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Il mondo del lavoro si sta trasformando sempre di più e grazie alla tecnologia e ad internet si va sempre più diffondendo il telelavoro, ossia la possibilità di lavorare da casa senza dover necessariamente essere fisicamente presenti nell'azienda per cui si lavora.
Il fenomeno riguarda anche i freelance e le mamme lavoratrici, che hanno la ulteriore necessità di conciliare lavoro e famiglia.
Questo influisce anche sull'organizzazione della nostra vita, distribuendo in modo diverso i tempi dedicati al lavoro e su quella della nostra casa, facendo nascere la necessità di ritagliare uno spazio ad hoc all'interno di essa.
Non sempre si ha a disposizione tanto spazio da dedicare all'home office, per questo vediamo insieme come organizzare al meglio un angolo studio.
Innanzitutto bisogna individuare la potenziale fruizione dello studio che si sta predisponendo.
Abbiamo bisogno di un angolo che contenga poche cose come pc, qualche foglio, mouse?
Considerando che per un piano di lavoro lo spazio minimo è di 45/50 cm di profondità per 75/80 cm di larghezza, ci può bastare anche solo un piccolo tavolino in un angolo di una qualsiasi stanza, che all'occorrenza potrà diventare la nostra postazione di lavoro.
Si può ricorrere a scrivanie per piccoli spazi, come My Writing Desk di EMKO
Un'altra semplice soluzione per questa richiesta può essere un piano a scomparsa o a ribalta, come NORBERG di IKEA o Collins di MINAR
Al contrario, la nostra attività necessita di uno spazio più ampio, per poter gestire anche altri tipi di materiali? Potrebbe essere questo il caso di chi si occupa di creazioni artigianali e le soluzioni possono essere molte, come vedremo nel seguito.
Ancora, il nostro studio sarà aperto solo a noi o dovrà accogliere anche eventuali clienti?
Nella seconda ipotesi dobbiamo pensare ad una situazione che preveda diverse sedute, come DOMINO di PIANCA, che è una postazione molto versatile, in quanto, a seconda della configurazione che assume, può essere uno scrittoio, una postazione di lavoro o una vera e propria scrivania da studio a cui affiancare delle sedute, pur rimanendo in uno spazio più o meno contenuto.
Se non si dispone di una stanza studio e dobbiamo necessariamente ritagliarci un angolo in un'altra stanza, sarebbe meglio farlo utilizzando le camere della zona giorno.
Spesso, infatti, si tende a posizionare una piccola scrivania in camera da letto, ma non è un'abitudine molto sana, per diversi motivi.
In primis lo spazio del relax e del riposo non dovrebbe essere mischiato con quello del lavoro perché quando si riposa bisognerebbe creare le condizioni ottimali affinché il cervello in un certo senso smetta di attivarsi.
In secondo luogo, utilizzando il computer in camera da letto, le onde elettromagnetiche prodotte da quest'ultimo, come da ogni altra apparecchiatura elettronica impiegata, possono disturbare il sonno.
È meglio invece organizzare l'angolo studio in soggiorno o anche, se ce n'è la possibilità, nei corridoi, in uno spazio non troppo di passaggio, impiegando ad esempio soluzioni di scrivanie a muro salvaspazio come String System di STRING
Non ci preoccupiamo di rovinare l'estetica del living perché le possibilità per ovviare a questo inconveniente sono molteplici.
Si può pensare di creare un armadio a muro con scrivania interna, che all'occorrenza può essere chiusa se ci sono ospiti.
Meglio ancora, possiamo optare per delle soluzioni di scrittoi esteticamente molto validi.
Si può scegliere, ad esempio, una scrivania di design, come Layers di Calligaris o anche Bridge di WEWOOD, molto di impatto e adatta a svariati stili.
Possiamo prevedere una scrivania di vetro, che è visivamente molto leggera, come le scrivanie proposte da GLAS ITALIA
O ancora possiamo camuffare il piano di lavoro all'interno della parete attrezzata del living, o propendere per una libreria con scrivania incorporata, come Camaleo Writing desk di TWILS.
Anche nel caso in cui si scelga di posizionare l'angolo studio nel living, è sempre opportuno prevedere un elemento di separazione dalle altre attività che si svolgono negli spazi condivisi, magari anche un oggetto mobile.
Questo è bene farlo per garantire la massima concentrazione di chi lavora ed evitare che possa essere attratto da varie forme di distrazione, come tv, radio e simili.
Possiamo ottenere ciò anche frapponendo una libreria passante, come la KALLAX di IKEA che dà la possibilità di filtrare senza chiudere gli spazi.
Una volta stabilita la tipologia di fruizione che ne vogliamo fare, dobbiamo concentrarci su altri fattori che determineranno il comfort e la funzionalità del nostro angolo studio.
Primo fattore importante è la luce.
Bisogna fare attenzione a posizionare l'angolo studio in un punto dove la luce ci sia più o meno durante tutto l'arco della giornata, possibilmente in una stanza con esposizione a ovest.
Da non sottovalutare poi la direzione di provenienza della luce.
Sarebbe bene evitare di avere le finestre alle spalle, perché ci potrebbero essere dei riflessi nel monitor del pc.
Consigliate invece sono le configurazioni che prevedono la luce proveniente dal fronte o dal lato, preferibilmente quello opposto a cui si scrive, per evitare di fare ombra con il braccio e la mano sul foglio.
Oltre alla luce naturale si deve pensare anche alla luce artificiale.
Per il posizionamento vale quanto detto per quella naturale.
Quanto alla tipologia si può prediligere una lampada da tavolo, meglio se con braccio regolabile, come Demetra di Artemide Spa
In alternativa possiamo scegliere una lampada da terra, anche questa regolabile, ma che ci offre il vantaggio di non avere un ulteriore ingombro sul piano di lavoro, soprattutto se questo è già ridotto. Un esempio è I-Cono di VIBIA
Complementare alla luce è il colore. Se siamo in uno spazio angusto, meglio preferire quelli chiari. Se, viceversa, siamo all'interno di uno spazio più ampio, possiamo sbizzarrirci a rendere il nostro angolo studio più vivace, impiegando i toni tendenti al giallo, che favoriscono l'attività mentale, magari accostati al verde e al turchese.
Non dimenticatevi di mantenere l'equilibrio dell'ambiente seguendo lo stile dello stesso nell'arredare l'angolo studio.
Un elemento importante per la nostra salute è la sedia che mettiamo accanto alla scrivania.
Ovviamente anche in questo caso la scelta dipende dall'uso che ne dobbiamo fare, ossia da quante ore dobbiamo starci su.
Ciò vuol dire che se il nostro angolo studio deve essere usato solo sporadicamente per mandare qualche email possiamo anche abbandonarci a scelte più estetiche che ergonomiche e optare per una sedia di design come Duna 02 di ARPER che offre una certa comodità, ma di sicuro non è indicata per usi prolungati.
Diversamente, utilizzeremo una sedia da ufficio ergonomica, come Basil di Calligaris.
Un sistema molto valido per migliorare la nostra postura mentre lavoriamo e salvaguardare la nostra salute è quello che ci viene offerto da Varier Furniture AS con le sue sedute ergonomiche di indubbio valore.
A corredo dello spazio che ci siamo ricavati per lavorare dobbiamo considerare alcuni accessori utili.
Innanzitutto nel nostro angolo studio non possono mancare i cassetti, piccoli o grandi che siano, per conservare e tenere in ordine i nostri documenti. Ci sono scrivanie che hanno cassetti integrati, anche poco ingombranti, come Scriba di Molteni & C
Se abbiamo un po' più di spazio possiamo ricorrere alle più voluminose cassettiere.
Un altro accessorio utile sono le bacheche, di sughero, di metallo o di altri materiali, che sono il posto giusto per annotare notizie, tenere in ordine documenti e tenere sott'occhio tutti i progetti.
Un esempio è Skadis di IKEA.
Molto performante e bella da vedere è anche Input di WOUD.
Infine, se l'angolo studio è in un posto un po' angusto, possiamo rallegrarlo e renderlo più piacevole aiutandoci con delle piante, che purificano anche l'aria dagli agenti dell'inquinamento elettromagnetico molto presente nei locali studio.
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