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Ci siamo quasi. Il Salone Internazionale del Mobile è alle porte ed è anche in arrivo l'appuntamento biennale con Euroluce per sapere tutto, ma proprio tutto quanto c'è di nuovo nel settore produttivo degli apparecchi per illuminazione.
L'illuminazione di ogni ambiente, sia in uno spazio abitativo domestico sia sul luogo di lavoro deve essere studiata in base al tipo di attività che in esso si dovrà svolgere. In base a questo tipo di progettazione andrà scelto il modello di apparecchio per illuminare che sarà adatto allo scopo. È solo in questa fase che ci si potrà affidare al proprio gusto personale e scegliere i vari modelli considerandone l'estetica e il design.
Euroluce ci viene in aiuto perché è l'Appuntamento (con la A maiuscola) con il mondo della luce, sotto tutti i suoi aspetti: nuove tecnologie, nuovi materiali, nuove forme e tanto altro ancora.
Se siete amanti delle soluzioni belle ed originali, a prescindere dalle caratteristiche funzionali, apprezzerete sicuramente le proposte di Karman che vedremo il prossimo aprile a Milano: Blackout, Domenica e Ti.Vedo. Già i nomi sono tutto un programma.
Blackout, design Matteo Ugolini, è una sospensione disponibile in 2 versioni, Big e Small, costituite da un diffusore realizzato in vetroresina bianca o trasparente a forma di filamento, da dove pende un elemento a forma di semisfera. Questa semisfera, oltre che fare da contrappeso, contiene delle candele che servono quando si vuole ricreare un'atmosfera romantica o per emergenza blackout. Da qui il nome.
Domenica, design Luca De Bona, è una sospensione a forma di campana, realizzata in rete metallica laccata bianca o oro e rivestita in gesso bianco.
Anche qui il nome descrive l'idea alla base, ovvero riportare l'immagine del giorno di festa che la campana rappresenta come contenitore di suoni (cit) che prorompono, così come, in questo caso, contenitore di luce (cit) che oltrepassa la materia e irrompe nello spazio, illuminandolo.
Ancora Matteo Ugolini firma il design di Ti.Vedo, lampada da tavolo o applique realizzata in ceramica bianca opaca, un oggetto decorativo molto originale e simpatico, anche da spento.
È multifunzione la lampada Net Light Vase di F. Bortolani e E. Righi per Serralunga che oltre a essere una lampada è anche un vaso per piante rampicanti.
La parte superiore, infatti, è in polietilene mentre quella inferiore è in rete metallica verniciata in rosso a cui si abbarbicano i rami formando un'unica struttura decorativa molto naturale.
Il vaso è in polietilene stampato in rotazionale e resistente ai raggi UV, la rete è in acciaio verniciato a polvere. Net Light Vase è sia per esterno che per interno.
Sempre per Serralunga, R. Mangiarotti e M. Ravina firmano la lampada portatile Honey che sfrutta il sistema di illuminazione a Led a ricarica, per cui può facilmente essere trasportata in posti dove non è disponibile nessuna presa di corrente.
Si dimostra dunque adatta a spazi esterni e può essere facilmente trasportata e appesa a rami di alberi grazie alla pratica maniglia in cuoio. È in polietilene stampato in rotazionale.
Semplice e rigorosa nello stile quanto ricca di idee alla base del suo progetto è la lampada Astolfo, di Lumen Center Italia, design A. Cavalchini.
Il nome è chiaramente preso in prestito dalla letteratura e fa riferimento alla lancia in resta del cavaliere Astolfo protagonista dell'Orlando Furioso.
E tale è la forma di questa lampada: una lancia luminosa, molto sottile, inserita in un fusto di legno massiccio recuperato da vecchie travi di costruzioni antiche, di cui mantiene le venature originarie e le imperfezioni tipiche.
La particolarità di questa lampada è la sua possibilità di offrire diversi tipi di illuminazione a seconda di come la lancia luminosa, ovvero un sottile filo di alluminio con sorgenti Led, viene inserita nei vari tagli del fusto, realizzati secondo tre angoli e orientamenti diversi: illuminazione sul tavolo con inclinazione parallela, oppure più ampia dell'intero ambiente con inclinazione a 108°, infine illuminazione indiretta con inclinazione verticale per sfruttare una parete come riflettore.
Molto originale il contrasto di materiali e di significato tra il legno recuperato, caldo e rassicurante segno di storia, e la tecnologia avanzata della sorgente Led, avveniristica e minimal nel design.
Ciulifruli e Luna sono alcune tra le novità con cui Martinelli Luce partecipa a Euroluce 2015. Ciulifruli è il nome di una serie di apparecchi per esterno e per interno, a luce diffusa e in diversi diametri e sospensioni, con supporto in polietilene colorato e diffusore in polietilene neutro.
Luna, vincitrice del premio If Design Award 2015, è una sospensione molto elegante, con un design leggero e minimalista, per un impatto visivo minimo.
È costituita da una cornice esterna in alluminio bianco e una fascia interna in metacrilato opalino bianco per la migliore diffusione della luce a Led.
L'alimentatore è integrato nell'elemento agganciato al soffitto.
Diverse sono le immagini che evoca Lake, la lampada da parete che Lucidi Pevere firma per Foscarini: una macchia di inchiostro molto denso nell'acqua oppure un lago visto dal finestrino di un aereo.
Comunque forme organiche, asimmetriche, dense di colore. Il bordo di Lake si piega verso l'interno ad accogliere la fonte a Led che, quando è accesa, rende particolarmente brillante e vivido il colore del diffusore, bianco o rosso.
Anche la posizione della fonte luminosa è particolare e accentua l'asimmetria, in quanto viene diffusa dal bordo esterno fino a diffondersi verso l'interno, creando quasi l'effetto di un liquido che scorre sulla superficie lucida.
La forma asimmetrica di Lake ne permette la sistemazione libera in numero a piacere anche su superfici di grandi dimensioni, per creare effetti di luce sorprendenti.
Tutt'altro che minimalista la scelta formale della nuova collezione Melting Pot di Axo Light
Si tratta di una serie di lampade a sospensione e appliques costituite da paralumi di forma e decorazioni diverse, assemblati tra loro.
È la stessa diversità di forme e colori, frutto di scelte solo in apparenza casuali, a determinare l'armonia formale che caratterizza il design finale.
Il risultato è, infatti, molto suggestivo, e la fusione di caratteri e stili ben chiarisce l'intento del designer, Sandro Santantonio, di creare una fonte luminosa con-temporanea di con-divisione e di con-vivenza (cit).
I diversi paralumi hanno combinazioni predefinite di pattern chiari o scuri, rispettivamente con interni bianchi o oro, e spaziano dal genere optical alle righe, ai quadrati o ai fiori stilizzati. Il loro assemblaggio avviene tramite graffe elastiche.
La struttura dei paralumi è in tondino di ferro rivestito in PVC accoppiato con tessuto stampato, la finitura oro nella versione scura è coprente mentre nella versione chiara il PVC lascia filtrare la luce.
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