Salone del Mobile 2014

Colori caldi per legno e tessuti al Salone del Mobile

Al Salone del Mobile il vero protagonista è il legno, come abbiamo già notato dalle anteprime presentate nei giorni scorsi.
Sono i colori caldi delle laccature e i legni trattati al naturale i veri protagonisti della kermesse di quest'anno, anche se non mancano efficaci tentativi di mixare tra loro materiali diversi quali il legno, il metallo brunito o satinato e le pietre, soprattutto il marmo.

Ciò che colpisce in prima battuta, girando nei vari padiglioni di ogni settore, è, infatti, la tendenza ad affidarsi, nella progettazione degli arredi, a materiali e colori che più da vicino richiamano la natura e tutte le sue sfumature di colore.

Quasi bandito il bianco assoluto e ancor meno protagonista l'effetto lucido a favore di tinte più morbide e finiture opache dall'aspetto materico sia al tatto che alla vista, sono proprio le sfumature che vanno dal panna al cioccolato le vere protagoniste, passando per il tortora e il nocciola chiaro.

Il legno scelto per i mobili del living e della cucina, oltre all'ormai classico rovere moro, è soprattutto il noce al naturale o declinato in tante tonalità di verniciatura, purché tutte sottolineino rigorosamente le venature.

Anche le pelli e i tessuti utilizzati per i letti imbottiti, i divani e le poltrone, confermano la tendenza verso tonalità calde di terra e trame tessili che privilegiano le classiche tecniche artigianali di lavorazione di una volta, dall'effetto grezzo.

Le pelli di rivestimento, soprattutto nel caso del nabuk, sono spesso utilizzate a trama intrecciata, per creare giochi di luci e ombre nei colori tono su tono, mentre è tipico sia nelle testate dei letti che nelle sedute e negli schienali dei divani più attuali, il tema del capitonné rivisitato e ammorbidito in chiave moderna, a volte sottolineato con l'inserimento di classici bottoni.

Mobili di design e particolari stilistici al Salone del Mobile

Ormai la partita più importante per quanto riguarda i nuovi trend stilistici in tutto il settore dei mobili e dell'arredamento in generale si gioca sul terreno della cura dei particolari, più che delle linee generali formali, il che genera anche una naturale selezione tra le aziende, in quanto sono proprio questi particolari che evidenziano capacità progettuali e tecnico-produttive che, alla lunga, fanno la differenza e creano tendenza.

A questo proposito, quello che salta subito agli occhi, è l'assenza quasi totale, sulle ante dei mobili, della maniglia, almeno nella sua concezione più tradizionale. Se, però, in tempi recenti, la soluzione più utilizzata era stata quella dell'inserimento della gola sottotop, soprattutto nei mobili per cucine, ora l'incavo per l'inserimento della mano viene ricavato direttamente nel top, con effetto decorativo che riporta a tecniche artigianali di antica ebanisteria.

Altrove è una striscia di pelle o cuoio lavorato a trasformarsi, con effetto ondulato, in maniglia, riprendendo lo stesso rivestimento delle ante, oppure c'è una maniglia sottile in contrasto cromatico sul frontale del cassetto, ma posta in verticale.


Oltre agli intrecci di pelle per gli imbottiti, di cui ho già accennato, sono i mix tra i vari materiali a creare nuove possibilità. Succede dunque che si spegne con altri materiali naturali, ad esempio, l'effetto freddo del metallo quando diventa struttura portante per cassetti e contenitori in pelle o cuoio rigenerato.

Tecnologie ed effetto natura nelle cucine del Salone del Mobile

Anche nella produzione dei mobili per le cucine si confermano stili e colori di cui si è parlato finora, quindi rivediamo anche in questo settore un grande uso di legni trattati al naturale o con vernici ecologiche che sottolineano le venature e i nodi del legno originario. L'uso dei colori si ferma, in realtà, anche qui alle varie tonalità del panna, del tortora e del marrone chiaro.

Il settore della cucina, però, è anche quello dove più si sperimentano le nuove tecnologie per i materiali di rivestimento e soprattutto per la produzione degli elettrodomestici, da incasso o da libera installazione.

Rimandandovi ad un discorso più approfondito sugli elettrodomestici sul nostro portale nei prossimi giorni, con qualche consiglio riguardo alle nuove produzioni, non posso non accennare brevemente a qualche novità.

Fermo restando che la carta vincente, nel settore degli elettrodomestici, più che l'estetica, benché importante, è in realtà l'efficienza e la praticità, si sono viste quest'anno, ad FTK, tutte le eccellenze del campo, nazionali ed internazionali.

Oltre alle conferme di modelli già da tempo sul mercato e di cui sono stati effettuati restyling tecnici con aggiunte di accessori ed opportunità di impiego maggiori, i nuovi elettrodomestici diventano presenze importanti a prescindere dal contesto in cui sono inseriti.

Gli elettrodomestici di nuova generazione sono, infatti, sempre più belli ed efficienti, le tecnologie permettono di avvicinare anche gli articoli più propriamente di stampo italiano agli standard europei, come, ad esempio, nel caso dei piani ad induzione, per cui ancora esistono segnali di diffidenza da parte dell'utente medio del nostro Paese.

Viene in aiuto, a questo proposito, il fatto che i grandi marchi tendono a raggupparsi, per cui si mettono insieme le competenze e le eccellenze produttive di ognuno, a vantaggio di tutti i componenti, pur mantenendo specificità e legami con il territorio.

Sono molti i prototipi presentati al Salone, proprio per testare la risposta del pubblico alle nuove proposte, per poter studiare eventuali aggiornamenti ed eventuali cambi di rotta.
Non sono mancati suggerimenti estetici con una vena ironica, come nella proposta, a livello di prototipo, per un nuovo piano di cottura con delle sagome di uccelli al posto delle griglie di appoggio per le pentole Smeg

Altri prototipi hanno riguardato soprattutto i piccoli elettrodomestici, come le macchinette per il caffè, nella versione da parete sottopensile, concepite come una sorta di piccoli moduli da affiancare a quelli per prese elettriche e USB, che seguono le misure modulari delle larghezze dei pensili.


Da citare anche le soluzioni per la cottura, ovvero piani e forni, che sfruttano la tecnologia a led per illuminare in maniera generale o puntuale l'interno del forno o i bruciatori del piano cottura Beko per una resa estetica di grande impatto, che aggiunge valore alla funzionalità e all'efficienza di questa nuova generazione di elettrodomestici da incasso.

Ma questa è un'altra storia da raccontare, nel dettaglio.