Cessione crediti edilizi: ecco quando vale il prinicipio di responsabilità solidale
Il Senato ha approvato il Decreto Aiuti-bis.
L'attività parlamentare si è focalizzata su alcuni emendamenti riguardanti il Superbonus 110% e il meccanismo di cessione dei crediti derivanti dai bonus edilizi. In pratica, alcuni partiti chiedevano di concedere una proroga ai soggetti beneficiari del bonus 110% con scadenza al 30 settembre 2022 (quello riguardante le unifamiliari) e di eliminare il principio della responsabilità solidale dei cessionari.
Sul primo punto, non c'è stato nulla da fare e tutto è rimasto invariato.
Parecchio lavoro, invece, è stato fatto sul secondo punto.
Poche settimane fa, l'Agenzia delle Entrate, con la Circolare n. 23/E/2022, ha introdotto, nell'ambito della cessione del credito, il concetto di responsabilità solidale dei cessionari.

Ciò ha portato immediatamente all'ennesimo blocco del meccanismo della cessione in quanto le Banche hanno smesso di acquisire ulteriori crediti perché oberate dalle procedure di controllo e verifica per i crediti già acquisiti.
Una situazione che, ancora una volta, ha messo in crisi professionisti del settore e contribuenti.
Con il Decreto Aiuti-bis è stata cancellata la responsabilità solidale per la cessione dei crediti riguardanti i lavori incentivati con il Superbonus.
Nel caso invece degli altri bonus edilizi, la responsabilità solidale viene cancellata solamente per le cessioni che sono state effettuate dopo la data dell'11 novembre 2021.
Tale data coincide con l'emanazione del Decreto Antifrode, che ha introdotto l'obbligo del visto di conformità e dell'asseverazione della congruità delle spese per chi sceglie lo sconto in fattura o la cessione del credito per l'esecuzione di interventi agevolati con vari bonus quali ecobonus, bonus ristrutturazioni, sismabonus e bonus facciate, oltre all'installazione di un impianto fotovoltaico o di colonnine per ricaricare i veicoli elettrici.
Per le cessioni antecedenti l'11 novembre 2021, relative ai bonus edilizi diversi dal Superbonus, la responsabilità solidale del cessionario potrà essere esclusa tramite una asseverazione redatta da un tecnico specializzato il quale certificherà l'effettiva realizzazione del lavoro agevolato.
Ad ogni modo, in caso di dolo o colpa grave, i cessionari potranno comunque essere sempre chiamati a rispondere in solido.