Decreto taglia consumi: accensione riscaldamento per regioni

È in vigore il nuovo Decreto che stabilisce una stretta sull'uso dei riscaldamenti per questo inverno: riduzione della temperatura e del periodo di accensione
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In vigore le regole accensione riscaldamento


Si attendeva da un po' e finalmente è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto che stabilisce nuovi limiti e orari per accendere riscaldamento, a firma del ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.

Nelle recenti anticipazioni del Governo uscente si era intuito già che il prossimo inverno sarebbe stato difficile e all'insegna del risparmio per provare a ridurre il più possibile il consumo di gas e arginare il fenomeno dell'elevato aumento delle bollette di gas e luce.

Accendere riscaldamento

In linea generale il Decreto prevede nuove regole accensione riscaldamento che possono essere essenzialmente sintetizzate in due passaggi: riduzione della temperatura e slittamento della data accensione riscaldamenti.

Secondo una prima stima di ENEA tali interventi saranno decisivi per riuscire a portare a un risparmio di 2,7 miliardi di metri cubi di gas.


Riduzione utilizzo riscaldamenti


La prima misura varata riguarda la riduzione del periodo di accensione termosifoni e modifica degli orari termosifoni, con criteri diversi, in base alle diversità climatiche che caratterizzano le regioni del nostro Paese.

Riduzione utilizzo riscaldamenti
In linea generale, il Decreto prevede una riduzione del periodo di funzionamento pari a 15 giorni: posticipando di 8 giorni la data accensione riscaldamento e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio.

Il risparmio del consumo di gas è attuato anche mediante la riduzione dell'orario riscaldamento e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione caloriferi.


Quando si possono accendere i riscaldamenti


Per rispondere a tale interrogativo, occorre, in primis, operare un distinguo in ragione delle diverse zone climatiche d'Italia a eccezione di una sola zona, considerata più fredda, dove non ci saranno limitazioni per i termosifoni.

Vediamo quale è la ripartizione regionale, fondata essenzialmente sulle maggiori o minori temperature solitamente registrate durante l'anno:

  • Zona A: questa è la zona considerata più calda del Paese. In tale ripartizione rientrano le isole di Linosa e Lampedusa e Porto Empedocle;

  • Zona B: tale categoria comprendele province di Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani;

  • Zona C: comprende la fascia adriatica nord e le province di Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto;

  • Zona D: questa zona comprende leprovince di Avellino, Ancona, Ascoli Piceno, Caltanissetta, Chieti, Forlì, Firenze, Genova, Grosseto, Isernia, Livorno e Lucca. Comprende inoltre Macerata, Massa Carrara, Foggia, Matera, Nuoro, Pesaro, Pisa, Pistoia, Prato, Pescara, Roma, Siena, Terni, Teramo, Vibo Valentia e Viterbo;

  • Zona E: in questa zona ricadono le province diAlessandria, Aosta, Asti, Bergamo, Biella, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli e Bologna, Bolzano, Ferrara, Gorizia, Modena, Parma, Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini e Rovigo, Treviso, Trieste, Udine, Venezia, Verona, Vicenza, Arezzo, Perugia, Frosinone, Rieti, Campobasso, Enna, L'Aquila e Potenza;

  • Zona E: zone più fredde dove non è previsto alcun limite nell'accensione dei riscaldamenti. In tale zona si annoverano Trento, Belluno e Como.

Tabella accensione riscaldamento
Tale rigidità è tuttavia mitigata dalla previsione, contenuta all'art. 1, comma 6, a norma del quale in presenza di situazioni climatiche particolarmente severe, le Autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l'accensione degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale, prevedendo comunque una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria.


Strutture non soggette alle limitazioni per l'attivazione termosifoni


A tali limitazioni per ovvie ragioni di tutela di determinate categorie di soggetti che versano in situazioni difficili non sono soggetti a tali condizioni.

A tale categoria di utenze sensibili, come specificato dallo stesso Decreto, si annoverano ospedali, case di ricovero e anche scuole, asili, piscine, saune e attività industriali e artigianali.


Attuazione delle regole accensione riscaldamento


Un importante ruolo nella applicazione delle nuove regole riscaldamento sarà giocato da ENEA che, secondo quanto stabilito, entro 15 giorni dall'entrata in vigore dello stesso Decreto dovrà emanare un provvedimento.

Parliamo di un vademecum, contenente le indicazioni essenziali per una corretta impostazione della temperatura di riscaldamento, ivi incluse indicazioni sulla regolazione della temperatura di mandata delle caldaie a gas, sulla gestione delle valvole termostatiche e su modalità e tempi per garantire il necessario ricambio d'aria negli ambienti climatizzati.

Accensione riscaldamento
In contesti condominiali, tale vademecum sarà reso disponibile dall'amministratore di condominio entro 10 giorni dalla sua pubblicazione.

Ulteriore precisazione riguarda gli edifici unità immobiliari dotati di impianti termici, anche centralizzati, non provvisti di un sistema di regolazione che permetta la programmazione della temperatura in base alla scelta dei gradi centigradi.

In tal caso, la riduzione di temperatura è effettuata sulla base delle indicazioni fornite dall'ENEA in una apposita sezione del vademecum.


Controlli su orari accensione riscaldamento


Un importante ma ancora poco chiaro tema riguarda l'esecuzione dei controlli sulla corretta applicazione di quanto stabilito nel Decreto.



La dicitura contenuta nel Decreto non è molto chiara: non si comprende, infatti, quali siano gli organi deputati a eseguire i controlli. Da una lettura attenta della norma sembrerebbe che il controllo sarà eseguito a livello locale nell'ambito delle ispezioni sugli impianti termici.

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Accensione riscaldamento 2022: tabelle per regione
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