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L'agrifoglio e Natale sono il connubio per eccellenza quando bisognerà decorare la casa per le feste, per via delle foglie molto particolari che questa pianta presenta e delle bacche di un colore rosso acceso, quasi rubino.
Si tratta di un arbusto sempreverde con caratteristiche molto peculiari il cui nome scientifico è Ilex aquifolium L. È originario dell'Europa centro-meridionale, ha fusti ramificati e in natura può raggiungere i 10 metri di altezza ma come albero anche i 20 metri.
Può essere chiamato aquifoglio, alloro spinoso o pungitopo maggiore ed è un arbusto dioico, il che significa che ha fiori maschili e femminili.
E proprio da quest'ultimi nasceranno le drupe, ovvero le bacche dal caratteristico color rosso brillante, che rendono questa pianta tanto famosa.
Preme subito dire una cosa, soprattutto se si hanno bambini in casa.
Questa pianta contiene ilicina che rende l'agrifoglio tossico per gli esseri umani.
La sostanza in questione, infatti, è utilizzata come mezzo di difesa dalla pianta. Provoca irritazione dell'apparato digerente ma anche problemi al sistema nervoso.
Solamente l'ingestione di venti bacche di agrifoglio può risultare fatale per un uomo adulto.
Quindi, quando si ha un agrifoglio in casa, dovrà essere sempre sistemato in dei posti irraggiungibili per i bambini.
Le foglie di questo arbusto sono veramente molto particolari, a partire dalla presenza di aculei.
Si presentano con un colore verde scuro lucente, ma quello che le rende veramente caratteristiche sono i bordi giallo-chiaro o bianchi, che fanno dell'agrifoglio la pianta decorativa per eccellenza, anche quando non regala ancora il rosso rubino delle sue bacche.
I fiori hanno 4 petali e sono decisamente persistenti. Quelli femminili sono di colore bianco o con sfumature di rosa mentre quelli maschili sono gialli.
La fioritura dell'agrifoglio avviene verso la fine dell'estate; durante l'autunno la parte femminile produrrà, come detto, molte drupe a grappolo.
Bisognerà fare attenzione soprattutto in estate a dove sistemare il vaso con l'agrifoglio in casa perché non sopporta molto l'esposizione diretta al sole forte.
Soprattutto nel Sud Italia la posizione migliore è semi-ombreggiata in modo tale che la pianta riceva solo luce in maniera indiretta.
Nelle regioni del Nord invece è possibile esporre la pianta direttamente ai raggi solari ma bisognerà fare comunque attenzione per via dei cambiamenti climatici che, anche a settentrione, potrebbero provocare ondate di caldo.
In ogni caso l'agrifoglio è molto resistente, quindi riesce a resistere ad alte temperature, peraltro, senza soffrire particolarmente quelle basse.
In realtà un piccolo accorgimento ci vuole: meglio mettere la pianta al riparo se la temperatura dovesse scendere sotto lo zero.
Per piantare l'agrifoglio bisognerà seguire alcune regole. Come prima cosa quest'operazione andrà fatta a fine inverno. Il terreno adatto deve essere di natura acida con l'aggiunta di abbondante concime organico.
La pianta non sopporta nella maniera più assoluta i terreni argillosi al pari di quelli estremamente basici.
L'ideale sarà mescolare della torba e del terriccio con del concime a base organica pienamente maturo. In fondo al vaso è sempre bene ricordarsi di mettere uno strato di argilla espansa per scongiurare il marciume radicale.
L'agrifoglio in vaso, soprattutto se non è raggiunto dall'acqua piovana, avrà bisogno di innaffiature abbondanti.
Per avere un agrifoglio in vaso sano bisognerà concimarlo assiduamente, variando i prodotti in base alla stagione.
In primavera bisognerà usare del concime a base di potassio e di azoto; tra i prodotti della Compo o della Fito, in vendita anche su Amazon, si troverà sicuramente quello adatto. Questo è molto importante perché permetterà alla pianta di generare i fiori che poi si tramuteranno in bacche.
In inverno invece bisognerà fornire del concime organico preferibilmente chimico mescolandolo al terreno intorno alla pianta.
L'agrifoglio è in linea di massima una pianta abbastanza resistente ma potrebbe esser minacciata dalla ruggine e dalla cocciniglia.
La cocciniglia andrà trattata con un antibiotico specifico. La ruggine invece è un fungo che provoca molte macchie color giallo o più scure sopra le foglie.
Se non curata per tempo inizieranno ad apparire molte pustole gialle o nere che faranno cadere le foglie entro poco tempo.
Questa malattia andrà trattata con un fungicida sistemico da somministrare il più celermente possibile.
La potatura di questa pianta andrà fatta tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, ovvero prima dell'inizio del suo nuovo sviluppo vegetativo.
Andrà effettuata essenzialmente per eliminare le parti secche e danneggiate (ad esempio dalle malattie) e per rinfoltire la pianta. L'obiettivo principale è quello di stimolare la produzione di nuovi germogli laterali.
Quest'operazione, se non effettuata da esperti, potrebbe causare una probabile assenza di fiori e conseguentemente delle bacche, quindi bisognerà effettuarla solamente in casi estremi.
Sacrificare fiori e drupe può essere utile solamente se la pianta rischia di diventare spoglia e rada.
L'agrifoglio, come detto, è una pianta tossica ma le sue radici, i fiori e le foglie sono in ogni caso apprezzate per la creazione di estratti curativi, medicinali e decotti.
Le tisane a base di radici di agrifoglio, ad esempio, possiedono proprietà diuretiche e depurative, particolarmente indicate per contrastare la ritenzione idrica e il gonfiore addominale.
Per una febbre leggera, le tisane all'agrifoglio possono risultare molto utili accelerando il processo di guarigione.
Gli infusi che derivano dalle radici della pianta, sono d'aiuto per combattere il catarro e per migliorare la respirazione in caso di raffreddore, bronchite e stati influenzali leggeri.
Attenzione solamente ad una proprietà che, per qualcuno potrebbe esser positiva ad alcuni, per altri meno lo sarà meno: l'agrifoglio infatti risulta essere una pianta decisamente lassativa.
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