Se la strada verde per preservare l'ambiente non è certo carrabile e progettata per le tradizionali quattro ruote messe in movimento da un motore a scoppio, è decisamente libera dal traffico per chi voglia percorrerla a colpi di pedalate.
Domeniche senza traffico nelle grandi città, invase da ogni genere di veicolo green e alternativo, portano soluzioni discontinue e temporalmente limitate alle problematiche ambientali, mentre la battaglia può essere combattuta giorno per giorno anche nelle nostre case.
Se aspettando la primavera abbiamo sognato di rispolverare la nostra amata bicicletta, magari un po' scrostata e con qualche ammaccatura di troppo, ora, a stagione inoltrata, possiamo tranquillamente farci prendere la voglia delle due ruote anche indoor.
Pensate che stia alludendo al rimettersi in forma per l'estate dedicando alcune serate ogni settimana alla cyclette casalinga?
In realtà non stavo pensando proprio a questo ma, visto che ci siamo, come non innamorarsi di Ciclotte, elegantissima bici da camera di Luca Schieppati per Lamiflex?
Lontanissima dall'immagine tradizionale di questo attrezzo sportivo presente in molte case, il più delle volte utilizzato per tutti altri scopi (come appendiabiti è molto gettonato), vi farà sicuramente venir voglia di un po' di allenamento;
la sella ergonomica e regolabile in tre posizioni, nessuna antiestetica catena oliata e addirittura un campo magnetico per incrementare gradualmente la difficoltà dell'esercizio, conferiscono a questo oggetto la dignità di vero e proprio elemento di arredo di design.
Tornando a noi, la mia allusione alla primavera e all'ecologia faceva riferimento al coinvolgimento nell'arte del riciclo di parti meccaniche di biciclette, ormai rottamate, e trasformate in altro.
Antesignano della tendenza è il Tour Table di Gae Aulenti per FontanaArte che, già nel 1993, turbava per l'estrema sensazione di precarietà generata dalla lastra in vetro sostenuta da quattro ruote variamente disposte.
La lezione è stata pienamente recepita anche nel lontano Michigan, in un laboratorio artigianale di Marquette, dal Bike Furniture Design.
Qui, con un gioco di parole, si potrebbe dire che il ri-ciclo è davvero di casa: vecchi cicli abbandonati e destinati all'ammasso delle discariche vengono trasformati in tavoli, sedie, sgabelli e accessori aggiungendo poco altro e soprattutto molto ingegno.
Sempre da oltreoceano e precisamente dalla canadese Organelle arriva un'idea per un doppio riuso: cerchi di biciclette e vecchi appendiabiti in legno disposti a raggiera a formare Hangelier (crasi di to hang = appendere e chandelier = classico lampadario a gocce di cristallo), lampade a sospensione innovative nel materiale ma piuttosto tradizionali nella forma.
Se la strada verde per preservare l'ambiente non è certo carrabile e progettata per le tradizionali quattro ruote messe in movimento da un motore a scoppio, è decisamente libera dal traffico per chi voglia percorrerla a colpi di pedalate.
Lontanissima dall'immagine tradizionale di questo attrezzo sportivo presente in molte case, il più delle volte utilizzato per tutti altri scopi (come appendiabiti è molto gettonato), vi farà sicuramente venir voglia di un po' di allenamento;
