Secondo quando annunciato dal Governo in questi giorni, sarebbe in arrivo un nuovo Decreto Sviluppo allo scopo di rilanciare l'economia e, in particolare, i settori dell'edilizia e delle infrastrutture, in forte crisi, come dimostrato anche dai malumori espressi dalla categoria nell'incontro con il ministro Matteoli, in occasione dell'assemblea annuale dell'ANCE.
Il Decreto, che sarà discusso la prossima settimana in Consiglio dei Ministri, dovrebbe essere l'occasione per dire una parola definitiva sull'eventuale proroga e modifica degli incentivi fiscali nel settore edilizio, in particolare per quelli relativi agli interventi per il risparmio energetico.
Come è noto, infatti, gli incentivi del 55% scadono il prossimo 31 dicembre 2011 per cui, allo stato attuale, non potrebbero essere richiesti per lavori che inizieranno dopo tale data.
Inoltre nei giorni scorsi l'Unione Europea ha presentato una procedura di infrazione contro l'Italia per le condizioni di scarsa efficienza energetica del suo patrimonio edilizio, per cui una proroga delle agevolazioni per interventi di riqualificazione non può che essere la prima risposta a questo richiamo.
La bozza circolata in questi giorni lascia supporre una proroga degli incentivi per altri tre anni (2012-2014), ma con alcune modifiche che riguarderanno sia l'entità degli incentivi, che varieranno a seconda degli interventi, che dei tetti di spesa, finora non presenti e che saranno introdotti.
Infatti ci saranno dei tetti di spesa specifici per i singoli interventi, che non potranno costare più di una certa cifra, ed anche un limite di spesa per le somme detraibili.
Per alcuni interventi, giudicati dall'Enea di più semplice praticabilità, come la sostituzione di infissi e generatori di calore, la riduzione dovrebbe scendere al 41%, mentre l'aliquota originaria rimarrà per quegli interventi finora poco sfruttati, come quelli relativi all'isolamento degli edifici.
Altre riduzioni riguarderanno gli incentivi per l'acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza e pompe di calore, che saranno reintrodotti, ma saranno più bassi.
Non ci sono riferimenti, per il momento all'introduzione, proposta dall'Enea, del cosiddetto 55% Plus, che prevede dei prestiti agevolati per gli interventi volti al miglioramento dell'efficienza energetica, sia per privati che per condomini.
Oltre a questi aspetti relativi all'edilizia privata, il nuovo decreto conterrà anche un capitolo dedicato ad un rilancio delle infrastrutture pubbliche.
Il tutto è finalizzato a dare una mano al settore delle costruzioni, uno di quelli trainanti per l'economia del Paese, che appare in questo periodo piuttosto in sofferenza.