Acqua in casa, la giusta pressione, portata, velocità

Qual'è la giusta pressione d'acqua in casa, adeguata ad un buon funzionamento dei vari elettrodomestici come lavastoviglie, caldaie e lavatrici?
Pubblicato il / Aggiornato il

Gli elementi fondamentali di una rete di distribuzione dell'acqua, in un edificio o in casa, sono costituiti dai collettori e dalle montanti. Indipendentemente dalle dimensioni dell'edificio, è possibile individuare uno o più collettori orizzontali in prossimità del punto di consegna dalla rete pubblica.

Pressione, portata  e velocità acqua in casa

Dai tali collettori orizzontali si diramano uno o più montanti verticali per l‘adduzione dell'acqua ai piani di un appartamento su più livelli o a più appartamenti localizzati ai diversi piani di un edificio. Le derivazioni interne permettono la distribuzione dell'acqua nei vari appartamenti e nei vari ambienti di questi ultimi.

Il principio della distribuzione a partire da un collettore di riferimento si ripete all'interno del singolo appartamento.

Pressione, portata  e velocità acqua in casa


Qual'è il valore giusto di pressione acqua in casa?

        I valori di esercizio medi di riferimento della pressione acqua per un'abitazione civile vanno da:
      • minimo di 1,5 Bar;
      • massimo di 3 Bar.

      • In questo range, tutti i comuni elettrodomestici presenti nelle abitazioni (lavatrici, lavastoviglie, caldaie a gas, ecc.) funzionano perfettamente.



Pressione, portata  e velocità acqua in casa

Per ogni punto di distribuzione dell'acqua sono previste, in funzione dei terminali utilizzati, determinati valori di portata e di pressione. Tali dati sono forniti accuratamente dalle aziende produttrici dei vari tipi di terminali.
Essi devono garantire il controllo del flusso e la dovuta sicurezza

Per i rubinetti di uso generico, presenti nelle comuni abitazioni, i valori di riferimento in termini di portata e di pressione sono rispettivamente dell'ordine di 0,3 litri al secondo e di circa una decina di m.c.a. (metri di colonna acqua).

Con riferimento ai rubinetti con caratteristiche standard in cucina e bagno, i valori di pressione e portata di riferimento sono circa la metà di quelli appena descritti.

Tali valori negli ultimi anni sono stati oggetto di studio al fine di ridurre i consumi idrici, con la conseguente riduzione della spesa energetica complessiva degli edifici.


Dati di riferimento per gli impianti idrici


In fase di progettazione di un sistema idrico, pur tenendo conto di tutte le contromisure per la riduzione della spesa energetica degli edifici, è necessario considerare le portate massime per gli impianti idrici previste nei periodi del maggior utilizzo degli stessi impianti.

Tali sono i valori delle portate in funzione dei quali devono essere dimensionate le tubazioni delle reti di distribuzione.

Pressione, portata  e velocità acqua in casa

In numeri, occorre sostanzialmente tenere conto delle portate nominali dei rubinetti, del numero dei rubinetti, del tipo utenza, delle frequenze di utilizzo dei rubinetti e quindi delle ore continue di utilizzo nei periodi di massimo sfruttamento delle risorse idriche.

Le norme forniscono dei riferimenti per tali dati ma anche l'adozione di un semplice modello probabilistico può condurre ad ottimi risultati. Un altro dato fondamentale per la progettazione è costituito dalle caratteristiche di pressione e portata nel punto di consegna dell'acqua dall'ente erogatore.



Nel punto di consegna la pressione ha mediamente un valore dell'ordine di 35 o 40 m.c.a. (metri di colonna di acqua), valore con il quale è possibile servire tranquillamente edifici di diversi piani di altezza.
Un buon sistema di distribuzione e regolazione dell'acqua permette sia di servire i piani più elevati degli edifici sia di evitare che i piani più bassi siano soggetti a pressioni eccessive.

In ogni caso le pressioni devono essere garantite compensando anche le perdite di carico presenti negli impianti dovute alle dimensioni delle varie tubazioni ed agli accessori e terminali presenti.



Un altro elemento caratterizzante gli impianti idrici è la velocità massima con la quale l'acqua può circolare in essi: essa non deve causare forti rumori, vibrazioni, colpi di ariete ed eccessive sollecitazioni meccaniche agli impianti.

Le velocità dell'acqua dipendono da diverse variabili quali: il tipo di impianto, il diametro e il materiale dei tubi, la natura e lo spessore dell'isolamento termico.

Nelle comuni abitazioni, con riferimento a diametri delle tubazioni dell'ordine di 3/4 “ in ferro o dn 25 mm per tubazioni in materiali plastici, le velocità consentite sono comprese tra 1 ed 1,5 metri al secondo.

riproduzione riservata
Acqua in casa, pressione, portata, velocità
Valutazione: 4.28 / 6 basato su 47 voti.
gnews
  • whatsapp
  • facebook
  • twitter

Inserisci un commento



ACCEDI, anche con i Social
per inserire immagini
Alert Commenti
  • Superdiogene
    Superdiogene
    Sabato 12 Ottobre 2024, alle ore 19:57
    Esiste una normativa che indichi le dimensioni minime dei tubi che arrivano in una abitazione privata?
    Grazie
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Superdiogene
      Giovedì 17 Ottobre 2024, alle ore 11:29
      La norma di riferimento per il calcolo e il dimensionamento delle tubazioni per impianti ad uso civile è la UNI 9182:2014.
      Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Frando
    Frando
    Lunedì 2 Settembre 2024, alle ore 12:09
    Vivo al 6° piano di un condominio di 6 piani costruito negli anni settanta.
    A causa della tubatura datata il condominio limita la pressione dell'acqua per non rischiarne la rottura.
    Spesso mi capita però di non riuscire a utilizzare l'acqua in concomitanza con l'utilizzo della stessa nei piani sottostanti.
    Ultimante ho provato a fare la doccia alle 5 del mattino, ma il risultato non cambia, una bassissima pressione che non riesce ad attivare lo scalda acqua e in alcuni momenti zero acqua.
    Cosa posso fare?
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Frando
      Martedì 3 Settembre 2024, alle ore 18:17
      Lei sta subendo dei danni di non poco conto per il bene degli altri condomini. 
      Le consoglio di scrivere una Pec o una raccomandata con avviso A/R di messa in mora all'amministratore in carica, esponendo le Sue difficoltà quotidiane e che non è più disposto ad accettare questa situazione.
      Inoltre, nella missiva, deve intimare un tempo utile (10/15 giorni) per la risoluzione del problema, diversamente adirà ad un'azione legale con risarcimento danni nei confronti del condominio e per negligenza nei confronti dell'amministratore pro tempore. 
      Cordiali saluti.
      rispondi al commento
      • Paolobbi
        Paolobbi Pasquale
        Giovedì 17 Ottobre 2024, alle ore 11:57
        Ottimo consiglio!
        rispondi al commento
  • Vincenzo78
    Vincenzo78
    Giovedì 13 Giugno 2024, alle ore 14:25
    Invece nel mio condominioo c'è il problema di una pressione molto alta, per cui se non stringi bene i raccordi delle tubazioni o dei rubinetti, questi incominciano a perdere.
    Addirittura la notte al mio vicino di casa si è rotto un flessibile e si è allagata la casa creando danni anche alle abitazioni confinanti e nei piani inferiori.
    Possibile che la presssione venga fornita dalla società erogratice a 10 atmosfere, questo il dato dichiarato dal mio vicino.
    Si parla che per raggiungere i fabbricati più in collina l'azienda abbiamo aumentato la pressione su tutta la tubazione di mandata favorendo quelli in collina e creando danni a quelli a valle.
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Vincenzo78
      Giovedì 13 Giugno 2024, alle ore 16:30
      Il Suo caso è all'altro estremo del problema.
      Per scongiurare problemi di rotture e di allagamenti è importante mettere un riduttore di pressione subito dopo il contatore che fare richiesta risarcitoria all'azienza erogatrice dell'acqua per il danno subìto. 
      Cordiali saluti.
      rispondi al commento
      • Vincenzo78
        Vincenzo78 Pasquale
        Giovedì 13 Giugno 2024, alle ore 16:42
        Grazie Pasquale.
        Ma il riduttore di pressione non lo dovrebbe mettere l'azienda fornitrice previa misurazione della pressione nelle ore di maggiore richiesta, in modo da preservare la tubazioni di tutte le abitazioni che sono più a valle?
        rispondi al commento
        • Pasquale
          Pasquale Vincenzo78
          Giovedì 13 Giugno 2024, alle ore 17:07
          Nei sistemi/reti idriche di nuova concezione è l'azienda a regolare la pressione nelle varie zone e quindi a modulare e ottimizzare l'intera rete servendo più o meno tutti alla stessa maniera. Nel caso Suo, come la stragrande maggioranza degli italiani, anche se causata, il riduttore è una spesa a carico dell'utente in quanto si trova dopo il contatore, quindi in proprietà privata.
          Cordiali saluti.
          rispondi al commento
  • Virgilio Lanni
    Virgilio Lanni
    Venerdì 17 Novembre 2023, alle ore 07:59
    Abito al 3° piano di un condominio e nel corso della giornata, in concomitanza con l'utilizzo acqua ai piani inferiori, il flusso di acqua dai rubinetti rallenta o addirittura si ferma del tutto per diversi minuti fino a che non si riduce la richiesta di acqua ai piani inferiori ed allora ritorna normale.
    Il condominio non ha intenzione di intervenire, c'è un modo per pretendere un livello minimo di servizio?
    Qual'è il valore di portata e pressione minimo per una abitazione?
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Virgilio lanni
      Venerdì 17 Novembre 2023, alle ore 19:03
      Ogni società erogatrice dispone di un proprio vademecum di servizi minimi garantiti che può rilevare dal loro sito ufficiale.
      La pressione della rete idrica condominiale di un fabbricato di almeno 3 piani, all'attacco del contatore dell'acquedotto, dovrebbe attestarsi almeno sui 4,5-5,0 bar per aver in casa una pressione di 2 bar, sufficiente anche nelle ore di maggiore prelievo.
      In ogni caso se l'azienda erogatrice del servizio non riesce a garantire il minimo, il condominio è tenuto ad intervenire.
      Cordiali saluti.
      rispondi al commento
      • Gian968
        Gian968 Pasquale
        Venerdì 17 Novembre 2023, alle ore 20:32
        Buonasera, Ma se la società erogatrice garantisce 3 bar all'attacco (ed è uscito il loro tecnico a misurarla), ma in una casa di 5 piani questo è appena sufficiente per un rigagnolo d'acqua dal rubinetto all' ultimo piano come si obbliga il condominio a intervenire?
        Oppure si può chiedere alla società erogatrice che aumenti la pressione all'attacco condominiale?
        rispondi al commento
        • Pasquale
          Pasquale Gian968
          Lunedì 20 Novembre 2023, alle ore 15:30
          All'attacco del contatore condominiale i 3 bar misurati sono insufficienti per un fabbricato di 5 piani, soddisfano a malapena due piani. In primis Le consiglio, attraverso l'amministratore o in assenza con la firma di tutti i condomini, di fare un esposto/denuncia all'azienda erogatrice del servizio dettagliando i problemi di pressione ai piani alti e attendere la risoluzione del problema o in mancanza una risposta scritta.  Alla ricezione della risposta negativa da parte dell'acquedotto, investire la questione l'amministratore del condominio, il quale dovrà convocare l'assemblea per deliberare o meno l'approvazione all'installazione dell'impianto di sollevamento acque (autoclave). In prima convocazione è richiesta la maggioranza semplice dei millesimi rappresentati (500+1); in seconda convocazione, ne bastano 1/3 dei millesimi di proprietà generale. Cordiali saluti.
          rispondi al commento
      • Virgilio Lanni
        Virgilio Lanni Pasquale
        Sabato 18 Novembre 2023, alle ore 15:30
        La società erogatrice sostiene che è a posto sia la pressione che la portata. L'assemblea condominiale non vuole deliberare per intervenire, come posso obbligare il condominio a risolvere il problema?
        rispondi al commento
        • Pasquale
          Pasquale Virgilio lanni
          Lunedì 20 Novembre 2023, alle ore 15:32
          Le consiglio, attraverso l'amministratore o in assenza con la firma di tutti i condomini, di fare un esposto/denuncia all'azienda erogatrice del servizio dettagliando i problemi di pressione ai piani alti e attendere la risoluzione del problema o in mancanza una risposta scritta. 
          Alla ricezione della risposta negativa da parte dell'acquedotto, investire la questione l'amministratore del condominio, il quale dovrà convocare l'assemblea per deliberare o meno l'approvazione all'installazione dell'impianto di sollevamento acque (autoclave).
          In prima convocazione è richiesta la maggioranza semplice dei millesimi rappresentati (500+1); in seconda convocazione, ne bastano 1/3 dei millesimi di proprietà generale.
          Cordiali saluti.
          rispondi al commento
  • Allagu
    Allagu
    Mercoledì 8 Novembre 2023, alle ore 12:22
    Vorrei chiedere una delucidazione di idraulica.
    A casa mia (3 piani) c'è una montante unica da mezzo pollice.
    Vorremmo sostituirla con 3 montanti per separare i contatori.
    Se aumentassi la sezione, come varierebbero pressione e portata in uscita?
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Allagu
      Giovedì 9 Novembre 2023, alle ore 10:23
      Avendo a disposizione una propria rete idrica con allaccio diretto all'acquedotto dovrebbe avere una pressione garantita dall'azienda erogatrice del servizio, dai 1,5 a 3,0 bar.
      A parità di pressione la portata non cambia, se al tubo si aumenta la sezione l'acqua scorre più lentamente.
      Solitamente per linea di adduzione ad una abitazione posta in altezza, va dai 3/4 ad 1".
      Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Augusto11
    Augusto11
    Martedì 12 Settembre 2023, alle ore 16:48
    Che strumento affidabile si può usare per verificare la pressione acqua sanitaria fredda fornita dal comune di turno in casa propria, dotata di impianto autonomo e posta al terzo ed ultimo piano?
    Anche per verificare se i valori minimi garantiti in carta servizi dal comune sono RISPETTATI O NO.
    Il minimo garantito, al piano abitato + elevato, è indicato in "non meno di 5 metri" (presumo circa 0,5 Bar).
    Mi sembra pochino.
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Augusto11
      Martedì 12 Settembre 2023, alle ore 17:28
      Lo strumento che serve per misurare la pressione dell'acqua è il "Manometro".
      Sull'affidabilità e la sensibilità dipende dalla qualità e quindi del costo dell'apparecchio che, in media si aggira sui 50 euro.
      Riguardo alla pressione minima garantita effettivamente è pittosto bassa per far funzionare bene gli elettrodomestici di uso comune.
      Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Gae52
    Gae52
    Sabato 3 Dicembre 2022, alle ore 19:33
    Ho comprato per filtrare e togliere il calcare nel mio impianto di casa, un doppio filtro, della AQUAWATER mod.ONEPHOS PRO, che filtra l'acqua fino a 20 μ e protegge contro la formazione di incrostazioni e la corrosione con i silicophosphati.
    La casa costruttrce raccomanda un regolatore di pressione prima dei filtri, a quanto lo devo impostare?
    Vorrei sapere anche se dopo il trattamento , l' acqua e' ancora idonea per essere bevuta e per il confezionamento dei cibi.
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Gae52
      Mercoledì 7 Dicembre 2022, alle ore 09:08
      Il riduttore di pressione va impostato a 2,5 max 3,0 bar non oltre. Sulla qualità organolettica dell'acqua trattata e sull'uso a cui è destinata, non saprei rispondere in quanto sono caratteristiche e garanzie che le deve dare la casa costruttrice o da appositi prelievi e/o campionature specifiche. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
      • Gae52
        Gae52 Pasquale
        Mercoledì 7 Dicembre 2022, alle ore 11:50
        La ringranzio per la risposta.
        rispondi al commento
  • Gian968
    Gian968
    Martedì 15 Novembre 2022, alle ore 11:31
    Le scrivo per chiedere se, a livello normativo, non ci siano novità in tema di pressione minima obbligatoria dell'acqua al punto di erogazione.
    Abito appartamento al 5° piano senza autoclave ed all'attacco condominiale la pressione è nei parametri minimi garantiti dall'ente gestore locale (pressione verificata da loro su appuntamento ...per la serie chi controlla il controllore) e necessito di appiglio legale per forzare il condominio (non intenzionato al momento) a valutare di installare un autoclave...
    Gianluca  
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Gian968
      Giovedì 17 Novembre 2022, alle ore 16:21
      La pressione minima garantita la trova indicata nella Carta dei Servizi del Suo ente rogatore. Di solito viene calcolata, empiricamente, intorno alle 0,5 atmosfere, tanto da essere sufficiente a raggiungere il secondo piano in condizioni ottimali (cose che nella realtà non lo sono mai). Le consiglio di creare un "comitato" di condomini che hanno tutti, più o meno lo stesso problema, affinchè possa essere presa in considerazione un impianto di sollevamento condominiale. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Ntintinti
    Ntintinti
    Sabato 12 Novembre 2022, alle ore 14:48
    Ho una casa su 3 livelli in cui è presente all'esterno oltre al contatore del fornitore idrico, dopo circa 1 MT un riduttore di pressione che perde acqua.
    Volevo sapere se invece di sostituirlo potevo direttamente eliminarlo.
    La pressione dell'acqua è vero di che è alta ma pensavo di ridurre a mezzo se non addirittura ad 1/3 l'apertura del rubinetto dell'ingresso dove c'è il contatore.
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Ntintinti
      Lunedì 14 Novembre 2022, alle ore 16:55
      Sì, può ridurre la pressione limitando l'apertura della chiave di arresto. In questo caso però può trovarsi ad avere una pressione ridotta all'ultimo livello della Sua abitazione o la limitazione dovuta all'uso contemporaneo dei servizi ai piani sottostanti. Cordiali saluti. 
      rispondi al commento
  • espandi
  • espandi
  • espandi
Torna Su Espandi Tutto
347.668 UTENTI
SERVIZI GRATUITI PER GLI UTENTI
SEI INVECE UN'AZIENDA? REGISTRATI QUI