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La casa rappresenta il nostro nido: il luogo in cui rifugiarci a fine giornata, l'ambiente che abbiamo costruito e arredato secondo i nostri gusti, lo spazio da condividere con familiari ed amici.
Ma, in qualità di luogo chiuso, può rappresentare, potenzialmente, la fonte di allergie di diversa natura; sappiamo che la primavera è il periodo più critico per coloro i quali soffrono di tale patologia, ma, a contatto con polveri, peli di animali domestici, muffa, essa si ripresenta in ogni stagione con i sintomi tipici di un raffreddore, ma che tale non è.
Soprattutto nei mesi freddi, quando in casa l'aria non viene frequentemente cambiata tramite l'apertura di finestre, o quando comunque trascorriamo molte ore in spazi chiusi, è possibile essere soggetti a piccole reazioni allergiche con sintomi quali starnuti, tosse, nonché secchezza della cute e prurito.
Potrebbe essere la reazione del nostro corpo ad alcuni componenti presenti nell'aria.
In associazione all'assunzione di farmaci, se necessari, vediamo come intervenire con semplici accorgimenti per eliminare le fonti di allergia domestica o limitarne la diffusione.
La causa più frequente delle allergie domestiche è rappresentata dalla polvere che si deposita su mobili, pavimenti e tessuti; e, parlando di polvere, è impossibile non parlare degli acari, microscopici animali che si nutrono, tra le altre cose, proprio di polvere.
È proprio la loro diffusione una delle cause di allergie per l'uomo.
Sappiamo che è impossibile eliminare la presenza di polvere in casa, ma è possibile tenerne sotto controllo la quantità con la semplice pulizia quotidiana degli spazi.
Come prima indicazione diciamo che è sconsigliato l'uso di semplici scope per la pulizia dei pavimenti, ma è auspicabile l'uso di aspirapolvere o scope elettriche che, non spostano la polvere, ma la catturano.
Sul mercato esiste una grande varietà di questi elettrodomestici, la cui distinzione è basata su capienza, funzionamento e, quindi, prezzo: con filo o a batteria, ad acqua o senza, l'importante è che siano dotate di filtro HEPA, ossia High Efficiency Particulate Air filter.
Si tratta di filtri in microfibra separati da setti in alluminio che hanno proprio il compito di bloccare le polveri; per le loro capacità vengono anche utilizzati in ambito ospedaliero e farmaceutico.
I filtri, infine, di qualsiasi natura essi siano, vanno puliti periodicamente, in maniera tale da eliminare i depositi di polveri, capelli e residui aspirati nel tempo.
Un luogo in cui si annidano acari in quantità sono materassi e cuscini: anche in questo caso è necessario aspirare le superfici con frequenza, ma soprattutto lavare la biancheria settimanalmente ad almeno 60 °C, temperatura che garantisce l'eliminazione degli acari stessi.
Infine, soprattutto nei casi in cui l'allergia alla polvere è conclamata, materassi e cuscini devono essere rivestiti con coprimaterassi e copricuscini antiacaro.
Anche la loro conservazione è importante: per evitare, durante il loro inutilizzo, l'accumulo della polvere in superficie all'interno degli armadi, è auspicabile l'utilizzo di contenitori sigillati o sottovuoto in plastica.
Tappeti e superfici rivestite con tessuti vanno aspirati con frequenza.
Infine le superfici a terra devono essere lavate per asportare nella sua totalità, seppure per un breve periodo, la polvere.
Si è stimato che circa il 10% delle allergie sia ad animali domestici, in particolar modo gatti e conigli; senza dover rinunciare alla loro presenza in casa, è molto importante adottare alcune misure di prevenzione.
È necessario ventilare ed aspirare gli ambienti quotidianamente, rimuovendo i peli degli animali che si annidano soprattutto sui tappeti, se presenti; infine la toelettatura, la spazzolatura frequente degli stessi al di fuori degli ambienti domestici riduce la diffusione del pelo e, quindi, anche di allergie.
La ventilazione naturale degli ambienti è fondamentale, soprattutto nei mesi freddi quando è necessario garantire il ricambio dell'aria satura; ciò spesso non avviene perché si teme l'ingresso di aria fredda dall'esterna ed, in questo modo, si contribuisce alla stagnazione delle polveri e all'aumento dell'umidità interna.
Il risultato, unitamente alla mancanza di isolamenti o ad una erronea progettazione del pacchetto murario, è la proliferazione di muffe, soprattutto in corrispondenza degli infissi e delle pareti esposte a nord.
I primi risentono della formazione di un ponte termico tra la struttura portante e l'infisso stesso, con la conseguente dissipazione del calore, e le seconde dello sbalzo termico tra interno ed esterno.
Infine, bagni e cucine, notoriamente ambienti umidi, risentono della stagnazione di vapori e acqua.
Per questo è molto importante contribuire in maniera attiva: basta, come sopra indicato, ventilare con frequenza gli ambienti e adottare dei sistemi meccanici di controllo dell'umidità, che assorbono quella in eccesso, garantendone, al contempo, il giusto livello.
Potrebbe verificarsi lo spiacevole inconveniente di scoprire di essere allergici alle vernici o ad alcune sue componenti, utilizzate nella propria casa.
E allora cosa fare?
Per evitare che da una semplice allergia si passi a forme asmatiche, è importante prendere provvedimenti e adottare nuove soluzioni per rivestire le proprie pareti.
Sul mercato, infatti, sono disponibili vernici ipo o anallergiche, prive di solventi e non sviluppanti vapori tossici.
Sappiamo, infatti, che dopo la tinteggiatura di un vano è preferibile non soggiornarvi per alcune ore successive; con queste tipologie, invece, non si corre alcun rischio per la salute, risultando particolarmente idonee per le stanze da letto o in luoghi molto frequentati, quali scuole, ospedali, etc.
La formaldeide è un composto appartenente ai VOC (Volatile Organic Compounds), ossia composti che hanno una alta volatilà nell'aria, ed è classificata come cancerogena per l'uomo. Nonostante queste caratteristiche, il suo utilizzo è diffuso nel settore dell'edilizia, della cosmetica, nel settore farmaceutico e nell'arredamento.
Molte aziende al passo coi tempi ne hanno bandito l'uso, certificando l'assenza di formaldeide nei propri prodotti, ma tanti altri continuano ad utilizzarla.
Se c'è formaldeide nei nostri mobili ce ne accorgiamo dall'odore pungente degli stessi e dal fatto di soffrire improvvisamente di mal di testa e sintomi allergici.
Il consiglio è, quindi, quello di eliminare la fonte del problema o arieggiare spesso gli spazi per eliminare i composti.
In conclusione, abbiamo elencato alcune fonti allergeniche in casa, ma per stabilire con precisione quale sia la causa del vostro problema è chiaramente necessario eseguire dei test allergici che indicheranno con precisione la fonte e la cura da adottare.
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