Si e' svolta il 26 febbraio a Venezia la terza conferenza Anci sulla casa, che affrontato il problema dell'emergenza abitativa.
Si è svolta il 26 febbraio a Venezia, presso la Sala del Consiglio Provinciale San Marco, la terza conferenza Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) sulla casa, dal titolo Una nuova politica degli affitti: le Proposte dei Comuni.
Critico è stato il delegato alle politiche abitative Roberto Tricarico, affermando che in Italia non si necessita tanto di un Piano Casa che serva ad ampliare l'alloggio a chi già ce l'ha, come quello attualmente in vigore, ma che piuttosto aiuti ad accedere alla casa a quei cittadini che hanno difficoltà anche ad ottenere un alloggio popolare.
Per questo motivo sono stati chiesti al Governo nuovi incentivi per sbloccare il mercato delle locazioni e una revisione della legge 431/1998 sugli affitti.
Infatti, nonostante oltre l'80% degli italiani viva in case di proprietà, il problema degli affitti esiste ed è grave, tanto più che accedono a questo mercato soprattutto le famiglie meno abbienti.
La situazione del mercato degli affitti in Italia è piuttosto particolare. Da un lato si assiste al pagamento di canoni di locazione equivalenti alla metà di uno stipendio medio, tanto che aumentano gli sfratti per morosità, dall'altro una recente ricerca dimostra che ci sono nel Paese oltre quattro milioni di case sfitte, oppure locate in nero, a dimostrazione che gli alloggi non mancano, ma spesso sfuggono al fisco.
Così è stata riproposta l'ipotesi di cedolare secca del 20% sui redditi da locazione, e si è ipotizzato di introdurre la possibilità per gli inquilini di dedurre l'intero importo del canone di locazione dalla propria denuncia dei redditi.
In questo modo si intende spingere ad avere un maggiore interesse alla registrazione dei contratti e contribuire all'emersione del sommerso.
Un altro dei temi affrontati è stato quello relativo alla realizzazione di alloggi di edilizia economica e popolare, che in Italia ha registrato negli ultimi anni una preoccupante riduzione.
Altro argomento caldo è stato quello del patrimonio immobiliare di enti previdenziali, Poste Italiane e Rete Ferroviaria Italiana. L'Anci ha sottolineato la necessità di procedere ad un censimento del patrimonio sfitto nonché di stabilire per i Comuni un diritto di prelazione per l'acquisto.