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Ambienti alti

La ristrutturazione di vecchi edifici richiede particolari attenzioni nella progettazione per rispettare la memoria storica dei manufatti ed inserire le nuove funzioni.
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Per la ristrutturazione di vecchi edifici, in fase di progettazione spesso è necessario trovare il giusto equilibrio tra due esigenze contrastanti: da una parte è indispensabile fare spazio al moderno, per poter sfruttare le attuali tecnologie ed i materiali a disposizione, materiali e tecnologie che spesso riescono a coniugare le esigenze di comfort e quelle di contenimento della spesa energetica degli edifici; dall'altra parte, spesso, c'è la richiesta dei committenti di conservare la memoria degli edifici attraverso le strutture, le forme ed i volumi degli stessi edifici.

vecchi edifici Per quello che riguarda le facciate esterne degli edifici, in molti casi è necessario ad attenersi a vincoli architettonici dettati in maniera chiara ed univoca dai regolamenti locali, mentre per gli ambienti interni agli edifici ci sono generalmente diversi gradi di libertà nelle scelte.

In questi ultimi casi, i vincoli classici che si incontrano nella ristrutturazione di vecchi edifici possono essere legati alla presenza di un pavimento di valore e/o alla presenza di strutture portanti, ma qualunque sia la casistica incontrata essi influenzano la scelta di destinazione di uso degli ambienti e le relative superfici e volumi.

Esempi ricorrenti del genere, presenti in molte città, sono costituiti da edifici con strutture in muratura portante realizzata in tufo, caratterizzati dalla presenza di archi ed altezze tra i pavimenti ed i solai degli ambienti comprese tra i tre metri ed i quattro metri.

Gli interventi in fabbricati con tali caratteristiche diventano ulteriormente complicati quando gli ambienti di tali vecchi edifici sono già completamente arredati, abitati ed occorre realizzare un impianto per la climatizzazione estiva ed invernale. Nella maggior parte degli edifici di non recente costruzione esiste solo l'impianto di riscaldamento, quasi sempre realizzato con tubazioni in ferro e con vecchi radiatori in ghisa a due o quattro colonne.

Impianti del genere lavorano ad alte temperature, generalmente non inferiori ai 70 gradi centigradi, e sono caratterizzati da un' inerzia di entrata a regime dell'ordine di qualche ora. Una situazione del genere in casa risulta essere anti-economica dal punto di vista dei consumi e non collima con le attuali esigenze di comfort. Il comfort inoltre risulta ulteriormente penalizzato dall'assenza di un impianto di climatizzazione estiva.

Possibili soluzioni per climatizzare gli ambienti alti


In maniera naturale, a seguito di una semplice valutazione economica, chiunque affronti la ristrutturazione di un edificio dotato di caratteristiche simili a quelle descritte sopra, si orienta per la scelta di un impianto in grado di offrire la climatizzazione estiva e quella invernale.

Le spesse strutture dei vecchi edifici conferiscono agli stessi edifici un buon grado di isolamento termico rispetto all'esterno e nel contempo contribuiscono a far classificare energeticamente i vecchi edifici secondo le fasce più alte in termini di prestazioni. Quasi sempre, in casi in cui si intervenga in spazi con altezze superiori ai tre metri questo dato è determinante ai fini della scelta del tipo di impianto da realizzare, laddove non c'è la possibilità di realizzare dei controsoffitti per conferire agli ambienti le giuste altezze ordinarie.

pannelli radianti a pavimentoInfatti, come noto l'aria calda tende a salire verso l'alto rapidamente e tale fenomeno risulta un limite per l'utilizzo dei radiatori negli ambienti superiori ai tre metri, in maniera analoga tale altezza è un limite anche per la climatizzazione effettuata con le moderne pompe di calore.

Gli impianti di riscaldamento a pannelli radianti costituiscono la soluzione tecnologica più naturale per il tipo di situazione descritta, essi infatti conferiscono la maggior parte del calore prodotto fino ad un'altezza di circa due metri, motivo per il quale tale soluzione è valida laddove non esistano pavimenti da preservare.

L'alternativa ai pannelli radianti a pavimento è quella degli impianti a fancoil, i quali, in virtù della ventilazione forzata, riescono a richiamare verso il basso l'aria calda prodotta evitandone l'inutile e dispendioso accumulo in prossimità dell'alto soffitto.

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