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Poter vivere in un ambiente domestico sano è un nostro diritto: spesso però le cause della scarsa qualità dell'aria si annidano in posti della casa lontani dalla nostra immaginazione.
L'arredamento ed in generale i materiali composti da legno compresso, il riscaldamento ed il raffreddamento, l'utilizzo di vernici, solventi e di materiali per le rifiniture durante processi di manutenzione o di decoro della casa, elevati livelli di umidità, ecc., contribuiscono ad aumentare le concentrazioni di sostanze nocive e di conseguenza l'inquinamento dei cosiddetti ambienti confinati.
Vediamo, dunque, quali potrebbero essere, stanza per stanza, le cause e soprattutto come rimediare.
Gli arredi assorbono, durante i processi di produzione, sostanze chimiche nocive che vengono emesse successivamente negli ambienti: inoltre, se la manutenzione non è corretta, essi possono agire come serbatoi per muffe, allergeni e acari della polvere.
Negli ultimi anni la maggior parte dei mobili e degli arredi è stata fabbricata con prodotti e sottoprodotti a base di legno: tra essi il compensato, truciolato e pannelli di fibre di legno di media-densità, meglio conosciuti come MDF.
Il grado di emissione di sostanze tossiche è maggiore quando le superfici ed i bordi di questi prodotti non sono laminati o rivestiti. Cambiamenti nella temperatura, umidità e ventilazione possono far variare i livelli di VOC emessi, i composti organici volatili, dagli arredi costituiti dai derivati del legno.
Accorgimenti
Intanto sarebbe opportuno scegliere mobili e materiali rifiniti in legno che abbiano superfici e bordi laminati poiché i pannelli grezzi rilasciano più formaldeide rispetto a quelli ricoperti. Inoltre, dopo aver collocato i mobili nuovi all'interno dei locali sarebbe buona norma ventilare per almeno 72 ore.
Per limitare le emissioni dei composti organici volatili manteniamo, per quanto è possibile, bassi tassi di temperatura e umidità.
Camera da letto
Sapevate che gli abiti possono contribuire a sporcare l'aria? Purtroppo anche i tessuti sono materiali capaci di assorbire e rilasciare sostanze chimiche e inquinanti presenti nell'aria e, addirittura, contenere formaldeide, usata nei trattamenti di stampa.
Il percloroetilene, solvente usato nei lavaggi a secco, ed detersivi usati per la pulizia dei vestiti rappresentano altri potenziali nemici per la qualità dell'aria interna: entrambi possono rappresentare una probabile causa di vari tipi di allergie.
Non dimentichiamo, infine, gli acari della polvere, che possono vivere sui vestiti se non puliti regolarmente.
Accorgimenti
Occorre far prendere aria gli indumenti lavati a secco prima di riporli negli armadi per limitare la permanenza nell'armadio del percloroetilene e di altri solventi nocivi. Se in casa vivono soggetti allergici, sarebbe opportuno sistemare gli abiti all'interno di luoghi in cui i livelli di umidità si trovano tra il 40 e il 60%.
Infine, sarebbe buona norma non appendere il bucato all'interno delle abitazioni per evitare che il livello di umidità si alzi.
La qualità dell'aria in questo ambiente potrebbe essere influenzata da alcune sostanze presenti nei prodotti per la pulizia della casa, come disinfettanti, detergenti, sgrassatori, ecc., che potrebbero rilasciare sostanze chimiche tossiche o irritanti.
Per questo motivo è bene conoscere la composizione dei prodotti usati e provvedere a sostituirli nel caso in cui, tra i componenti, siano presenti sostanze ad elevato livello di tossicità. Questo controllo andrebbe effettuato con maggior rigore se in casa sono presenti bambini molto piccoli.
Accorgimenti
Proviamo ad usare la minor quantità di prodotto possibile provvedendo ad areare l'ambiente con una certa frequenza: ricordiamo che è molto pericoloso mescolare i prodotti tra loro poiché potrebbero generarsi vapori tossici.
I piani di cottura ovvero forni e fornelli possono emettere nell'ambiente domestico sostanze tossiche quali il monossido di carbonio, gli ossidi di azoto ed il biossido di zolfo, generate dalla combustione.
Inoltre, il vapore acqueo dovuto alla combustione ed alla cottura dei cibi, depositandosi sulle pareti, può dar luogo alla formazione di muffe e batteri.
Accorgimenti
È importante utilizzare una cappa di aspirazione con uno scarico esterno per espellere gli inquinanti al di fuori dell'ambiente domestico; i filtri della cappa devono essere puliti e sostituiti frequentemente. Occorre poi assicurarsi che entri abbastanza aria nella cucina quando si utilizza una ventilazione di scarico pertanto provvediamo ad aprire le finestre, specialmente se sono in uso anche altri impianti a combustione. Infatti, per un adeguato funzionamento dei sistemi a combustione e del loro sistema di ventilazione, occorre che la pressione all'interno del fabbricato sia più alta rispetto all'esterno altrimenti il sistema di ventilazione potrebbe rilasciare gli inquinanti all'interno e non all'esterno.
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