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Lo yoga conquista gli abitanti del Bel Paese. Tra le scuole che lo insegnano nelle varie declinazioni e i diversi corsi organizzati in palestre e centri ricreativi, si stima che oggi in Italia quest'antica disciplina sia praticata da oltre due milioni di persone.
Del resto, i vantaggi dello yoga sono davvero tanti: corpo più flessibile, sonno più regolare, uno stato di maggiore relax, per citarne alcuni.
E se tra impegni personali e lavorativi non si ha il tempo di prendere il tappetino per correre in palestra, perché non attrezzarsi per allestire un piccolo angolo yoga in casa?
Basta davvero poco per ricrearne uno pratico e confortevole, anche se non si hanno grandi abitazioni.
Pace interiore e benessere psicofisico non si possono raggiungere se prima non lavoriamo sullo spazio che vogliamo destinare allo yoga. La posizione della stanza che sceglieremo, dunque, è fondamentale per aiutarci a staccare dal solito tran tran e concentrarci sulla nostra interiorità.
Alcuni preziosi suggerimenti, ad esempio, arrivano dal Feng Shui, una pratica antichissima il cui scopo è quello di ristabilire l'armonia e il corretto flusso energetico nell'ambiente in cui viviamo.
In generale, per fare yoga in casa, non occorrono grandi metrature, va benissimo pure una piccola stanza o una parte di una più ampia. È importante che la camera scelta sia tranquilla e lontana da fonti di distrazione. Questo significa che non deve affacciarsi su una strada troppo trafficata né trovarsi vicino ad un'area della casa dove vi è un continuo via vai di persone.
Una volta individuato il nostro angolo yoga, come arredarlo per trarne maggiori benefici?
Lo yoga è un'antichissima disciplina che unisce corpo e mente attraverso il controllo del respiro. Per supportare, migliorare ed espandere questa connessione, è essenziale predisporre al meglio il nostro angolo yoga. Uno spazio yoga domestico ben progettato deve essere ispiratore, pacifico e deve aiutare la meditazione già a partire dalla scelta dei colori delle pareti.
Quali nuance scegliere? Le tonalità da preferire sono quelle che influenzano positivamente l'umore, favorendo serenità e senso di pace. Via libera, quindi, ai toni tenui e ai colori pastello, nonché a tutte quelle sfumature legate alla natura, come il verde della vegetazione e tutte le gradazioni del blu, associate al cielo e al mare.
Bene anche il giallo, il viola, l'indaco e il bianco tonalità che, proprio insieme al verde e al blu, sono collegate ai sette chakra basici, ciascuno dei centri di energia presenti nel corpo umano che presiedono alle funzioni organiche, psichiche ed emotive dell'individuo.
Il grigio della pietra è un altro colore indicato per una stanza yoga, così come il nero che può essere presente tramite l'arredamento o l'oggettistica.
No, invece, a pitture o carte da parati troppo vivide, brillanti o molto contrastanti che rischiano di compromettere l'atmosfera generale e sovrastimolare la mente e il corpo.
In generale, il consiglio è quello di prediligere le nuance che più ci piacciono e rilassano, evitando però di accostare troppi colori insieme.
Anche la luce riveste un ruolo significativo nella meditazione. Pertanto, è importante che la stanza destinata allo yoga sia irradiata dalla luce naturale.
Spazio, dunque, ad ampie finestre la cui vista però non può essere oscurata da alti palazzi.
Proprio la finestra, poi, può diventare il nostro punto focale; in questo modo, la pratica meditativa trarrà vantaggio sia dalla vista che dalla luce naturale.
Nel caso di illuminazione artificiale, alternativa indispensabile se si decide di fare yoga la sera, bisogna evitare luci troppo fredde che creano un'atmosfera asettica, non adatta a rilassarsi. Meglio prediligere, invece, luci più calde, delicate e soffuse, preferibilmente tendenti al giallo, e distribuirle in maniera uniforme in tutta la stanza.
In un'area dedicata allo yoga, non servono lampadari e tanti punti luce, bastano poche lampade da parete o da terra per illuminare efficacemente. Vanno bene anche le lampade da tavolo, lanterne e candele profumate che aggiungono bagliore all'ambiente.
Tutte le sorgenti luminose devono essere regolabili e ben distanziate tra loro.
Per potere agevolare gli spostamenti e facilitare l'esecuzione degli esercizi yoga, è necessario optare per un arredo minimalista. Spazio, quindi, a pochi mobili bassi in legno chiaro o scuro, il meno lavorato possibile e non lucidato, e naturalmente agli accessori per la meditazione.
Tappetini, sbarre di legno, pedane sono gli elementi più consoni e appropriati per creare una zona yoga che risulti comoda e funzionale. È consigliato inserire poi dei morbidi cuscini che, oltre a essere utili durante l'allenamento yoga, regalano un tocco di colore all'ambiente.
Essenzialità pure sulle pareti dove possiamo mettere dei quadri o delle stampe che richiamino immagini spirituali, valide alleate per meditare.
Tra i simboli più rappresentativi della spiritualità antica e moderna troviamo l'Hamsa, meglio nota come Mano di Fatima. È un amuleto che prende la forma del palmo di una mano, appunto, con un occhio al centro che allontana gli sguardi malevoli e aiuta ad attrarre la forza positiva del bene. Molti culti religiosi hanno adottato l'Hamsa nei loro insegnamenti, incluso il Cristianesimo.
Il Tao, il simbolo principale del taoismo, una delle più antiche tecniche meditative, è largamente adoperato nelle discipline ascetiche, yoga in primis. Usato per rappresentare l'origine di ogni cosa, è responsabile dell'armonia nell'universo che si realizza nella dicotomia dello Yin e dello Yang, le forze opposte che coesistono nel mondo e che si bilanciano a vicenda per arrivare all'equilibrio.
Il fiore di loto è un'altra raffigurazione utilizzata in svariati culti orientali come emblema dell'illuminazione; così come questo esemplare nasce dalle acque stagne e fangose, anche l'uomo può continuare a rinascere, puntando alla perfezione.
Tutti questi simboli possono essere appesi sotto forma di amuleti, quadri, stampe o disegni oppure possono essere dipinti direttamente su una o più pareti, per ricreare un'atmosfera ancora più spirituale nella nostra stanza per lo yoga.
Dagli oggetti ai tessuti. Per rendere ulteriormente accogliente il nostro angolo yoga, bisogna scegliere delle trame e dei tessuti che non appesantiscano l'ambiente e ci agevolino nello svolgimento delle varie posizioni yoga.
Per le finestre, ad esempio, è consigliato optare per tendaggi leggeri che permettono un facile passaggio e ricambio di aria e luce. Sul pavimento, invece, è possibile sistemare tappeti o teli su cui potersi poggiare comodamente e muovere senza scarpe.
È importante valutare bene anche il materiale del tappetino per lo yoga.
Quelli in PVC (cloruro di polivinile), ad esempio, garantiscono una maggiore aderenza e resistenza. Pure la gomma naturale riciclata e la iuta assicurano una buona presa.
Cotone, bambù, sughero e canapa sono delle valide e naturali alternative.
Lo yoga è una disciplina che coinvolge tutti i sensi. Per facilitare il rilassamento corporeo e mentale e agevolare il processo meditativo, è opportuno posizionare delle candele profumate o dei bastoncini di incenso da accendere e far bruciare durante l'allenamento yoga.
Chi lo desidera può mettere anche della musica di sottofondo che dia ritmo e armonia ai nostri movimenti. Indicati i suoni che rievocano la natura, in tutte le sue forme, o il canto degli uccelli.
Pure una fontana zen può favorire la meditazione, grazie al suono bianco e rasserenante dell'acqua, simbolo di purificazione e rinnovamento.
Infine, perché non aggiungere un tocco green alla nostra stanza per lo yoga?
Esemplari vegetali sotto forma di piante in vaso, rami o fiori influiscono in maniera positiva sul nostro benessere psicofisico.
Possiamo sfruttare una parte della camera per ricreare un piccolo angolo verde. In tal senso il Vastu, la disciplina sorella dello yoga che si occupa di ambienti domestici, suggerisce di collocare la pianta più alta al centro e quelle più basse tutte intorno, in modo da spingere la nostra attenzione verso l'alto, così come i nostri intenti.
In alternativa, possiamo propendere per un unico esemplare vegetale da posizionare su un piccolo tavolo o uno sgabello. Ideali anche rami, foglie, erbe o fiori raccolti al parco o in giardino da organizzare formando un triangolo, per richiamare l'antica arte giapponese dell'Ikebana.
Una soluzione particolarmente pratica, soprattutto nel caso di piccoli vani, è quella di appendere le piante. Quelle più indicate sono le edere, il pothos, il falangio, conosciuto pure con il termine di nastrino o clorofito, o la felce di Boston che possono essere appese con vasi capovolti, tradizionali o con terrarium.
Molto interessanti e suggestivi per una stanza yoga in casa sono poi i quadri verdi, spessi fino a 45 cm. E per finire, se si ha a disposizione uno spazio esterno, come un terrazzo o un giardino, si può pensare di sfruttarlo per fare yoga e usufruire dei tanti benefici che questa pratica meditativa offre, persino se si pratica tra le mura domestiche.
Pronti per iniziare la vostra sessione di yoga a casa? Namasté!
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