Progetto a mano libera per un angolo cottura in veranda: pochi metri quadri, a ridosso dei muri, creano una piccola oasi di luce, dove cucinare in tutta libertà.
Ricavare una zona cottura in veranda
Outdoor space: accade di frequente, soprattutto nei palazzi dei grandi centri urbani, di utilizzare parte del volume esterno di un terrazzo oppure di un balcone - grande o piccolo che sia - per trasformarlo in spazio coperto verandato, ovviamente una volta ottenuti i relativi permessi a costruire.
Tale volume aggiuntivo si fa interprete di scenari differenti: la veranda può essere adibita a serra da appartamento, a spazio hobby, a ripostiglio, oppure divenire un grazioso salottino aperto sul panorama, o ancora, un pratico angolo cottura da usare in modo informale.
Nell'immagine in foto, vediamo un ampio terrazzo con spettacolare vista sui monti circostanti.
La sua estesa superficie ha reso possibile la realizzazione di una piscina con annesso solarium, visibile oltre la vetrata, sulla porzione più sporgente del terrazzamento.
Un'interparete rivestita con listelli in pietra funge da scenografica separazione tra la zona pranzo, che si intravede sullo sfondo, e l'angolo cottura che ci appare in primo piano.
La zona cucina si sviluppa secondo una conformazione a penisola, con un comodo bancone snack, a cui sono associati tre sgabelli di design.
Una cappa a isola in acciaio e una parete dispensa-office (individuabile in prospettiva sul lato destro della foto), completano l'area adibita a cucina.
In questo tipo di progettazione si è scelto di distribuire parte della zona giorno nel volume verandato, per meglio godere della favorevole esposizione soleggiata e arieggiata, permettendo così di vivere appieno lo spazio di casa, quasi come se non ci fosse affatto una netta distinzione tra in e out.
Disegno per angolo cottura jolly in veranda
Nel disegno a mano libera, illustro la mia idea progettuale per un angolo cottura jolly in veranda, in quanto esso risulta in aggiunta alla cucina principale interna dell'appartamento stesso, situato al piano attico di un palazzo di città.
Nel rifare la cucina all'interno dell'abitazione, si è inteso amplificare il volume di casa, attrezzando uno spazio aggiuntivo esterno, dove collocare una zona cottura a tutta luce.
Si tratta di un terrazzo stretto e lungo, con una superficie globale di circa 15 mq: gran parte di tale area è stata utilizzata per allestire un singolare spazio di cottura, che si trovasse in ideale posizione frontale rispetto alla porta della cucina interna (individuabile sul lato destro della raffigurazione).
La struttura della veranda è in alluminio a taglio termico, con vetri a isolamento termo-acustico, che garantiscono un'elevata efficienza energetica adatta a ogni stagione dell'anno.
Ampie vetrate scorrevoli consentono un utilizzo ergonomico dello stesso volume verandato, facilitandone la ventilazione, condizione indispensabile per le operazioni di cottura.
La parte superiore della veranda si sviluppa con i cosiddetti sopraluce, ossia vetrate terminali ad altezza ridotta, che presentano in questo caso un'apertura a vasistas.
Una vetrata trasversale, dotata di porta a battente e anta fissa, separa il nuovo volume verandato dal restante terrazzino all'aperto, osservabile sullo sfondo.
Un lungo top in quarzo, dotato di alzatina di protezione, è stato realizzato su misura utilizzando l'intera lunghezza della veranda, dalla parete in mattoncini di gres a cortina (distinguibile sulla sinistra del disegno), fino al setto in alluminio di separazione con il terrazzino.
Nel top è stato inserito un nuovo grande piano cottura in acciaio antigraffio, a quattro fuochi più barbecue centrale in pietra lavica, ideale per invitanti grigliate nello spazio verandato.
Sotto il piano di lavoro in quarzo, è stato fissato un maniglione a cui poter appendere canovacci e utensili da cucina, per avere sempre tutto a portata di mano.
Nel completare l'attrezzatura di tale variegato angolo cottura, sono stati recuperati alcuni componenti della vecchia cucina interna.
È stata data una seconda chance al lavello in acciaio a due vasche e gocciolatoio, completo di miscelatore monocomando con canna alta a cigno.
Allo stesso modo, sono stati rimessi a nuovo due vecchi mobiletti, i quali fungono da pratici contenitori sottopiano: un elemento a cassetti, movibile a mezzo di rotelle dotate di freno, e una base sottolavello, utile per riporre pentolame e detersivi.
Sul lato sinistro, il volume sottopiano è stato lasciato volutamente libero per consentire una comoda seduta, che risulta utilissima per creare una strategica postazione di lavoro e preparazione delle pietanze più elaborate, godendo della piena luce naturale.
Nel particolare ingrandito a lato, ho inquadrato il terrazzino all'aperto, dove notiamo la pavimentazione in cotto che segna una continuità e fluidità con l'attiguo spazio verandato.
L'arredo da esterno si compone di un tavolino rotondo in ferro battuto, a cui sono associate sedie pieghevoli in metallo verniciato rosso, contribuendo a creare un angolino bistrot dove poter gustare un cocktail open air.
Una siffatta sistemazione dello spazio ha stemperato quel netto confine tra interni ed esterni, aggiungendo alla metratura dell'appartamento una zona cottura supplementare, dove potersi dedicare alle attività culinarie in tutta libertà, senza rinunciare al comfort e allo stile.
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