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L'attenzione per l'ambiente e la minimizzazione degli sprechi sono oramai divenute priorità nella politica mondiale: non mancano leggi e direttive che cercano di guidare i privati cittadini e le imprese ad un uso responsabile delle risorse di cui disponiamo.
L'aria e l'acqua sono alcuni dei beni fondamentali la cui qualità e quantità è messa a dura prova da una serie di cattive abitudini che hanno portato inquinamento e sprechi immotivati.
Molte sono le iniziative prese a livello mondiale per limitare lo sfruttamento del territorio e le emissioni di gas e sostanze nocive: sono stati introdotti parametri per le aziende oltre i quali non è possibile andare, sono state studiate fonti di energia alternativa, introdotte le auto a metano o elettriche, emessi incentivi per l'installazione di impianti solari, eolici e geotermici.
In ambito strettamente edilizio, inoltre, sono state introdotte le certificazioni energetiche, che tengono sotto controllo e stabiliscono i parametri prestazionali degli edifici.
Insomma alcuni passi sono stati mossi verso il rispetto dell'ambiente, ma c'è ancora molto da fare.
E cosa è possibile fare nel nostro piccolo, per evitare che gesti errati o inconsapevoli possano produrre danni irreversibili?
La casa è lo spazio dove l'uomo si riconosce per eccellenza: è un luogo intimo ma è anche la dimensione nella quale è giusto mantenere un atteggiamento eticamente corretto per garantire il rispetto dell'ambiente.
Da qui infatti provengono grandi quantità di rifiuti, sono usati detergenti inquinanti, utilizzate grandi quantità di acqua potabile ed emessi gas nocivi nell'aria.
Basterebbe però porre un po' d'attenzione nell'uso logico di tutti quelli che sono i comfort di cui disponiamo.
Ecco di seguito alcuni consigli pratici che, se adottati da molti, contribuirebbero ad avere un minor livello di inquinamento ambientale.
L'acqua è un bene primario che riteniamo illimitato: in realtà la risorsa è soggetta ad esaurimento a causa dell'innalzamento delle temperature e dell'uso sconsiderato che ne viene fatto nei paesi occidentali.
Per evitarne l'utilizzo smodato in casa basterebbe adottare una serie di accorgimenti: nei bagni, il rubinetto andrebbe chiuso ogni qual volta l'acqua non viene utilizzata, ad esempio quando ci si lava i denti; occorrerebbe installare sistemi di scarico dei water con la doppia scelta della quantità d'acqua da utilizzare.
In cucina l'acqua per la cottura dei cibi può essere riutilizzata in vari modi: per l'ottima pulizia delle stoviglie grazie alla presenza dell'amido, per innaffiare le proprie piante una volta fatta raffreddare.
Se si abita non in condominio ma in una casa isolata, e si è nelle possibilità di farlo, per evitare l'uso di acqua potabile in bagno è possibile dotarsi di un sistema di riciclo dell'acqua piovana, magari a tetto, che viene convogliata nei locali sanitari o dovunque si voglia utilizzarla.
Purtroppo non ne possiamo fare a meno, ma è necessario limitarne la quantità e sceglierli tra i tanti sul mercato, prediligendo quelli che garantiscono un maggior rispetto dell'ambiente.
Qualora si abbia tempo e modo, si può in alternativa fabbricarli da sé: aceto, sale grosso e limone sono ingredienti naturali con proprietà sgrassanti e pulenti, che non incidono minimamente sul livello di inquinamento ambientale.
Negli ambienti domestici, spesso, la temperatura supera quella concessa dalla normativa: secondo il D.P.R. 26/08/1993 n. 412 la temperatura interna di un abitazione deve essere compresa tra i 18 e i 22 °C.
Mantenere questo livello significa garantire che non vi sia un eccesso di emissioni di gas nell'aria: impianti di riscaldamento o di raffreddamento devono funzionare seguendo queste indicazioni, anche per questioni di risparmio in termini economici.
Dotarsi, inoltre, di sistemi efficienti aiuta in questo senso: l'uso di riscaldamento a pavimento, di stufe a pellets o di impianti geotermici garantisce un livello di comfort costante senza sorprese in bolletta.
Sono state introdotte sul mercato lampade a led e a risparmio energetico: esse garantiscono una lunga durata nel tempo ed un consumo di energia limitato.
Se si vuole risparmiare ancor più, è possibile installare degli impianti fotovoltaici che immagazzinano durante la giornata l'energia prodotta dal sole per riutilizzarla in casa con gli elettrodomestici o rivenderla, attraverso la stipula di un contratto, ai fornitori di energia elettrica.
Differenziare in maniera corretta i rifiuti è oramai un dovere: quasi tutti i comuni italiani hanno aderito a questo progetto partito dai paesi del Nord Europa.
L'intento è quello di produrre il minor quantitativo di rifiuti indifferenziati, riciclando carta, plastica e umido. La carta si trasforma in altra carta, dalla plastica possono provenire tanti altri tipi di oggetti e prodotti, dall'umido se ne ricava compost utile in agricoltura.
Infine una raccomandazione sull'uso della plastica: nonostante siano state bandite dal mercato, le buste e i contenitori in plastica sono ancora molto diffusi.
Per evitarne un uso smodato si consiglia di non buttare le vecchie bottiglie d'acqua ma di riutilizzarle: per l'acqua potabile, comprandola a prezzi modici nelle cosiddette Case dell'acqua, presenti in molte città, o per i detersivi, ricaricandole presso gli ipermercati o i negozi di prodotti per la casa.
Con questi ed altri piccoli gesti è possibile tutelare l'ambiente e contribuire al rispetto dei beni di cui disponiamo.
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