Abuso edilizio e condono

L'abuso edilizio: una realtà che trae origine dalla negligenza e dalla mancanza di normative del dopoguerra, ma che è ancora oggi fortemente attuale nelle nostre città.
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L'abuso edilizio è l'atto con il quale si realizzano fabbricati o porzioni di esso, si attuano modificazioni ed ampliamenti senza le autorizzazioni necessarie previste dalla legge.
Considerato a tutti gli effetti reato, è punibile con sanzioni amministrative, penali e pecuniarie, e con il sequestro o addirittura la demolizione del manufatto in questione.


Esistono due tipologie di abuso: di tipo totale quando l'opera viene realizzata senza alcuna concessione o in totale difformità; di tipo parziale qualora si verifichino varianti in corso d'opera o sussistano parziali variazioni rispetto all'autorizzazione richiesta.


Le origini di tale fenomeno sono da ricondurre all'immediato dopoguerra, quando, in seguito alla ripresa economica e al conseguente boom demografico, si assiste alla realizzazione di abitazioni o edifici senza una regolamentazione ben definita.
Bisogna risalire al 1942 con la prima legge urbanistica, la n. 1150, nella quale vengono dettate le linee guida per una corretta progettazione, per dar vita a città regolamentate da piani e prescrizioni.


Da allora, numerosi sono stati i decreti e le leggi emanati in materia edilizia, creando spesso sovrapposizioni e confusioni per progettisti e cittadini attenti al rispetto della legge.


I documenti necessari per delle pratiche edilizie, infatti, hanno negli anni cambiato nome, si sono integrati, generando spesso disorientamento da parte degli utenti: nella succitata legge n.1150/1942, l'autorizzazione necessaria si chiamava licenza edilizia sostituita nel 1977 con la legge n.10, detta legge Bucalossi, dalla Concessione edilizia, che introduce per la prima volta il concetto di onerosità, ovvero la necessità di pagare una quota in denaro per poter effettuare i lavori richiesti.


Ad oggi tale autorizzazione è denominata permesso di costruire, introdotto nel 2001 con il Testo Unico dell'Edilizia.
Esso, unitamente alla Denuncia di Inizio Attività, meglio conosciuta come D.I.A., o alla S.C.I.A., disciplina i lavori in materia edilizia.


Per essere più precisi il Permesso di costruire deve essere richiesto in caso di interventi di nuova costruzione; interventi di ristrutturazione urbanistica; interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino aumento di unità immobiliari, modifiche del volume, della sagoma, dei prospetti o delle superfici, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, comportino mutamenti della destinazione d'uso - Art. 10 D.P.R. 380/2001.
La D.I.A. invece viene richiesta in caso di manutenzione straordinaria, restauro conservativo e ristrutturazione edilizia.


In alcune regioni l'introduzione della Super D.I.A. ha infine ampliato le classi di lavorazioni riconducibili alla D.I.A., per cui, prima di iniziare un qualsiasi iter, consigliamo sempre di consultare la normativa a livello locale.


Parlando di abusi edilizi, in Italia non si può che parlare di condoni.
Il condono edilizio è un provvedimento emanato dallo stato con il quale si sanano opere realizzate abusivamente, dietro pagamento di una somma di denaro.

In questo modo si cerca di far rientrare nelle casse statali denaro, non punendo, però, chi ha evaso la legge.


In Italia tre stati i condoni edilizi attuati, il primo nel 1985, fino ad arrivare ai giorni nostri, quando ancora si parla di interventi di questo tipo per far fronte al debito pubblico del nostro paese.
Al di là dei moralismi è certo che se tutti rispettassero delle norme, più o meno semplici, la conformazione delle nostre città sarebbe diversa e l'assenza di evasione fiscale, mai così necessaria come oggi, consentirebbe a tutti una migliore qualità del vivere.

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Abuso edilizio e condono
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  • Dany170cv
    Dany170cv
    Lunedì 21 Dicembre 2015, alle ore 23:28
    Salve dovrei costruire casa la grandezza e di 67mq su unico piano.. Dato che la casa è un po' piccola se da 67mq la portassi a 80mq, quali sarebbero le conseguenze e come poter evitare la demolizione. La regione e Puglia.
    rispondi al commento
  • Valev
    Valev
    Lunedì 5 Gennaio 2015, alle ore 09:58
    L'ABUSO EDILIZIO: DALL'INQUADRAMENTO AI RIMEDI, CON FORMULARIO PRATICO.
    http://www.exeo.it/abuso-edilizio-sanatoria-condono-formulario-pratico-modulistica/
    rispondi al commento
  • Ilenia
    Ilenia
    Domenica 5 Gennaio 2014, alle ore 17:20
    Nel mio terreno è stata creata abusivamente una casetta di 80 mq.
    Per condonarla senza rischio di demolirla come bisogna fare?
    rispondi al commento
    • Arch.pizzico
      Arch.pizzico Ilenia
      Mercoledì 8 Gennaio 2014, alle ore 17:59
      E' necessario affidarsi ad un tecnico il quale provvederà ad inoltrare allo Sportello Unico del Comune di competenza, nonché agli uffici dell'Ex Genio Civile, la pratica per la sanatoria dell'abuso (relazione tecnica, elaborati grafici, calcoli, etc.).
      rispondi al commento
  • Emanuela
    Emanuela
    Martedì 22 Ottobre 2013, alle ore 13:09
    Una volta che la procura prende in carico una pratica di presunto abuso edilizio, scrivo presunto in quanto siamo in possesso di tutti i permessi comunali e non, ha una tempistica da rispettare?
    Abbiamo ricevuta una lettera nel quale ci comunicavano che la pratica era nelle loro mani ma non ci hanno fatto nessun tipo di richiesta.
    Vi ringrazio anticipatamente.
    rispondi al commento
    • Arch.pizzico
      Arch.pizzico Emanuela
      Mercoledì 8 Gennaio 2014, alle ore 17:55
      Non conosco le precise tempistiche, in ogni caso, indipendentemente da esse, vi conviene recarvi presso gli uffici preposti in modo da conoscere a fondo la pratica.
      rispondi al commento
  • Adamo
    Adamo
    Sabato 16 Marzo 2013, alle ore 10:42
    Buongiorno, ho ereditato, assieme a 2 miei fratelli, dai miei genitori una proprietà costituita da alcuni lotti di terreno ed una casa che in parte è stata costruita abusivamente.
    Nel caso in cui dovesse arrivare una multa per abuso edilizio, vi chiedo se con la rinuncia alla proprietà dei miei genitori sono comunque costretto a pagare la multa.
    Vi ringrazio fin d' ora per l'attenzione.
    rispondi al commento
    • Pasquale E.
      Pasquale E. Adamo
      Martedì 19 Marzo 2013, alle ore 10:38
      Per Adamo: La rinuncia all'eredità non limita e non sottrae il proprietario, o l'avente causa, al pagamento di sanzioni o altri provvedimenti riguardanti l'immobile oggetto di accertamento.
      rispondi al commento
  • Luigi
    Luigi
    Mercoledì 27 Febbraio 2013, alle ore 17:05
    Ciao a tutti, lavoro come dipendente in una carrozzeria, nel 2002 sono stati eseguiti dei lavori edilizi all'interno per la realizzazione di un piano aspirante a pavimento per autobus di dimensioni notevoli 20mt lunghezza 3 larghezza 1,5 di profondità, ma non risulta nulla all'ufficio tecnico comunale, io sono preoccupato per la mia salute cosa devo fare?
    rispondi al commento
  • Alberto
    Alberto
    Venerdì 24 Agosto 2012, alle ore 17:47
    Chiedo un chiarimento sull'iter di accertamento di un abuso edilizio a seguito denuncia di privato cittadino.
    Ho presentato esposto, quale parte offesa, per presunto abuso edilizio al mio Comune. La pratica è stata smistata all'Ufficio tecnico che l'ha presa in carico, ha effettuato un sopralluogo con i proprio tecnici, ha verificato la difformità delle altezze autorizzate e girato il mio esposto alla Procura.
    E' stato corretto questo modo di operare oppure la questione doveva comunque e necessariamente essere trattata, sia per l'accertamento dei fatti che per la denuncia, dal Comando di Polizia Locale, dovendo per forza essere interessato un organo di Polizia giudiziaria ex art. 27, comma 4, DPR 380/2001?
    Grazie
    rispondi al commento
    • Arch.pizzico
      Arch.pizzico Alberto
      Mercoledì 29 Agosto 2012, alle ore 13:54
      Per Alberto: In base al DPR 380/2001 gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria sono le figure preposte all'accertamento dell'abuso edilizio. Essi, però, svolgono il sopralluogo unitamente a tecnici competenti in materia, nominati dal Comune. Per questo motivo, la prassi adottata dal suo Comune può considerarsi corretta.
      rispondi al commento
      • Alberto
        Alberto Arch.pizzico
        Venerdì 7 Settembre 2012, alle ore 18:07
        Per Arch. Ilenia Pizzico: Il problema è la corretta identificazione degli Agenti di polizia giudiziaria: questi sono solo i componenti la Polizia Locale o anche gli impiegati dell'Ufficio tecnico? ...
        rispondi al commento
        • Arch.pizzico
          Arch.pizzico Alberto
          Lunedì 10 Settembre 2012, alle ore 15:49
          Per Alberto: Gli Agenti di Polizia Giudiziaria sono chiaramente gli ufficiali in servizio presso tale organo, ma l'accertamento dell'abuso edilizio non può essere svolto solo da loro, ma unitamente ai tecnici comunali competenti. Per questo motivo, come scritto in precedenza, la prassi è da considerarsi corretta, e, avendo il suo Comune già girato la pratica alla Procura, non dubiti che, qualora si verifichino delle difformità normative, sarà la stessa a richiedere integrazioni o ulteriori indagini.
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