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La pulizia dei mobili

Esistono due tipi di pulizia: la prima, è quella di fondo che deve sempre essere effettuata; la seconda, si esegue su un mobile che ha bisogno solo di una finitura.
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Possiamo eseguire due diversi tipi di pulizia: la più importante, è quella di fondo che deve sempre essere effettuata in quanto i vecchi mobili possono essere rimasti per anni in ambienti sporchi e polverosi.

Pulizia dei mobili

La seconda, più approfondita e attenta, è quella che si esegue se un mobile non ha esigenza di essere sverniciato ma ha solo bisogno di una nuova finitura per cui è in genere necessario eliminare lo strato di sporcizia che, anno dopo anno, vi si è depositato sulla sua superficie, in modo che la nuova finitura si ancori bene al legno e in modo duraturo.


Pulizia di fondo


Se il mobile risulta umido al tatto collocatelo in un ambiente asciutto e ventilato (ma non direttamente al sole), prima di procedere con la pulizia.
Pulite quindi il mobile con una spazzola morbida e con un buon aspiratore per asportare tutta la polvere e la sporcizia accumulate.

Pulizia di fondo

La spazzola può essere inumidita con acqua saponata ma bisogna evitare di bagnare troppo il mobile e poi asciugarlo rapidamente.
Con spatole di legno o plastica pulite le rientranze.
Lasciate il mobile in un ambiente molto arieggiato prima di procedere con l'eventuale restauro.


PRODOTTI UTILI PER LA PULIZIA

L'acqua ragia, detta anche “essenza di trementina” è un liquido aromatico estratto dal legno di pino.
È il più comune dei solventi e diluenti di pitture e vernici oleosintetiche.
Serve anche per pulire, smacchiare e per sgrassare.

Prodotti per puliziaBisogna chiuderla bene dopo l'uso altrimenti ingiallisce ed evapora.
Se si toglie la pittura dalle mani con l'acqua ragia bisogna poi lavarsi con acqua e sapone.

Qualche goccia di acqua ragia ammorbidisce i pennelli secchi.
Attenzione a non accostarla a fiamme libere perché è fortemente infiammabile.

L'acido ossalico è un acido solido, velenoso e incolore.
Presente in molte piante, viene preparato industrialmente per essere usato in tintoria e nella sbiancatura del legno.

La Trielina (tricloroetilene) è un liquido incolore non infiammabile ma tossico.
Viene utilizzato come solvente e come agente pulente. Attenzione a non respirarne i vapori perché è un anestetico.


Pulizia di manutenzione


Per effettuare questa operazione bisogna operare in modo da non eliminare la vernice preesistente, per cui è necessario intervenire in modo più “soft” rispetto all'opera di uno sverniciatore chimico.
Per stabilire in che modo effettuare la pulizia di un mobile occorre determinare esattamente quale vernice vi è stata applicata e quale tipo di finitura si desidera applicare.

Pulizia di manutenzione

La pulizia verrà eseguita quando la finitura che si intende applicare è dello stesso tipo di quella preesistente (o compatibile con essa).
Se, invece, si intende applicare una vernice di tipo diverso da quella vecchia conviene procedere alla sverniciatura.


UN GUANTO PER OGNI LAVORO

Le attività di restauro impongono l'uso di preparati chimici, solventi ed altri materiali che possono essere aggressivi per la pelle.
Bisogna, perciò, difendere le mani con guanti appositi.

Guanti per la pulizia

Per l'uso di sostanze chimiche è consigliabile impiegare i pratici guanti di plastica sottile del tipo “usa e getta”.
Se le sostanze sono pericolose o fortemente caustiche è bene usare spessi guanti di gomma.
Per le altre lavorazioni sono molto utili i sottili guanti di cotone, elastici e leggeri, che lasciano libertà alle dita.


Pulizia di un mobile con finitura a cera


La finitura a cera lascia una superficie leggermente opaca e un poco untuosa al tatto.
Su una finitura a cera si interviene utilizzando un tampone imbevuto di trementina.
Bisogna passarlo su tutta la superficie del mobile con la pressione necessaria per asportare lo sporco più ancorato.
Se lo sporco è molto resistente bisogna evitare di esercitare una pressione continua nella stessa zona, perché si potrebbe schiarire il legno lasciando un alone più chiaro.


I RASCHIETTI ADATTI

In commercio sono reperibili vari tipi di raschietti con lama intercambiabile che risultano particolarmente adatti per asportare cera, macchie rilevate, colla indurita ed altre sostanze solide presenti sulla superficie del legno.

Raschietti per la pulizia

Durante l'utilizzo bisogna fare attenzione a non incidere il legno con la lama che è molto affilata.


Pulizia di un mobile con verniciatura a gommalacca


Un mobile trattato a gommalacca è facilmente individuabile in quanto la sua superficie è molto lucida, “asciutta” al tatto ed esente da screpolature.
Per esserne sicuri potete carteggiare un angolo nascosto: l'odore di alcool che ne scaturisce è inconfondibile.

Pulizia con verniciatura in gommalacca

Per pulirlo si può utilizzare una soluzione di 100 ml di trementina, 50 ml di olio di lino e 50 ml di alcool (etilico).
Con un tampone di cotone imbevuto di tale soluzione si strofina energicamente il mobile.
Fate attenzione a non eccedere con la percentuale di alcool etilico perché asportereste degli strati di gommalacca e ciò vi costringerebbe a sverniciare e riverniciare il mobile.
Alla fine del lavoro si strofina il legno con un panno asciutto.


PULIZIA DELLE DECORAZIONI

Se il mobile ha delle decorazioni dipinte può essere molto utile pulirle e renderle più brillanti.

La pulizia si effettua con un batuffolo di ovatta imbevuto di olio di mandorle dolci che è in grado di asportare completamente lo strato (“patina”) di polvere e grasso che con il tempo si deposita sul legno.
La parte decorata può essere successivamente protetta applicando uno strato di vernice trasparente (di tipo poliuretanico) satinata.

Pulizia delle decorazioni

I mobili ben verniciati o incerati devono essere periodicamente trattati con sostanze mangiapolvere non aggressive.


Macchie


Tra gli inconvenienti più frequenti che presenta un mobile vecchio vi sono le macchie sulla superficie.
Se il legno del mobile è stato sporcato in punti ben delimitati e si sa cosa lo ha macchiato, conviene intervenire con un procedimento specifico: di seguito vengono forniti alcuni consigli relativi alle macchie più frequenti.

Inchiostro: passate sulla macchia uno straccio imbevuto di una soluzione formata da 100 g di acqua distillata e 30 g di acido ossalico.
Lasciate agire il preparato per alcuni minuti e infine pulite con una pelle di daino appena umida.
Se la macchia di inchiostro appare lucida è probabile che il mobile sia stato lucidato dopo che si era macchiato.
Non è possibile smacchiare senza prima sverniciare.

Acqua: l'acqua lascia sul legno antiestetici segni chiari.
Se le macchie interessano una finitura in gommalacca, è sufficiente procedere alla rilucidatura del piano.
Altrimenti provate con una miscela di aceto diluito in acqua.

Pulizia dei mobili

Bibite: passate sul mobile uno straccio appena umido per asportare i residui di zucchero, quindi asciugate nuovamente con un altro panno asciutto e pulito.
Per ultimare l'intervento applicate sul mobile della cera vergine che luciderete accuratamente con uno strofinaccio di lana.

Unto e grasso: spargete sulle macchie della polvere di talco, copritele con carta assorbente e passatevi sopra un ferro caldo, in modo che il grasso penetrato nel legno venga assorbito dalla carta.
Ripetete questa operazione finché le macchie non scompaiono totalmente.
Se la superficie del mobile non è impiallacciata applicate sulla macchia della trielina, ma ricordate di non impiegare mai questa sostanza su legno impiallacciato o lavorato, in quanto attacca la colla e distacca il rivestimento.

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