Cessione del credito: nuovi controlli più rigorosi
Si torna a parlare di Superbonus, in particolare dello scottante tema della cessione dei crediti.
La Guardia di Finanza ha reso noto che le truffe accertate ammonterebbero a 5,6 miliardi di euro. Una situazione quindi assai grave. Servono immediati controlli rigorosi.
Per questo, l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato una corposa circolare in cui riassume, in maniera molto dettagliata, tutte le regole riguardanti il Superbonus. Grande attenzione, da parte del mercato, sul capitolo riguardante i controlli e le responsabilità in fatto di utilizzo dei crediti fiscali.

Ci si sofferma in particolare sul fatto che gli acquirenti (soprattutto banche e intermediari finanziari) debbano dimostrare una diligenza molto rafforzata e sono chiamati a rispettare delle cogenti linee guida nella verifica dei requisiti sulla cessione.
Onde evitare di figurare come parti responsabili in solido circa illeciti ai danni nei confronti del Fisco.
A seguito della circolare del Fisco, l'Abi, l'Associazione bancaria italiana, ha subito a sua volta diffuso una circolare agli associati per analizzare specificatamente vari aspetti.
Gianfranco Torriero, vicedirettore generale dell'Abi, ci tiene a specificare che, già dai mesi passati, le banche si stanno muovendo in perfetta linea con quanto disposto dall'Agenzia delle Entrate. Con verifiche preliminari, supporto di società di consulenza per controlli e raccolta di documenti, nonché richiste di documentazione e certificati estensivi.
Egli, afferma inoltre che quanto diffuso dall'AdE attraverso la nuova circolare, porta ad un rafforzamento del ruolo e delle responsabilità delle banche sul mercato dei crediti.
Per prevenire le responsabilità ipotizzate dal Fisco, sicuramente, il mercato si muoverà in maniera estremamente rigorosa.
Tuttavia, molti interpretano questo provvedimento come l'ennesima stretta che potrà avere ripercussioni negative in termini di tempistica e complessità delle pratiche, a svantaggio delle imprese ed anche delle banche stesse.
Poco chiara la questione degli acquisti. Le banche, infatti, sono anche potenziali venditori di crediti a coloro che sono definiti clienti professionali. Ma dalla circolare non emerge quale diligenza dovranno avere i predetti soggetti.