In un precedente articolo su questo portale sono stati presentati alcuni interessantissimi esempi di interventi di Edilizia Sociale realizzati a Madrid dall' EMVS, l'Impresa Municipale per le abitazioni ed il suolo di Madrid, struttura pubblica della municipalita' madrilena che si occupa di promuovere una vasta serie di iniziative per far fronte al problema dell'emergenza abitativa nella capitale spagnola, iniziative che non si limitano alla semplice costruzione ed assegnazione delle case quanto ad una variegata offerta che abbraccia tipologie diversificate di fruitori e di opportunita' di utilizzo, nonché di differenti tipi di offerte residenziali.
L'aspetto più evidente ed internazionalmente apprezzato della politica aziendale dell'EMVS è quello relativo all'assegnazione degli incarichi di progettazione mediante concorso di Architettura, procedura che ha permesso finora di selezionare idee progettuali diversificate e mai banali, nate tanto da giovani gruppi di architetti locali quanto da studi di livello internazionale, tra questi gli olandesi MVRDV e gli inglesi FOA su tutti, che hanno speso il meglio delle proprie capacità professionali, pur nei limiti delle restrizioni economiche imposte dal tipo di edilizia.
Una delle più recenti, accattivanti e controverse realizzazioni portate a termine nell'ambito del programma edilizio dell'area di Carabanchel, nella periferia sud-ovest di Madrid, è l'isolato progettato dallo studio ACM (Atxu Amann, Andrés Cánovas, Nicolás Maruri) che propone un'irriverente risposta al problema della realizzazione di abitazioni a basso costo mediante l'utilizzo di elementi-modulo prefabbricati simili a container, utilizzati con una tecnica di sovrapposizione nei vari livelli del fabbricato, donandogli vivacità mediante l'utilizzo di colori vivaci ed alternati, che creano un prospetto allegro e non alienante, vivo e vibrante.
Le necessità e le limitazioni economiche alla base dell'elaborazione del progetto sono diventate, nelle mani dei progettisti, una virtù compositiva ed un chiaro esempio di richiamo alle tematiche del riutilizzo dei materiali che finisce per diventare linguaggio architettonico, reso piacevole dall'alternarsi dei vuoti e dei pieni dei volumi dei moduli-container e dallo studio delle sequenze dei colori utilizzati; per dare maggiore valore alla realizzazione finale, sono stati studiati con attenzione i dettagli costruttivi per il cantiere, affinchè la pochezza dei materiali non finisse per diventare scarsa qualità dell'abitare.
La qualità architettonica del complesso non è solo definita dalle soluzioni di facciata e dal sistema realizzativo ma si caratterizza fortemente grazie all'impianto a corte interna, fisicamente ed otticamente permeabile in più punti, che racchiude una piazza con giardino; in complesso, l'edificio ospita ben 82 appartamenti, di taglio diverso a seconda del numero di stanze, che funzionano quasi come elementi indipendenti perché l'alternarsi di moduli-container e spazi vuoti crea degli spazi aperti, dei veri e propri patii, isolando visivamente e fisicamente le unità abitative ma garantendo loro la possibilità di avere un'area all' aperto godibile d'estate e con affaccio sia interno sia esterno.
La bravura degli architetti dello studio ACM è stata quella di prendere un banale elemento di natura industriale, qual'è il classico container da trasporto di beni e materiali, e di utilizzarne il richiamo visivo rendendolo modulo vivo di una intelligente composizione architettonica in cui lo schema planimetrico è rispettoso della tradizione urbana locale, il sistema costruttivo è semplice ed informale ma lo studio dei colori e dell'aggregazione funzionale degli elementi prefabbricati tende alla creazione di un senso artistico che esalta e valorizza la semplicità e povertà dei materiali impiegati.
Per ulteriori informazioni:
www.amann-canovas-maruri.es
www.emvs.es
