Da recenti studi economici sembra che il peggio sia passato per il mercato immobiliare italiano; le analisi condotte dalle principali societa' di settore evidenziano uno scenario di ripresa per il settore nel 2011.
Tecnocasa, nel suo report di inizio anno ha evidenziato per il 2011 previsioni di stabilità.
Il 2009 e il 2010 sono stati anni difficili, ma negli ultimi mesi sono emersi segnali incoraggianti, che dovrebbero continuare quest'anno; sembra infatti che la ripresa dell'economia, annunciata per i prossimi trimestri, dovrebbe trainare sia i prezzi che il numero di unità.
Tecnocasa sostiene che i principali fattori da tenere sotto osservazione sono la ripresa economica e l'andamento del mercato del lavoro; se lavoro ed economia dovessero peggiorare durante l'anno appena iniziato si potrebbe creare una maggiore incertezza negli acquisti, soprattutto per coloro che devono ricorrere a un finanziamento.
Sempre secondo queste analisi di previsione 2011, le compravendite dovrebbero stabilizzarsi intorno a quota 630 mila, mentre per quanto riguarda i prezzi delle case nelle grandi città si è stimata una crescita del 2% e una stabilità di prezzo nell'hinterland e nei capoluoghi.
Anche l'inchiesta condotta da Corriere Economia, che ha raccolto il parere dei principali esperti del settore va nella medesima direzione: fattori cruciali saranno l'andamento dei tassi di interesse, l'andamento dell'occupazione e la stabilità politica.
Secondo Guido Lodigiani, di Gabetti, nel 2011 ci sarà un incremento delle vendite di immobili da parte degli investitori, soprattutto in grandi città come Roma e Milano. Questo orientamento è condiviso anche da Mario Breglia di Scenari Immobiliari, secondo cui le compravendite nel corso del 2011 dovrebbero attestarsi tra 650 e 670 mila.
Remax segnala prezzi in leggera caduta e preferenza per i centri città, le transazioni RE/MAX in Europa sono aumentate di quasi il 30% rispetto allo scorso anno.
I professionisti RE/MAX in tutta Europa stanno assistendo a un aumento di richiesta di immobili nei centri città, ad esempio, in Svizzera, il 90% degli acquirenti è alla ricerca di appartamenti nel centro della città, mentre solo il 10% preferisce una casa in campagna.
Per i prossimi anni RE/MAX si aspetta un'ulteriore crescita del fatturato delle vendite di immobili in periferia, ma con la preferenza sempre orientata ai centri città.
Sempre secondo Remax, anche se variabile a seconda dei vari mercati nazionali, la diminuzione dei prezzi continua e rispetto allo scorso anno si è attestata a circa il 5%.
Anche per quanto concerne i tempi medi di vendita, vi sono delle differenze nei vari mercati nazionali, variando laddove sono direttamente correlati al prezzo dell'immobile e in base a quanto attraente è l'immobile.
Mentre il tempo medio di vendita in Slovacchia e Repubblica Ceca varia tra uno e due mesi, in Italia si deve attendere circa sei mesi per vendere un immobile, ma in alcuni paesi si deve aspettare anche di più.
Secondo Michael Polzler, Managing Director di Re/Max Europe, questo è dovuto al fatto che il più delle volte il venditore non vuole abbassare il prezzo, anzi, attende che l'andamento del mercato provochi un ulteriore aumento. Secondo Polzler però questo meccanismo funziona solo a volte, mentre conviene vendere in un tempo più breve, anche se a un prezzo di poco inferiore. Infatti, più a lungo un immobile rimane sul mercato, meno attraente diventa per i potenziali acquirenti e quindi risulta ancora più difficile da vendere.
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