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I proprietari di immobili ubicati nel Comune di Roma che rifanno le facciate e installano antenne centralizzate, eliminando la selva di quelle singole, ma anche coloro che eliminano amianto ed eternit e montano impianti a risparmio energetico potranno godere di una serie di incentivi fiscali, il cosiddetto bonus tetti e facciate. È questo l'oggetto della delibera approvata dall'Assemblea Capitolina con voto bipartisan che potrebbe estendersi ad altre città italiane.
La delibera approvata dal Consiglio Comunale di Roma nasce dall'idea che il ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini ha lanciato nel corso di un convegno organizzato ad aprile di quest'anno dalla CNA (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e media Impresa).
Il ministro in particolare aveva parlato di un bonus facciate a livello nazionale, sull'esempio francese che ha introdotto l'incentivo cambiando radicalmente il volto di molte città, un bonus fiscale che però sia più forte delle classiche detrazioni dall'Irpef al 50 e al 65 per cento, rispettivamente per la ristrutturazione e il risparmio energetico degli immobili e che sia rivolto a tutti i cittadini, privati, condomini e proprietari di case singole che vogliano rimettere a posto le facciate delle proprie case e palazzi.
La proposta del ministro è stata subito ben accolta dagli amministratori locali, come il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia il quale ha avuto modo di sottolineare i molteplici vantaggi che deriverebbero dall'introduzione di questo bonus facciate su scala nazionale, sia per quanto riguarda l'estetica delle città, sia per il contributo apportato alla riqualificazione dei palazzi non solo nei centri storici, ma anche nelle periferie, molto spesso dimenticate.
Ma nonostante l'accoglienza favorevole, l'idea del ministro Franceschini nei fatti non era stata ancora realizzata, almeno fino alla nuova delibera del Comune di Roma che potrebbe essere d'esempio ad altri amministratori locali.
È stato il sindaco di Roma Ignazio Marino infatti il primo ad aver gettato le basi per l'introduzione di questo bonus per rinnovare tetti e facciate a livello nazionale che persegue due scopi: da una parte quello di rendere Roma una città ecosostenibile ed ecologica, e dall'altra dare un nuovo impulso all'occupazione nei settori dell'edilizia e dell'artigianato che subiscono più di altri la crisi economica degli ultimi tempi.
Un'occasione su vasta scala per le imprese del settore che avranno così, come da tempo auspicato, un nuovo campo d'azione, fatto di ristrutturazioni e non di nuove colate di cemento. E al tempo stesso un buon restyling cittadino in vista del prossimo Giubileo che si terrà sempre a Roma.
Ma in cosa consiste questo bonus tetti e facciate? Nella delibera l'Assemblea Capitolina prevede in particolare un nutrito pacchetto di sconti fiscali come:
-esenzione dalla COSAP (Canone Occupazione Spazi e Aree Pubbliche) per i cantieri che lavorano in tutta la città – dal centro alle periferie – alla ritinteggiatura delle facciate dei palazzi cittadini e alla sostituzione delle antenne singole con quelle centralizzate
-piccoli contributi a fondo perduto per i condomìni e i proprietari che ristrutturano (facciate e antenne centralizzate). Tali contributi arriveranno con il regolamento attuativo, di imminente promulgazione
-storno, in favore degli stessi proprietari e condomìni, di una parte dell'imposta comunale per l'eventuale pubblicità sui ponteggi
-incentivi per chi elimina amianto ed eternit
-incentivi per chi monta impianti a risparmio energetico.
Nella delibera vengono anche dati a grandi linee le tempistiche da osservare per svolgere i lavori, che dovranno essere realizzati in un tempo massimo di:
-sei mesi per gli edifici non tutelati
- nove mesi per le facciate di pregio storico.
Il ricco sistema di incentivi previsti con la delibera per rinnovare tetti e facciate del Comune di Roma si completa con le detrazioni fiscali previste dalla Legge, ossia la detrazione al 50% per le ristrutturazioni edilizie, venendo così a creare, come ha sottolineato il Campidoglio, un cosiddetto superbonus, sempre governativo e sempre per i lavori di adeguamento degli edifici.
Combinando insieme il bonus tetti e facciate con la detrazione Irpef al 50% per i lavori di ristrutturazione edilizia si viene a creare un complesso di sconti che potrà rendere concretamente convenienti i lavori per metter mano ai vecchi palazzi e ai vecchi impianti, spesso deturpanti e pericolosi per la salute e che ridarà decoro al patrimonio immobiliare romano, troppo frequentemente in cattivo stato e poco o per nulla manutenuto.
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