Questo sito utilizza cookie tecnici per annunci non profilati sulla tua esperienza di navigazione e cookie di terze parti per mostrarti invece annunci personalizzati in linea con le tue preferenze di navigazione. Per conoscere quali annunci di terze parti sono visibili sulle nostre pagine leggi l'informativa. Per negare il consenso dei soli cookie relativi alla profilazione clicca qui. Puoi invece acconsentire all'utilizzo dei cookie personalizzati accettando questa informativa. |
ACCETTA |
14 Gennaio 2012 ore 08:06 - NEWS Normative |
L'abuso edilizio è l'atto con il quale si realizzano fabbricati o porzioni di esso, si attuano modificazioni ed ampliamenti senza le autorizzazioni necessarie previste dalla legge.
Considerato a tutti gli effetti reato, è punibile con sanzioni amministrative, penali e pecuniarie, e con il sequestro o addirittura la demolizione del manufatto in questione.
Esistono due tipologie di abuso: di tipo totale quando l'opera viene realizzata senza alcuna concessione o in totale difformità; di tipo parziale qualora si verifichino varianti in corso d'opera o sussistano parziali variazioni rispetto all'autorizzazione richiesta.
Le origini di tale fenomeno sono da ricondurre all'immediato dopoguerra, quando, in seguito alla ripresa economica e al conseguente boom demografico, si assiste alla realizzazione di abitazioni o edifici senza una regolamentazione ben definita.
Bisogna risalire al 1942 con la prima legge urbanistica, la n. 1150, nella quale vengono dettate le linee guida per una corretta progettazione, per dar vita a città regolamentate da piani e prescrizioni.
Da allora, numerosi sono stati i decreti e le leggi emanati in materia edilizia, creando spesso sovrapposizioni e confusioni per progettisti e cittadini attenti al rispetto della legge.
I documenti necessari per delle pratiche edilizie, infatti, hanno negli anni cambiato nome, si sono integrati, generando spesso disorientamento da parte degli utenti: nella succitata legge n.1150/1942, l'autorizzazione necessaria si chiamava licenza edilizia sostituita nel 1977 con la legge n.10, detta legge Bucalossi, dalla Concessione edilizia, che introduce per la prima volta il concetto di onerosità, ovvero la necessità di pagare una quota in denaro per poter effettuare i lavori richiesti.
Ad oggi tale autorizzazione è denominata permesso di costruire, introdotto nel 2001 con il Testo Unico dell'Edilizia.
Esso, unitamente alla Denuncia di Inizio Attività, meglio conosciuta come D.I.A., o alla S.C.I.A., disciplina i lavori in materia edilizia.
Per essere più precisi il Permesso di costruire deve essere richiesto in caso di interventi di nuova costruzione; interventi di ristrutturazione urbanistica; interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino aumento di unità immobiliari, modifiche del volume, della sagoma, dei prospetti o delle superfici, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, comportino mutamenti della destinazione d'uso - Art. 10 D.P.R. 380/2001.
La D.I.A. invece viene richiesta in caso di manutenzione straordinaria, restauro conservativo e ristrutturazione edilizia.
In alcune regioni l'introduzione della Super D.I.A. ha infine ampliato le classi di lavorazioni riconducibili alla D.I.A., per cui, prima di iniziare un qualsiasi iter, consigliamo sempre di consultare la normativa a livello locale.
Parlando di abusi edilizi, in Italia non si può che parlare di condoni.
Il condono edilizio è un provvedimento emanato dallo stato con il quale si sanano opere realizzate abusivamente, dietro pagamento di una somma di denaro.
In questo modo si cerca di far rientrare nelle casse statali denaro, non punendo, però, chi ha evaso la legge.
In Italia tre stati i condoni edilizi attuati, il primo nel 1985, fino ad arrivare ai giorni nostri, quando ancora si parla di interventi di questo tipo per far fronte al debito pubblico del nostro paese.
Al di là dei moralismi è certo che se tutti rispettassero delle norme, più o meno semplici, la conformazione delle nostre città sarebbe diversa e l'assenza di evasione fiscale, mai così necessaria come oggi, consentirebbe a tutti una migliore qualità del vivere.
|
||
REGISTRATI COME UTENTE 322.989 Utenti Registrati |
Notizie che trattano Abuso edilizio e condono che potrebbero interessarti
|
Accertamento di conformità urbanistica
Normative - Anche se si riscontrano delle difformità, rispetto al progetto autorizzato, vi possono essere le condizioni per un eventuale condono.
|
Come denunciare un abuso edilizio
Leggi e Normative Tecniche - Rispondiamo a molti utenti che ci hanno chiesto, a commento di vari articoli, come comportarsi per denunciare presunti abusi edilizi commessi dai propri vicini.
|
Il direttore lavori è responsabile degli abusi edilizi
Leggi e Normative Tecniche - Una sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito le responsabilità del direttore dei lavori in caso di opere eseguite in difformità dal permesso di costruire.
|
Superbonus 110%: è possibile la detrazione in caso di interventi abusivi?
Detrazioni e agevolazioni fiscali - Superbonus 110%: sì alla detrazione in caso di interventi abusivi purché siano sanabili. Abusi di piccole o medie entità e le differenze ai fini della detrazione
|
Il nudo proprietario non risponde degli abusi edilizi: cosa dice la Cassazione
Proprietà - La Cassazione afferma che il nudo proprietario non è penalmente responsabile per abuso edilizio se non era consapevole del fatto e non aveva dato il consenso.
|
Consiglio di Stato: spettano al responsabile le spese per la demolizione di un manufatto abusivo
Leggi e Normative Tecniche - Secondo il Consiglio di Stato vanno addebitate al responsabile non solo le spese di demolizione, ma anche eventuali tentativi di demolizione non andati a buon fine.
|
Abuso edilizio: secondo la Cassazione è responsabile anche il progettista
Leggi e Normative Tecniche - In caso di abuso edilizio per l'opera realizzata senza permesso di costruire è responsabile anche il progettista dei lavori. È quanto affermato dalla Cassazione
|
Veranda abusiva: l'inerzia del Comune non costituisce sanatoria automatica
Affittare casa - In caso di appartamento con veranda abusiva, il nuovo acquirente non può dirsi al sicuro. L'inerzia da parte del Comune non è costituisce sanatoria automatica.
|
Dpr 380-01: opere abusive, demolizioni e sanatorie
Leggi e Normative Tecniche - Immobili abusivi realizzati senza permesso di costruire ai sensi dell'art 31-380: quando si possono sanare? Che succede se non si rispetta l'ordine di demolizione?
|
Buongiorno, a seguito di accollo del mutuo precedentemente in capo a mio suocero, e non avendo l'accortezza di verificare i documenti ho scoperto di essere entrato in possesso di...
|
Qualcuno sa se si possa accedere al bonus facciate in caso di violazioni non sanate nel condominio?...
|
Buon giorno, scrivo per avere maggiori delucidazioni riguardo alla possibilità di effettuare lavori usufruendo del super bonus 110% in un piccolo condominio composto da 7...
|
Buongiorno a tutti, ho un problema da risolvere. Sono proprietaria di un villino in comproprietà con mia sorella, ove mia mamma ha l'usufrutto. Questo villino è...
|
Mi è arrivata una denuncia per abuso edilizio la cosa non è possibile sanarla per via delle restrizioni del comune essendo un centro storico.Sono passati 2 mesi e...
|