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Actinidia kolomikta ovvero, la pianta di kiwi ornamentale. Essa è originaria dell'Estremo Oriente russo, Corea, Giappone e Cina.
Ma perché coltivarlo?
Il primo ottimo motivo sono le sue particolari e bellissime foglie caduche, lunghe e ovali a tre colori. L'actinidia è un rampicante rustico e rigoglioso, particolarmente adatto per decorare e arricchire superfici orizzontali come il tetto di un pergolato.
La pianta di kiwi ornamentale è anche estremamente resistente alle basse temperature, fino a svariati gradi sotto lo zero.
Se coltivata correttamente questa qualità di Actinidia potrà raggiungere i 5 metri d'altezza. A fine primavera produce fiorellini bianchi delicatamente profumati.
I frutti non sono commestibili quindi non ci sarà bisogno di piante maschili e femminili. Questi si differenziano da quelli commestibili per la mancanza della classica peluria.
Una curiosità a cui prestare molta attenzione. La pianta di kiwi ornamentale attrae i gatti in maniera irresistibile. Questo accade perché la trovano migliore dell'erba gatta, quindi potrebbero danneggiarla in maniera seria.
La pianta di kiwi ornamentale cresce bene a tutte le latitudini, Resiste infatti molto bene sia al caldo che al freddo, fino ai - 10 °C.
I frutti della Actinidia kolomikta non commestibili
Nel Nord Italia meglio scegliere una zona soleggiata mentre a Sud è preferibile evitare l'esposizione diretta al sole, soprattutto nelle giornate più calde dell'anno.
Il linea di massima comunque, a maggior esposizione al sole corrisponde un fogliame più rosso.
Kiwi commestibile con la sua classica peluria
Ovviamente, essendo un rampicante necessita di un supporto: un grigliato, una recinzione, delle pergole oppure un graticcio. L'unico neo di questa pianta è che in autunno perderà le foglie sporcando molto tutt'intorno.
In ogni caso in estate ricrescerà di nuovo rigogliosa e molto velocemente.
Per prima cosa, se si dovrà piantare più di un kiwi ornamentale, la distanza tra due piante deve essere sempre di minimo 3 metri e mezzo.
Bisognerà poi fare una buca nel terreno profonda e larga circa il doppio rispetto al pane di terra, in modo da dare spazio alle radici per espandersi al meglio.
Come molte piante la Actinidia soffre molto i terreni con scarso drenaggio.
Per controllare che vada bene, versare dell'acqua nella buca, assicurandosi che defluisca rapidamente. In caso contrario bisognerà mettere sul fondo uno strato di materiali inerti, come la ghiaia o dell'argilla espansa.
Aggiungere inoltre anche del concime organo-minerale granulare.
Una volta sistemata la pianta bisognerà riempire la buca con terriccio e fertilizzante. Pressare e bagnare leggermente in modo da rendere stabile la pianta.
Il terreno deve avere un pH neutro o tendenzialmente acido ma soprattutto, non calcareo.
La messa in vaso è praticamente la medesima operazione ma più in piccolo.
Meglio scegliere dei vasi grandi e forati. Sistemare del materiale inerte sul fondo e, ovviamente, bisognerà ricordarsi di fornire alla pianta di kiwi un supporto su cui arrampicarsi.
I terreni ideali sono substrati universali, oppure quelli specifici per fioriere o rampicanti.
Vaso per rampicanti della WeldBeck
Consigliamo il vaso con supporto per piante rampicanti della Waldbeck per questo tipo di soluzione. Il vaso è in plastica ed è consigliato utilizzare questo materiale perché eviterà una veloce dispersione di calore. Questo però non toglie che una pacciamatura sia sempre molto consigliata per il benessere della pianta.
Il fertilizzante a cessione programmata per piante da fiore è l'ideale per non dover dare troppe cure alla pianta. Bisognerà semplicemente metterlo vicino al fusto 2 volte all'anno (inizio primavera e autunno), nulla di più.
Il fertilizzante granulare a lenta cessione, invece, andrà dato alla pianta per 4 volte l'anno, al pari di un concime organico naturale.
Se l'Actinidia kolomikta è coltivata in vaso l'ideale sarà aggiungere all'acqua per innaffiare una dose di fertilizzante liquido come i prodotti della Compo per fiori, una volta ogni 15 minuti.
La pianta di kiwi ornamentale ha bisogno di innaffiature frequenti, soprattutto in estate e durante l'abbondante fioritura. Per proteggere la pianta dall'evaporazione causata dal sole diretto, è bene pacciamare alla base del fusto.
In linea di massima la pianta di kiwi non richiede potature e l'unico intervento regolare da fare sarà quello di pulire tutte le foglie cadute in autunno.
A lungo andare però, come visto, l'Actinidia kolomikta tenderà ad arrivare ad altezze decisamente considerevoli, per questo dovranno essere effettuate delle potature di contenimento.
Il periodo migliore, come per quasi tutte le piante, è quello che cade alla fine dell'inverno, prima che il kiwi riprenda il ciclo vegetativo.
Ricordarsi sempre di pulire e sterilizzare gli strumenti con cui si andranno a potare le piante in modo da scongiurare eventuali infezioni.
Siccome in inverno la pianta di kiwi ornamentale perde le foglie, è consigliabile affiancarlo accanto ad altre piante rampicanti sempreverdi. Alcuni esempi sono l'edera, la passiflora, il glicine o il caprifoglio.
In questo modo si avrà sempre una parete o un pergolato colorato, sia nei mesi estivi che in quelli invernali.
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