Tari a metà se in strada ci sono troppi rifiuti
Disservizi nel servizio di raccolta rifiuti?
La Tari potrà essere ridotta fino al 50%. È questa la bella notizia che arriva leggendo la sentenza n. 22531/2017 della Corte di Cassazione.
Ebbene sì, in caso di troppi rifiuti in strada la Corte Suprema riconosce al contribuente il diritto di beneficiare di uno sconto della Tari, l'imposta sui rifiuti, richiesta a fronte del servizio finalizzato al loro smaltimento.
Con tale ordinanza i giudici di legittimità affermano che l'imposta deve essere ridotta:
per il solo fatto che il servizio di raccolta, debitamente istituito e attivato, non venga poi concretamente svolto, ovvero venga svolto in grave difformità rispetto alle modalità regolamentari relative alle distanze e capacità dei contenitori e alla frequenza della raccolta; così da far venire meno le condizioni di ordinaria e agevole fruizione del servizio da parte dell'utente. Ordinanza Cassazione 22531/2017
Tale principio viene recepito e ribadito dalla Commissione tributaria provinciale di Roma con la più recente sentenza 6269/2018.
Il grave disservizio che giustifica uno sconto sulla Tari deve essere supportato da prove idonee: foto attestanti la presenza di rifiuti per le strade e lettere di diffida inviate al Comune e alla ditta incaricata della raccolta.
Si può certo considerare storica la vittoria del contribuente che ha ottenuto la riduzione al 50% della Tari, a causa dell'irregolare e non adeguato servizio di smaltimento dei rifiuti davanti alla propria abitazione. In un periodo in cui l'emergenza rifiuti è un problema molto sentito, soprattutto in alcune parti del Paese, la conclusione del contenzioso a favore del cittadino ha rappresentato per molti un importante risultato.
Grande è stata la soddisfazione da parte del movimento difesa dei consumatori che da tempo si era fatto portavoce delle gravi inadempienze nell'esecuzione del servizio e dunque delle irregolarità nell'applicazione dell'imposta.
Altro effetto della decisione della CTP di Roma è stato un certo l'allarme da parte di quegli enti locali per i quali maggiori sono le difformità, disservizi e criticità da affrontare.
Morale della questione: il pagamento della Tari deve essere connesso all'effettivo ed efficace espletamento del servizio di raccolta della spazzatura.
In altre parole, se le strade sono piene di cassonetti che straripano, se vi è spazzatura lasciata sui marciapiedi, il contribuente ha diritto, quanto meno, a una riduzione dell'imposta.