Questo sito utilizza cookie tecnici per annunci non profilati sulla tua esperienza di navigazione e cookie di terze parti per mostrarti invece annunci personalizzati in linea con le tue preferenze di navigazione. Per conoscere quali annunci di terze parti sono visibili sulle nostre pagine leggi l'informativa. Per negare il consenso dei soli cookie relativi alla profilazione clicca qui. Puoi invece acconsentire all'utilizzo dei cookie personalizzati accettando questa informativa. |
ACCETTA |
Prevista una riunione di maggioranza allo scopo di fornire concrete risposte alle richieste - sottoscritte da tutte le forze politiche - di rivedere e (nel caso fosse possibile) anche addirittura eliminare i vincoli che il Governo vuole introdurre tramite la Legge di Bilancio al Superbonus 110%.
Nello specifico, all'unanimità, si chiede la cancellazione al limite stabilito sul tetto ISEE, attualmente fissato a 25.000 euro, per gli interventi sulle villette. In tal modo si consentirebbe alle persone fisiche di effettuare interventi di efficientamento energetico - o messa in sicurezza - delle unità unifamiliari.
Poiché tale richiesta è condivisa praticamente da tutti, sembrerebbe che il Governo sia pronto a rivedere la sua posizione.
Le ipotesi più probabili sono due: la completa rimozione del tetto Isee oppure la sua rimodulazione a 40.000 euro.
Ma la questione dell'ISEE sulle villette è il solo tema caldo. Sul tavolo vi sono infatti altri aspetti ancora in discussione.
In primis, il bonus facciate che, secondo l'articolo 9 del disegno di legge di bilancio, dal 1° gennaio 2022 sarà accessibile con una percentuale ridotta: dall'attuale 90% si passerà infatti al 60%. La maggioranza chiede una proroga senza alcun taglio di aliquota. Forza Italia, addirittura, vorrebbe una proroga oltre il 2022. Ma la quadratura è piuttosto complicata, soprattutto per le coperture che richiede. Per dare l'idea, basti solo pensare che la proposta del Pd di una proroga di 6 mesi del bonus facciate al 90% (fino al 30 giugno prossimo) è stimata in 600 milioni di euro.
Meno problematica e più facilmente percorribile, sembrerebbe invece essere l'ipotesi di aggiustamento alle misure antifrodi.
Molti gruppi parlamentari – in condivisione con i relatori – vorrebbero infatti fissare specifiche soglie sotto le quali non sarebbe richiesta l'asseverazione. Così facendo, verrebbero messe in sicurezza le procedure ormai in corso, evitando così un'applicazione retroattiva delle norme.
Il Governo si riserva la possibilità di giungere a una riformulazione dei correttivi proposti dalle varie forze politiche.
Le indicazioni di Palazzo Chigi e del Mef potrebbero tuttavia non arrivare nell'immediato ma a ridosso delle votazioni in commissione bilancio, fissate per martedì 14 dicembre prossimo.
|
||
Buongiorno a tutti.Spero che qualcuno di Lor Signori, abbia una risposta per il mio quesito.Lavori fotovoltaico ultimati, ma con molti problemi per cu, non è stata da me... |
Salve,io e la mia compagna stiamo definendo l'acquisto di una casa che è suddivisa in due unità distinte (con partitee rendite catastali distinte, entrambe categoria... |
Buonasera, vorrei chiedere alcuni pareri e opinioni sul mio solo TENTATIVO di effetture il bonus per mesi senza aver mai alla fine concluso nulla.Allora, per almeno sei mesi da... |
La condizione relativa al reddito di riferimento si applica anche alle unità immobiliari situate all'interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti... |
Buongiorno,nello scorso settembre 2021 é stata depositata la CILAS per lavori di Superbonus 110% che avrebbero dovuto portare la mia casa unifamiliare da classe G a classe... |