Trovare una casa per vacanze in tutto il mondo con Internet e' semplice e sicuro, grazie al sito Airbnb e ai suoi cloni. Disponibile anche un'applicazione per iPhone.
Tempo di vacanze: dovendo fare i conti con una situazione economica che per molti non è brillante, si va alla ricerca di soluzioni alternative che permettano di girare il mondo senza spendere cifre astronomiche.
Una delle tendenze degli ultimi anni è quella di cercare in Internet alloggi privati in affitto, anche per brevi periodi.
Airbnb è un sito nato in California che permette ai proprietari di fittare la propria casa, o anche una sola stanza, anche per una notte, mentre sono in vacanza. In poco tempo si è diffuso in tutto il mondo ed ha raggiunto il numero di 100.000 annunci, che comprendono le sistemazioni più svariate, dalla villa di lusso, alla casa sugli alberi.
Eppure l'idea è nata quasi casualmente, quando, al termine di una conferenza di design svoltasi a San Francisco, alcuni proprietari hanno messo a disposizione degli ospiti che dovevano fermarsi a dormire, dei materassi gonfiabili, permettendo così di risparmiare molto per il costo della sistemazione.
E infatti il risparmio è quello che ha determinato maggiormente il successo del sito, basti pensare che una camera doppia per una notte a Soho, quartiere residenziale di New York, costa appena 90 dollari, molto meno di un albergo.
Può capitare di dover condividere l'alloggio con il proprietario, perché non sempre viene affittato l'intero appartamento vuoto, ma in più si può disporre, ad esempio, della cucina e del soggiorno, cosa non possibile in albergo.
Il funzionamento è alquanto semplice: il turista inserisce la città di destinazione e il periodo in cui intende soggiornarvi. La ricerca può essere raffinata con altre query, come il prezzo più basso o la distanza da un luogo.
Sceglie quindi la casa dalle foto (numerose), dalla descrizione e in base ai commenti degli ospiti precedenti e contatta l'offerente, eventualmente con una proposta di pagamento con carta di credito o PayPal. Questi valuta se accettare la proposta e, in caso affermativo, Airbnb invia una mail di conferma.
Il pagamento vero e proprio avverrà solo una volta giunti a destinazione: in questo modo il turista è tutelato da eventuali truffe che potrebbero portarlo a pagare per una casa inesistente.
Il meccanismo dei feedback tutela anche i proprietari perché possono leggere i commenti di coloro che hanno ospitato la persona in precedenza e valutare se accettare di ospitarla.
La commissione richiesta da Airbnb per l'intermediazione è del 10% sul prezzo richiesto.
Il servizio non è molto dissimile da un affittacamere o bed and breakfast, o da altri siti analoghi comuni anche in Italia, ma la sua diffusione su scala mondiale attraverso il web, ha fatto sì che oggi l'azienda sia valutata oggi oltre un miliardo di dollari.
È disponibile anche un'applicazione su iPhone, molto utile nel caso in cui ci si trovi in una città, anche per lavoro, e si cerchi una sistemazione per la notte, perché permette di trovare le proposte più vicine al posto in cui si è localizzati.
Tuttavia bisogna anche sottolineare che il meccanismo del subaffitto non è consentito in tutti i condomini. In particolare, negli Stati Uniti, sono in corso diverse cause per aver contravvenuto ai regolamenti condominiali e alle leggi locali che hanno lo scopo di impedire di trasformare gli edifici condominiali in alberghi.
Tra gli aspetti negativi bisogna poi sottolineare ciò che è capitato ad alcune persone e che è venuto alla luce proprio di recente: il rischio di trovarsi la casa letteralmente devastata dai vandali, dopo averla lasciata al temporaneo inquilino mentre si andava in vacanza.
Anche in questo caso ci sono state delle grane legali per Airbnb, che è corso ai ripari offrendo a titolo di risarcimento un certo numero di notti gratis ed ha lanciato un sistema di copertura assicurativa.
www.airbnb.com