IMU, TASI, TARI e la pace fiscale
Al via la prima fase della pace fiscale. Di cosa si tratta? Di una serie di condoni che consentiranno di regolarizzare la posizione debitoria di milioni di contribuenti italiani di fronte al Fisco, usufruendo di una riduzione degli importi da pagare e delle sanzioni applicate.
All'interno della pace fiscale prevista dal decreto fiscale 119/2019, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 23 ottobre 2018, rientra anche lo stralcio dei debiti fino a 1000 euro in carico agli agenti di riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010.
Nell'ambito di questa sanatoria rientrano le cartelle di pagamento di IMU, TASI e TARI. Dunque non solo le multe e il bollo auto saranno condonate, poiché saranno ammessi alla sanatoria dei debiti con il fisco anche i tributi comunali.
Secondo le previsioni del decreto fiscale 2019, collegato alla Legge di Bilancio 2019, per poter beneficiare del condono fiscale, in riferimento alle imposte sulla casa è necessario:
- un importo residuo fino a 1000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni;
- che si tratti di vecchie cartelle di pagamento affidate agli agenti di riscossione dal 2000 al 2010, tenuto conto della data di iscrizione a ruolo;
- che si tratti di debiti che prevedono i suddetti requisiti alla data del 24 ottobre 2018.
L'effetto sarà l'annullamento automatico dei debiti, senza dover versare un importo minimo. Questo vorrà dire che non sarà nemmeno necessario fare una specifica domanda in quanto la cancellazione del debito avverrà in modo automatico entro la fine del 2018.
Avvenuto l'annullamento si potrà accertare l'estinzione del debito mediante l'accesso alla propria area riservata, presso il sito dell'Agenzia delle Entrate.