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Zang! Il primo mobile futurista

Il futurismo rappresenta probabilmente il più importante contributo italiano alle avanguardie del Noevecento, e fu una corrente artistica che esplorò
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Fortunato Depero Sedia asimmetrica 1926-27Il futurismo rappresenta probabilmente il più importante contributo italiano alle avanguardie del Noevecento, e fu una corrente artistica che esplorò ogni tecnica espressiva, dalla pittura alla scultura, alla letteratura, senza trascurare l'architettura e il design.

La sua nascita si fa corrispondere alla pubblicazione del Manifesto del futurismo ad opera del poeta Filippo Tommaso Marinetti, avvenuta nel 1909, e pertanto se ne ricorda quest'anno il centenario.Nell'ambito delle celebrazioni, che hanno visto svolgersi numerose manifestazioni in tutte le principali città italiane, si inaugura domani a Napoli la mostra Zang!Il primo mobile futurista, che vuole evidenziare il ruolo svolto dalla città partenopea nella divulgazione dell'arredamento futurista.Il primo manifesto dedicato a questo tema, Il mobilio futurista. I mobili a sorpresa parlanti e paroliberi, fu pubblicato a Roma nel 1920, ma era stato scritto dal poeta napoletano Francesco Cangiullo già nel 1916 ed è proprio la sedia Zang!, uno degli arredi descritti, che diventa l'emblema dell'attuale mostra, anche se di essa non esistono testimonianze grafiche.Giacomo Balla à¢â‚¬Å“Testa-lettoà¢â‚¬ 1920 ca.Cangiullo fu un personaggio poliedrico, poeta, giornalista, vignettista, musicista e autore di teatro, probabilmente quello che seppe meglio fondere lo spirito anticonformista del futurismo con l'anima partenopea.La sedia Zang! si proponeva come briosa alternativa alle linee retrograde di quegli arredi definiti à�€œtristi, funebri, glaciali, cafoneschi e sempre chiusi in un mutismo da sarcofagoà�€�.Alcuni importanti artisti napoletani, Riccardo Dalisi, Gerardo Di Fiore, Bruno Donzelli, Sergio Fermariello, Lino Fiorito, Mario Persico, Lorenzo Scotto di Luzio, Ernesto Tatafiore e Giuseppe Zevola, hanno interpretato nei loro disegni, alla luce dello spirito attuale, gli arredi progettati da Cangiulli.Enrico Prampolini Sedia presentata nella à¢â‚¬Å“Casa d'arte italianaà¢â‚¬ 1919Accanto a questi sono esposte le ricostruzioni storiche di alcuni arredi basati sui progetti originali di grandi artisti futuristi, quali Giacomo Balla, Fortunato Depero ed Enrico Prampolini.La mostra vuole così, da un lato fornire una testimonianza storica del ruolo del futurismo nella progettazione di arredi, dall'altro metterne in evidenza la visione anticipatrice che capì l'importanza del design anche negli oggetti di uso comune.La Sala Dorica di Palazzo Reale ospiterà la mostra dal 15 al 29 maggio.Inaugurazione venerdì 15 maggio 2009 ore 17.00Orario di apertura 10,00 à�€“ 14,00 (mercoledì chiuso)Ingresso gratuito
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