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In termini di sicurezza, sono obbligatorie delle opportune misure precauzionali per ancorare stabilmente i lampadari al soffitto, onde scongiurare accidentali danni a cose o persone.
Difatti, alcune operazioni domestiche apparentemente di facile esecuzione, in realtà possono rivelarsi inaspettatamente pericolose, laddove non vengano eseguite con la dovuta perizia.
Ad esempio, il fissaggio di tutto ciò che può essere sospeso a soffitto, come mensole, lampadari e altro, richiede una certa attenzione e competenza al fine di evitare gravi conseguenze per chi abita i locali interessati.
Prendendo in esame il fissaggio dei lampadari, in particolar modo di quelli di un certo peso e complessità geometrica, occorre rilevare che il metodo migliore per fissarli a soffitto prevede l'uso di tasselli filettati e ganci.
Nello schema sottostante ho raffigurato un valido sistema di ancoraggio al soffitto per lampadari, a mezzo del cosiddetto tassello a paracadute o a farfalla.
Tale robusto meccanismo di fissaggio consente di assicurare più che saldamente l'aggancio al solaio, poiché il sistema autofilettante permette l'automatica apertura della farfalla superiore, proprio mentre si va a avvitare il gancio stesso.
È importante usare dapprima un trapano con una punta di diametro inferiore a quella del tassello che si andrà a inserire. Poi si va a completare il foro, adoperando la punta corrispondente al diametro del tassello scelto, così da garantire un lavoro a regola d'arte.
Durante lo svolgimento di tale operazione, è obbligatorio accertarsi che la sede sia stabile e che non vi siano cavi in corrispondenza del punto di foratura, utilizzando uno specifico rilevatore di metalli; occorre altresì coprire il capo e indossare gli occhiali protettivi, per evitare l'accidentale introduzione di polvere di calce negli occhi.
Le operazioni descritte si riferiscono al caso in cui le condizioni del solaio in cui ancorare il lampadario siano in buono stato di manutenzione e ottima tenuta; qualora, invece, la struttura orizzontale sia danneggiata o ammalorata in maniera tale da non garantire la sicurezza dell'intervento, occorre necessariamente provvedere differentemente.
Una possibilità piuttosto frequente è quella che il solaio sia compromesso da una fessurazione diffusa dei laterizi di riempimento.
Ciò avviene solitamente in quei solai costituiti da laterizi e fondelli con all'interno dell'armatura che con il tempo, a causa del ridotto copriferro, risultano ossidati completamente.
In tale eventualità è opportuno effettuare alcune riflessioni sul tipo di ancoraggio da realizzare, che possa risultare più idoneo ai fini della sicurezza strutturale.
Innanzitutto, qualora il punto di aggancio per il lampadario dovesse capitare malauguratamente proprio al centro di un laterizio fessurato, di certo conviene evitare di manomettere per rovinare ulteriormente la struttura, con l'inopportuna esecuzione di un foro.
Piuttosto, avvalendosi dell'intervento di un tecnico specializzato, quale un fabbro professionista, è necessario far collegare mediante saldatura, una piastra zincata, disposta trasversalmente all'armatura del solaio. Adoperando tale tecnica risolutiva, si va a conferire una maggior robustezza e resistività alla struttura del soffitto.
La suddetta piastra fa da sicuro ancoraggio ai primi due tondini rispettivamente di destra e di sinistra al punto di aggancio. In questo modo, è possibile forare al centro della piastra, per ancorarci il lampadario mediante l'idoneo fissaggio prescelto.
Per il collegamento elettrico del lampadario, occorre prima di tutto controllare se il filo elettrico che fuoriesce dal soffitto è in buone condizioni e risulta abbastanza lungo da poter essere associato ai morsetti del lampadario.
Una volta scollegato l'interruttore generale del quadro elettrico, con una pinzetta da elettricista si spelano i cavi che escono dal lampadario, portando a vista i fili metallici interni, che vanno fissati ai morsetti.
Saliti sullo scaletto, si spelano per circa 1 cm le estremità dei tre cavi che fuoriescono dal soffitto e si appende il lampadario all'occhiello del tassello fissato precedentemente.
Il filo di terra che esce dal soffitto, solitamente di colore verde-giallo, va collegato al tubo metallico del lampadario, mediante una fascetta in metallo; gli altri due fili vanno collegati a quelli rispettivi del lampadario a mezzo degli appositi morsetti.
I fili appena collegati vanno nascosti entro la coppetta in dotazione del lampadario: tale coppetta può essere fissata a pressione per effetto dello scorrimento verso l'alto lungo l'asta del lampadario, oppure con una piccola vite predisposta per il bloccaggio.
Per quanto concerne la cura e manutenzione del lampadario, un altro importante elemento da considerare, è il periodico controllo dell'integrità del cavo reggi lampadario che, normalmente, per i lampadari più pesanti è in acciaio.
La composizione di tali cavi, formati da una serie di piccoli fili di acciaio attorcigliati, può risultare danneggiata o sfibrata, al punto tale da rappresentare nel tempo, un serio pericolo di caduta in seguito alle inevitabili sollecitazioni che un lampadario subisce, quali oscillazioni, scuotimenti dovuti al traffico veicolare e così via.
La sequenza di foto mostra alcune interessanti lampade da sospensione di alto design, confrontate con altrettanto validi e originali modelli, caratterizzati da un vantaggioso rapporto qualità prezzo, reperibili presso la grande distribuzione.
Per entrambi i target di prodotto, può risultare semplice e pressoché immediata l'operazione di montaggio, adottabile anche in modalità self made.
Flos presenta la lampada a sospensione Smithfield: il layout pratico in stile industriale di questo intramontabile oggetto d'arredo, richiama le atmosfere del Smithfield Market di Londra.
Sofisticata, ampia e generosa, è realizzata in acciaio inossidabile imbutito, cioè deformato plasticamente, così da assumere l'idonea sagomatura concava; risulta adatta per donare luminosità agli ambienti in modo raffinato, magari per circoscrivere e porre in risalto una zona pranzo o studio, oppure un angolo del living.
La lampada da soffitto Frisbi, creata dall'ingegno di Achille Castiglioni per Flos, è un corpo illuminante a più componenti correlati tra loro nello spazio d'arredo, entro cui diffonde la luce diretta ma anche riflessa.
Il singolare piatto diffusore in polimetilmetacrilato opalino, rievoca la morfologia di un disco volante: è agganciato al corpo dell'apparecchio con tre sottili fili di acciaio armonico, ossia un acciaio al silicio ad alto tenore di carbonio, particolarmente duro e al contempo elastico.
È firmato Ikea l'estroso lampadario Onsjö, nel quale l'illuminazione non deriva dalle lampadine bensì da sinuosi tubi a led intrecciati fra loro, a formare un disegno assai suggestivo ed elegante, nonostante il prezzo più che competitivo.
La lampada a sospensione Knappa di Ikea, facilmente assemblabile e montabile in autonomia, regala una luce diffusa e si inserisce ad effetto in ogni ambientazione, rivelando un'inaspettata versatilità d'arredo, davvero a buon mercato.
In fai da te sono realizzabili alcuni piccoli lavori negli spazi abitativi: sarà possibile montare un nuovo lampadario o una plafoniera, per donare un rinnovato look agli ambienti, con poca spesa e senza dover ricorrere a interventi particolarmente invasivi.
Ciò è fattibile, a patto che vi sia un certo livello di comprovata esperienza e attitudine, sempre nello scrupoloso rispetto delle obbligatorie norme concernenti la sicurezza.
Avvalendosi invece di un intervento professionale, sarà possibile far progettare casa attraverso l'attuazione di molteplici soluzioni su misura così da personalizzare gli ambienti sia interni che esterni, conferendo un valore aggiunto agli immobili, in un ragionato equilibrio tra estetica architettonica e funzionalità dell'abitare lo spazio.
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