterno portante della mia abitazione per inserimento della caldaia (circa 100cm x 50 cm x 30 cm di profondità).
    Il muro è spesso circa 60 cm ed è in mattoni pieni.
    Serve l'intervento di uno strutturista o basta inserire una putrella per essere sicuri?
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Kiki
      Venerdì 14 Gennaio 2022, alle ore 18:32
      Il D.L. 32/2019 (Sbocca Cantieri) ha in parte modificato l'art. 94-bis, comma 1, lettera C, del Dpr 380/2001 (Testo Unico dell'Edilizia) semplificando alcune opere strutturali, tra cui la creazione di piccole aperture in pareti portanti di dimensioni inferiori a 0,50 metriquadri di superficie. In ogni caso vanno architravate con elementi in acciaio e distanti almeno 1 mt. da altre aperture e dagli angoli perimetrali esterni del fabbricato. Se risponde ai requisiti minimi indicati non necessita dello strutturista. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
      • Mario
        Mario Pasquale
        Lunedì 17 Luglio 2023, alle ore 17:54
        Quindi lo strutturista non serve per aperture di 0,70 cm x 0,70 cm nelle murature portanti?
        rispondi al commento
        • Pasquale
          Pasquale Mario
          Mercoledì 19 Luglio 2023, alle ore 10:28
          Sì, ha compreso perfettamente.
          Cordiali saluti.
          rispondi al commento
  • Moprovo
    Moprovo
    Martedì 7 Dicembre 2021, alle ore 18:27
    Salve. Devo aprire un foro sun un muro prtante. Il muro è spesso cira 45 cm, il foro dorebbe essere di 12 cm. Più precisamente si tratta di allargare un foro già esistente, cioè di passare da 10cm a 12cm.*Informalmente* un po tutti mi dicono di farlo e basta, ma come dovrei agire per farlo proprio correttamente?
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Moprovo
      Venerdì 10 Dicembre 2021, alle ore 15:17
      Il Suo è un eccesso di zelo. Allargare di 2 cm. il foro dell'estrattore rientra nell'ordinario, anche semplicemente sostituendo il vecchio con uno di potenza superiore ci si trova davanti questo problema. Se vuole stare alle regole deve chiedere al tecnico installatore di aggiornare lo schema dell'impianto con la modifica indicata e depositare l'elaborato, con la relativa relazione,in comune. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Massimo
    Massimo
    Lunedì 8 Marzo 2021, alle ore 13:13
    L'allargamento di un' apertura esistente su un muro portante di 28 cm di spessore al piano terra (+/-40 cm ogni lato su 140), cosa comporta in termini di rigidezza e resistenza?
    Cosa comporta passare da 140 cm a 220 cm di apertura, rispettando i limiti geometrici della normativa vigente sulla distanza dagli spigoli del fabbricato e dalle murature ortogonali ?
    Le mazzette laterali sono di oltre 12 0cm.
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Massimo
      Martedì 9 Marzo 2021, alle ore 10:16
      Ogni apertura o allargamento di un vano in muratura portante è soggetta alla verifica statica, soprattutto se ubicata al piano terra di un fabbricato disposto su più livelli. È necessario, quindi, consultare un tecnico strutturista per poter procedere in tutta sicurezza. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
      • Massimo
        Massimo Pasquale
        Martedì 9 Marzo 2021, alle ore 13:53
        Premesso che trattasi di casa unifamiliare (piano terra più 2 piani), e se l'allargamento (da 140 a 220 cm) è già stato fatto, presumibilmente nel 1976 nel quadro di altri lavori d'ampliamento, ma senza lasciare traccia in pratiche e disegni ?
        E' un abuso edilizio ?
        Se sì come si potrebbe procedere?
        rispondi al commento
        • Pasquale
          Pasquale Massimo
          Martedì 9 Marzo 2021, alle ore 14:53
          Sì, è un abuso edilizio interno sanabile con la presentazione di una Scia in sanatoria al comune, previo rilascio della certificazione di idoneità strutturale per tutte le opere che hanno riguardato le strutture portanti da parte di un professionista abilitato. Cordiali saluti.
          rispondi al commento
          • Massimo
            Massimo Pasquale
            Martedì 9 Marzo 2021, alle ore 15:59
            Quindi un ingegnere strutturista dovrebbe asseverare che l'allargamento è conforme dal punto di vista statico o anche sismico?
            Perché è evidente che se i lavori sono stati fatti nel 1976 all'epoca non c'era nessuna legge antisismica e al limite era sufficiente un'architrave mentre ora sarebbe prescritta forse una cerchiatura.
            P.S. Quello che non capisco è che nel 1986 un'apertura analoga fu condonata ma di quest'altro allargamento non c'è traccia nei disegni pur essendo della stessa epoca.
            rispondi al commento
            • Pasquale
              Pasquale Massimo
              Mercoledì 10 Marzo 2021, alle ore 17:46
              Sì, ha inteso perfettamente. Cordiali saluti.
              rispondi al commento
  • Alfonso
    Alfonso
    Martedì 19 Gennaio 2021, alle ore 10:38
    Per l'apertura di un varco in muratura portante interna (stessa abitazione), è necessaria l'autorizzazione da parte del condominio?
    E se si, mi sapreste indicare se c'è stata una data precisa a partire dalla quale è stata resa necessaria?
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Alfonso
      Mercoledì 20 Gennaio 2021, alle ore 18:07
      Non è necessaria. La nuova apertura di un nuovo vano, l'allargamento e lo spostamento di una porta all'interno della propria abitazione è una prerogativa del condomino, purché l'opera venga realizzata nel rispetto delle Norme Tecniche per le Costruzioni e del regolamento edilizio vigente nel comune dove e ubicato l'immobile con regolare provvedimento autorizzativo (Scia). L'amministrazione condominiale, in ogni caso, va preventivamente messa a conoscenza delle modifiche strutturali che saranno registrate nell'apposito "registro del fabbricato". Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Patty's
    Patty's
    Venerdì 8 Gennaio 2021, alle ore 00:27
    Ho un muro che dal corridoio va nel tinello spesso 24 cm × 158 cm di lunghezza, ha una porta di 90×210 cm.
    Vorrei allargare 120×210, cosa devo fare?
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Patty's
      Lunedì 11 Gennaio 2021, alle ore 09:53
      Con molta probabilità si tratta di una muratura portante. In questo caso, per ampliare l'apertura del vano, è necessaria una cerchiatura. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Deales
    Deales
    Martedì 4 Febbraio 2020, alle ore 14:04
    Leggendo il vostro articolo, i muri portanti dovrebbero essere spessi almeno 20cm.
    Vivo in un appartamento nella bassa bolognese, costruito negli anni 70.
    Questo ha un corridoio al centro dell'appartamento, largo 1,50 mt.
    I due muri che costituiscono il corridoio, sono spessi 17cm.
    Gli altri muri divisori dovrebbero essere circa 10cm.
    Secondo lei, questi 2 muri del corridoio, al centro dell'appartamento e che dividono la matrimoniale dalla cameretta e la sala dalla cucina, potrebbero essere portanti?
    Ovviamente, in caso dovessi decidere di creare un open space, contatterò chi di dovere.
    La domanda, la pongo solo perché vorrei capire, se c'è il rischio che mi dicano che siano portanti.
    Deales
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Deales
      Lunedì 10 Febbraio 2020, alle ore 09:54
      In assenza di pilastrature evidenti è assai probabile che le due paretine centrali siano portanti. Per avere la certezza basta  effettuare 3 o 4 saggi sulla composizione della muratura: se risulterà piena sarà confermata la prima ipotesi; diversamente sarà un semplice divisorio interno. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Setar
    Setar
    Domenica 28 Aprile 2019, alle ore 01:18
    Ho fatto fare foro nel muro portante perché ho messo la lavatrice sul balcone e per collegare lo scarico dall'esterno all'interno.
    L'inqulino sopra di me mi vuol denunciare perché ho creato una situazione di pericolo.
    Cosa devo fare?
    Si può riparare?
    Sono disperato.
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Setar
      Lunedì 29 Aprile 2019, alle ore 23:40
      Non credo che la causa sia il foro praticato nella muratura portante, che solitamente presenta un diametro di mm. 50 per il passaggio del tubo di scarico della lavatrice, ininfluente sotto il profilo statico. Il problema può essere lo spostamento della lavatrice sul balcone che, se il regolamento di condominio espressamente lo vieta, può portarLe ad una denuncia. Cordiali saluti. 
      rispondi al commento
  • Daniela Mureddu
    Daniela Mureddu
    Lunedì 9 Ottobre 2017, alle ore 19:32
     Vorrei una informazione come poter bloccare questi lavori che ad intuito sono anomali visto che la casa ha dei problemi per la ristrutturazione, purtroppo per causa del  mutuo in equo perdemmo un ala di casa.
    Questa casa già anni addietro prima che noi la comprammo, ha avuto qualche schicchera per il terremoto, infatti in garage ci misero dei vetrini per sicurezza, che corrisponde alla  parete della cantina.
    Adesso il problema è che, ha diritto alla cantina avendo fatta la divisione e adesso vuole aprire una porta sul muro portante sito nella cantina molto spesso che sorregge tutta la casa.
    Poi ci sono altre colonne in altezza, perche è strutturata con due piani sopra, siccome è un giovane molto facilone, io vorrei sapere come è possibile che gli diano il permesso.
    Ripeto è vero che gli aspetta, ma  mio marito gli chiese anche se poteva vendergliela, visto che rimane sul corridoio del vano nostro, dove c'è la porta della cantina, che noi la murammo.
    Vorrei sapere dove mi posso rivolgere al genio civile ?
    Per bloccare questi lavori perche ho un brutto presentimento.
    Cell. 3292955483  
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