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La plastica è un materiale ampiamente utilizzato per la sua versatilità e convenienza, tuttavia, presenta numerosi svantaggi dal punto di vista ambientale.
La plastica è ovunque e sembra essere una parte inseparabile della nostra vita quotidiana ma ciò che molti non realizzano è l'enorme impatto negativo che essa ha sull'ambiente e sulla salute.
In primo luogo, la plastica è un derivato del petrolio, una risorsa non rinnovabile che richiede processi di estrazione ed elaborazione energeticamente intensi, contribuendo così all'emissione di gas a effetto serra e all'aggravamento dei cambiamenti climatici.
Sostituire la plastica in casa - Pexels
Un altro aspetto da considerare è che la plastica impiega centinaia di anni per degradarsi completamente, e anche in seguito si frammenta in microplastiche che possono persistere nell'ambiente per tempi ancora più lunghi.
Queste particelle microscopiche rappresentano una minaccia soprattutto per la fauna marina e terrestre
Oltre agli impatti ambientali, l'uso della plastica in casa può anche influire sulla nostra salute. Specialmente quando esposta a fonti di calore significative, la plastica può rilasciare sostanze chimiche dannose.
Eliminare la plastica dalla casa - Pexels
Scegliendo alternative alla plastica, come il vetro, il metallo o il bambù, possiamo ridurre l'esposizione a queste sostanze e promuovere un ambiente più sicuro per noi stessi e per le nostre famiglie.
Evitare la plastica in casa non solo ci aiuta a proteggere l'ambiente, ma anche a preservare la nostra salute e quella delle generazioni future.
La sigla PET, che sta per Polietilene Tereftalato, è uno dei tipi di plastica più comuni e ampiamente utilizzati. È una resina termoplastica che ha diverse proprietà che la rendono adatta per l'uso in bottiglie di bevande, contenitori per alimenti, fibre tessili e altri prodotti di consumo.
Bottiglia di plastica PET - Pixabay
La struttura molecolare del PET gli conferisce una combinazione unica di trasparenza, resistenza, leggerezza e facilità di lavorazione.
Oltretutto, è impermeabile agli odori e ai gas, il che lo rende ideale per contenere liquidi come acqua, bevande gassate e succhi di frutta.
Un aspetto importante del PET è la sua riciclabilità; infatti, le bottiglie di plastica contrassegnate con il codice di riciclaggio 1 contengono PET.
Questo materiale può essere riciclato per produrre nuove bottiglie, tessuti, tappi per bottiglie e molti altri prodotti.
Plastica PET - Pixabay
Il processo di riciclaggio del PET coinvolge il recupero delle bottiglie di plastica, la separazione dei materiali, la pulizia e la triturazione delle stesse in scaglie.
Queste scaglie vengono quindi fuse e trasformate in granuli, che possono essere utilizzati per la produzione di nuovi oggetti in PET.
Tuttavia, è importante sottolineare che il PET può presentare anche alcune problematiche ambientali: infatti, se non viene correttamente smaltito o riciclato, può contribuire all'inquinamento ambientale, specialmente se finisce negli oceani o nelle discariche.
Inoltre, il processo di produzione del PET richiede l'utilizzo di risorse fossili non rinnovabili come il petrolio, e in aggiunta comporta l'emissione di gas serra.
Perciò, anche se il PET offre vantaggi in termini di funzionalità e riciclabilità, è fondamentale adottare comunque pratiche di consumo responsabile e promuovere l'uso consapevole di plastica, cercando di ridurne la produzione e di incrementare il riciclaggio.
Ma come fare, a livello pratico, per cercare di limitare l'uso della plastica in casa?
Ecco un elenco con qualche consiglio che potrebbe aiutare in quella che non è un'impresa impossibile.
Evitare le bottiglie di plastica monouso preferendo sempre borracce riutilizzabili in acciaio inossidabile o vetro: sono resistenti, sicure e aiutano a ridurre l'enorme quantità di bottiglie di plastica che finiscono nelle discariche.
Buste? No, grazie. Quando si va a fare la spesa è conveniente portarsi sempre sacchetti riutilizzabili in cotone o tessuti resistenti.
Sacchetti riutilizzabili - Pexels
Oltre ad essere più belli esteticamente e a risparmiare sul costo ripetuto della busta usa e getta, sono anche più sicuri e resistenti rispetto alle buste di plastica.
Acquistare alimenti come frutta e verdura in negozi che offrono prodotti sfusi.
In questo modo si evita di acquistare, oltre al prodotto utile, il contenitore di plastica che finisce nel secchio non appena riposta la spesa.
I tradizionali spazzolini in plastica non sono facilmente riciclabili.
Spazzolini in bambù - Pexels
Il consiglio è quello di optare per spazzolini realizzati in bambù, che è biodegradabile, o in materiali compostabili.
Utilizzare contenitori in vetro o acciaio per conservare il cibo: sono sicuri, durevoli e riducono l'esposizione a sostanze chimiche presenti nella plastica.
Molte marche offrono alternative solide ai tradizionali detersivi liquidi in bottiglia di plastica.
Saponi sfusi - Pexels
I detersivi solidi riducono gli imballaggi di plastica e spesso richiedono anche meno acqua nella produzione, permettendoci di risparmiare anche su un altro bene assai prezioso.
Sostituire le spugne sintetiche e le spazzole in plastica con alternative realizzate in materiali naturali, come spugne di cellulosa o spazzole di legno con setole naturali può essere un'ottima idea.
Queste sono altrettanto efficaci, ma biodegradabili.
Le cannucce di plastica sono tra gli oggetti di uso quotidiano più facilmente sostituibili.
Il consiglio è quello di optare per cannucce in acciaio o materiali biodegradabili, come carta o bambù.
È bene ridurre l'uso di prodotti usa e getta, come piatti, bicchieri e posate di plastica.
Bicchieri di carta - Pexels
Preferire quelli in materiali durevoli, come ceramica, vetro o acciaio, che possono essere lavati e riutilizzati praticamente all'infinito.
Prima di gettare un oggetto rotto, è sempre bene valutare attentamente se può essere riparato o ripristinato.
Portapranzo ecologico - Pexels
Riparare e riutilizzare oggetti aiuta a ridurre la necessità di acquistare nuovi prodotti, riducendo così la quantità complessiva di plastica prodotta.
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