Tares, nuova imposta sui rifiuti

Slitta a luglio 2013 il pagamento della prima rata della Tares, la nuova imposta sui rifiuti: si spera così che il nuovo Governo possa apportare delle modifche.
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TARES: imposte sui rifiuti


Dopo la stangata dell'Imu un nuovo tributo relativo alla casa si sta per abbattere sui contribuenti italiani: infatti era appena scaduto a dicembre il termine per il pagamento del saldo dell'imposta sulla casa, che già si parlava della Tares, la tariffa comunale sui rifiuti e i servizi, che andrà a sostituire quest'anno Tia e Tarsu.

TARES: RifiutiFino all'anno scorso, infatti, era in vigore nella maggior parte dei comuni italiani la Tarsu, tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, mentre in una minoranza di questi (sono circa il 16% del totale) è stata introdotta la Tia, tariffa d'igiene ambientale.

La nuova Tares è nata un anno fa, è stata introdotta dal Decreto Salva Italia ed è frutto dell'attuazione del Federalismo fiscale.

Inizialmente erano previste quattro rate con scadenza prefissata, a gennaio, aprile, giugno e dicembre. Successivamente la prima rata è stata spostata di qualche mese (ad aprile) grazie ad un sub - emendamento della Legge di Stabilità.

Ma dopo che ieri il Senato ha approvato il decreto sull'emergenza rifiuti (decreto n. 1/2013), la prima rata è infine slittata a luglio.

Per la verità in Senato era stato richiesto uno spostamento dell'entrata in vigore al 2014, ma ciò non è stato possibile, a causa della mancata copertura finanziaria.

Lo slittamento comporta l'accendersi di una piccola speranza per i cittadini, perché il nuovo Governo che dovrebbe insediarsi nei prossimi mesi, potrebbe modificare la nuova imposta che, allo stato attuale, risulterebbe molto più onerosa della vecchia tassa sui rifiuti.


Come si calcola la Tares?


La novità di questa imposta sta nel fatto che, a differenza dei tributi che sostituisce, essa deve servire a finanziare non solo il servizio di igiene ambientale, ma anche alcuni servizi definiti indivisibili, per cui sarà sicuramente molto più alta.

TARES: RifiutiI servizi indivisibili, come quelli di illuminazione pubblica, manutenzione delle strade, verde pubblico, polizia locale, sono quei servizi comunali di cui beneficia l'intera collettività ma per i quali non è possibile effettuare una suddivisione in base all'effettiva percentuale di utilizzo individuale.
Si tratta quindi di servizi di cui gioviamo tutti, ma di cui non si può quantificare il maggiore o minore beneficio tra un cittadino ed un altro, a differenza di quanto avviene per quelle attività come asili nido o assistenza domiciliare, che sono definite a domanda individuale.

Questi ulteriori servizi saranno finanziati con un extra, rispetto alla tariffa al metro quadro applicata per il tributo, che potrà andare dai 30 ai 40 centesimi al metro quadro.

In molti casi, però anche la componente relativa ai rifiuti dovrà subire un aumento, perché dovrà arrivare a coprire integralmente il costo del servizio, cosa che attualmente avviene solo nei comuni in cui è vigente la Tia. Infatti in questi si registrerà un aumento complessivo inferiore rispetto agli altri.

La legge prevede però che i comuni possano applicare anche eventuali riduzioni, fino al 30%, in casi come:
- abitazioni con unico occupante;
- abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale o altro uso limitato e discontinuo;
- locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti a uso stagionale o a uso non continuativo, ma ricorrente;
- abitazioni occupate da soggetti che risiedono o abbiano la dimora, per più di 6 mesi all'anno, all'estero;
- fabbricati rurali ad uso abitativo.

Inizialmente la base imponibile su cui effettuare il calcolo sarà basata sugli stessi parametri oggi in vigore per le vecchie imposte. Quando poi si renderà concreto un reale scambio di informazioni tra Catasto e Comuni, di cui si parla da anni, allora si potrà prendere a riferimento l'ottanta per cento della superficie catastale, senza comunque considerare il numero di componenti del nucleo familiare.


Come inciderà la nuova imposta?


L'imposta sarà pagata non solo dai proprietari di immobili, quindi case, ma anche negozi, capannoni, ecc., ed anche da coloro che detengono aree scoperte, insomma tutti quegli immobili suscettibili di produrre rifiuti urbani.

È stato stimato che l'entrata in vigore della nuova imposta graverà per il 37,5% in più sui bilanci delle famiglie, corrispondente a circa 80 euro all'anno.

Mediamente il costo per le famiglie italiane sarà di 305 euro l'anno, a fronte di quanto pagato quest'anno per Tarsu e Tia, pari a 225 euro, quindi più di quella che è la media per l'Imposta Municipale Unica.

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Alert Commenti
  • Jacqueline
    Jacqueline
    Lunedì 23 Dicembre 2013, alle ore 11:53
    Qualcuno mi sa spiegare perché un abitazione residenziale in montagna/campagna in una zona senza alcun servizio (illuminazione pubblica, sistemazione stradale, sgombro neve, per non parlare di nessun servizio rifiuti) debba pagare i servizi indivisibili?
    rispondi al commento
  • Del Buono Paola
    Del Buono Paola
    Venerdì 29 Novembre 2013, alle ore 18:37
    Io abito in un consorzio e già pago i servizi luce, pulizia, strade, ecc.
    Devo pagare anshe la TARES?
    Grazie, attendo risposta in merito.
    rispondi al commento
  • Sebastiano
    Sebastiano
    Giovedì 8 Agosto 2013, alle ore 11:29
    Da quanto ho letto fino adesso sui vari siti, ho constatato che l'aumento medio della TARES rispetto alla TARSU è di circa il 25%...nel mio caso invece è del 300%...comune di Villa San Giovanni (RC) mq 52..componenti della famiglia nr.4 persone..TARSU 2012 euro 118,00..TARES 2013 euro 398,00...è mai possibile un aumento del genere?
    rispondi al commento
    • Mario
      Mario Sebastiano
      Domenica 29 Settembre 2013, alle ore 15:27
      Mendicino, provincia di Cosenza.
      Sono passato da 290 euro a 525
      Lunedì scateno l'inferno.
      rispondi al commento
  • Laura
    Laura
    Sabato 6 Aprile 2013, alle ore 00:47
    Io nel 2011-12 ho già pagato 130 euro in più circa perché nel comune dove sono gli aumenti del 60% circa sono già partiti.Se ci saranno altri aumenti,io che vivo in 130mq di casa di campagna perché devo pagare somme spropositate quando produco un minimo di rifiuti,mentre uno che ha 80mq in località che costano 10mila euro e più al mq pagherà meno di me?! Ma è una tassa sui rifiuti o cosa?!
    Decreto salve che?
    rispondi al commento
  • Franco
    Franco
    Mercoledì 3 Aprile 2013, alle ore 22:06
    E' una tassa molto esosa.
    Gestire il servizio senza sprechi, senza dare mazzette ai partiti, assumere personale solo se serve, non per fare favori ai vari partiti di turno.
    Già con questo si risparmierebbe, in più si può migliorare il servizio obbligando alle varie fabbriche che vendendo il nuovo devono ritirare il vecchio. (bottiglie, lattine, frigo, lavatrici, televvisori, ecc.)
    rispondi al commento
  • Rocco55
    Rocco55
    Lunedì 11 Febbraio 2013, alle ore 18:41
    Desidererei conoscere se in caso di appartamento non occupato, quindi privo di supellettili e di allacciamenti alla corrente elettrica e gas, si è tenuti al pagamento della TARES.
    Preciso che nel mio comune (Ruvo di Puglia) fino allo scorso anno per il suddetto appartamento non ero soggetto al pagamento della TARSU.
    rispondi al commento
    • Alice
      Alice Rocco55
      Mercoledì 13 Febbraio 2013, alle ore 09:59
      Per Rocco Lauciello: la tassa si paga per dei servizi, se l'appartamento non è occupato e non si usufruisce di questi servizi, non si paga.
      rispondi al commento
  • 1940
    1940
    Venerdì 25 Gennaio 2013, alle ore 18:48
    Secondo me è anticostituzionale la TARES, perché ad esempio io già pago al consorzio stradale, la luce stradale, la manutenzione delle strade, la depurazione delle acque, le fognature, etc. , con la scusa dell'indivisibilità non si può pretendere di far pagare 2 volte le stesse cose ed è un'altro trucco per farci pagare l'IVA anche sui rifiuti, cosa ne pensate?
    rispondi al commento
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