Gli interventi di Restauro condotti su edifici storici, devono essere condotti nel pieno rispetto dei sistemi costruttivi tradizionali e uso di materiali originali.
Accade sovente, ma fortunatamente meno spesso del passato, che alcuni interventi eseguiti in edifici situati all'interno dei vecchi centri abitati, siano condotti in modo arbitrario senza comprendere l'importanza del luogo.
Sono diversi gli esempi che possono essere analizzati e la cui conoscenza è necessaria per prevenire eventuali danni alle strutture edilizie.
Una delle prime considerazioni riguarda il mantenimento, ove possibile, delle tecniche e materiali originari.
Infatti, nel caso di utilizzo di malta cementizia, non è raro riscontrare un deterioramento localizzato (distacchi o presenza di sali), dovuto in parte alla poca traspirabilità di questo materiale rispetto alla calce.
Anche il taglio di murature, per l'apertura di vani di passaggio, ha una sua rilevanza, non solo per l'aspetto statico ma anche per la conformazione storica degli ambienti interni.
Riguardo al primo punto è bene considerare che, praticare fori nelle vecchie murature, non equivale a rimuovere dei conci in pietra, ma piuttosto a realizzare portali strutturali (con profilati in ferro pieno) lungo gli stipiti, l'architrave e la parte basamentale.
È evidente il carattere invasivo di questi interventi nei confronti di una vecchia struttura muraria.
Per ciò che riguarda l'aspetto architettonico, si rileva una contrapposta idea distributiva interna di questi fabbricati, concepiti come somma di singoli ambienti, rispetto all'attuale tendenza degli spazi open-space.
Ritornando all'argomento sul mantenimento degli elementi originali si evidenziano delle valutazioni su altri materiali costruttivi quali: infissi, pavimentazioni e opere di marmo.
Per i serramenti sono evidenti i disastri di certi interventi realizzati con profilati in alluminio (anche colorati) piuttosto che in legno.
Anche a fronte di una maggiore manutenzione, quest'ultimo materiale, anche se di nuova fattura, conserva nel tempo la naturalezza e la perfetta armonia con i colori delle pietre e degli intonaci storicizzati dal tempo.
I pavimenti e le finiture di marmo, seguono questa linea filologica, anche in considerazione dell'impossibilità di recuperare il materiale, dovuta alla chiusura di cave, e dell'eventuale sostituzione con prodotti similari.
Un'ultima considerazione sui sistemi di pulizia degli elementi lapidei, utilizzati da alcuni operatori.
Non è difficile rilevare casi di interventi meccanici sulla superficie (idropulitrice, levigatrici portatili), eliminando in maniera definitiva quella patina formatasi nel corso dei secoli, che rappresenta l'autenticità del manufatto, piuttosto che seguire le indicazioni del restauro architettonico.
In conclusione di questo breve discorso, è opportuna la consulenza di un professionista competente oltre che fare eseguire i lavori a personale qualificato.