Modifiche al decreto Sostegni Ter: saranno possibili 3 cessioni del credito
Riguardo Superbonus e bonus edilizi, tutti ricordiamo che, al fine di evitare frodi all'Erario, sono state messe in atto regole e restrizioni. Dapprima col decreto antifrode e poi con il Decreto Sostegni ter (art. 28) che ha posto il limite di un solo passaggio per la cessione del credito. Scelta che ha sollevato parecchie polemiche sia sul fronte politico sia all'interno delle categorie di settore.
A seguito di tali proteste, in data 18 febbraio 2022, (Comunicato Stampa n. 62), il Governo ha approvato un provvedimento correttivo al Decreto Sostegni Ter che va a formulare nuovamente le regole relative alla cessione del credito.
Prima di spiegare quali sono le modifiche proposte, è bene puntualizzare che, al momento, il correttivo è allo stato di bozza e il Sostegni Ter dev'essere ancora convertito in Legge. Tuttavia, le modifiche di cui stiamo per parlare sono state inserite all'interno del Decreto Milleproroghe che è stato blindato da voto di fiducia dall'esecutivo, già approvato dalla Camera e giungerà al Senato per il voto finale domani, giovedì 24 febbraio.

Tale scelta è stata messa a punto proprio per accelerare la ripresa dei lavori edilizi legati alla scelta della cessione del credito.
Ma quali sono le modifiche che con grande probabilità verranno approvate?
Stando a quanto si legge nella bozza correttiva, sarà possibile cedere il credito altre 2 volte, oltre alla prima, per un totale complessivo di 3 cessioni del credito. Tuttavia, verrà disposto che le cessioni del credito potranno essere conseguite solo ed esclusivamente a favore di banche, intermediari finanziari e imprese di assicurazione.
Una volta inviato il primo modello per la comunicazione delle opzioni alternative, il credito non potrà più essere venduto in maniera parziale, neppure a favore degli enti sopra citati.
Inoltre, come già si era vociferato nei giorni scorsi, verrà introdotto un codice identificativo al credito che viene ceduto. Il credito sarà quindi marchiato da uno specifico bollino. Questo permetterà, anzitutto di verificare l'effettiva esistenza del credito stesso, nonché di individuare in maniera rapida e tempestiva a chi è ricondotto tale credito.
A questo punto, per avere l'effettiva ufficialità di quanto appena esposto, bisogna solo attendere la conversione del decreto Milleproroghe.