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Nella giornata di ieri, in Consiglio dei Ministri è stato discusso il nuovo decreto bollette. Vediamo quali sono le novità che ci aspettano in termini di bonus e aiuti.
In termini economici, il decreto bollette ha un valore di 4,9 miliardi di euro. Andiamo allora a capire in quale modo e in che termini gli aiuti verranno assegnati e distribuiti.
Anzitutto, il decreto prevede la riduzione dell'IVA al 5% e l'azzeramento degli oneri di sistema per il periodo che va dal 1°aprile al 30 giugno 2023.
È stata inoltre prorogata anche l'aliquota IVA (riduzione al 5%) per l'energia prodotta col gas metano e per il teleriscaldamento.
Per il prossimo autunno, il Governo mira a introdurre un sistema per le bollette, denominato Bonus Famiglie.
Stando a quanto riportato nel decreto, il predetto bonus sarà erogato
in quota fissa per tutti i cittadini senza limiti di reddito.
Ciò avverrà per l'ultimo trimestre dell'anno (ottobre, novembre e dicembre 2023), qualora verrà riscontrato un rialzo, oltre a una certa soglia, della media dei prezzi giornalieri del gas naturale, valutata sul mercato all'ingrosso.
A tal proposito, l'Arera sarà chiamata a svolgere un ruolo determinante in quanto, sempre stando a quanto scritto nel decreto, sarà proprio tale autorità amministrativa a determinare:
le modalità applicative e la misura del contributo, tenendo conto dei consumi medi di gas naturale nelle zone climatiche.
Le famiglie destinatarie sono diverse da quelle che già ricevono il bonus sociale.
Inoltre, per le famiglie con ISEE fino a 15mila euro, è stato confermato fino a fine giugno il bonus per limitare la spesa delle bollette di luce e gas.
Per l'anno d'imposta 2022, gli imprenditori agricoli che producono e cedono energia fotovoltaica godranno di un regime di tassazione favorevole, con riferimento all'energia ceduta (vantaggio basato sul minor valore tra il prezzo medio di cessione dell'energia elettrica stabilito da Arera e il valore di 120 euro/MWh).
Infine, fino al 30 giugno, le imprese potranno continuare a beneficiare dei crediti d'imposta al 40% e al 45% nel caso nei primi 3 mesi dell'anno 2023 abbiano registrato un incremento del prezzo delle bollette di gas e luce superiore al 30% rispetto al primi 3 mesi del 2019.
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